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11 Marzo 2023
9:16

I loro genitali venduti come talismani contro l’abbandono: iene striate massacrate in Iran

Tagliati dai corpi delle iene uccise, essiccati e incisi come talismani dai saggi dei villaggi, i genitali delle iene vengono venduti anche sul web e acquistati da donne che temono di essere abbandonate dai loro uomini. L'esperto: «Rimangono soltanto un migliaio di iene striate, rischiamo di perderle».

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Giornalista
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Zampe di lupo, corna di rinoceronte, denti di tigre. Sono solo alcuni esempi della consuetudine di trasformare parti del corpo di un animale ucciso in un portafortuna. A queste se ne aggiunge una, praticamente sconosciuta in Occidente, che viene dall’Iran e che spinge a deturpare il corpo delle iene striate (Hyaena hyaena) classificate dalla IUCN come prossime alla minaccia, in quanto la popolazione viene stimata a meno di 10.000 esemplari in tutto il mondo.

Diffusa in aree dell'Africa occidentale e del Sahara e in alcune parti del Medio Oriente, del Caucaso e dell'Asia centrale, la iena striata è presente anche in Iran ed è proprio qui che viene volontariamente uccisa per asportarle i genitali rivenduti poi a caro prezzo al mercato nero della superstizione e acquistati da donne che sperano in questo modo di tenere legati a sé mariti e amanti altrimenti in fuga.

Una superstizione per ottenere la fedeltà dell'uomo

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«Ci sono diversi fattori che minacciano la sopravvivenza delle iene in Iran – spiega Mehdi Zare Khormizi, biologo, entomologo ed ecologo che lavora al Dipartimento per l’Ambiente nella provincia di Yazd – La distruzione dell'habitat, gli incidenti stradali, le esche velenose. Ma c’è anche la superstizione. Grazie ai miei studi ho scoperto che i saggi a volte suggeriscono alle giovani donne e alle ragazze che possedere una vagina di iena le aiuta ad attrarre i giovani uomini. È questo è il motivo per cui i genitali delle iene sono importanti per i villaggi».

È proprio durante il suo lavoro, infatti, che Mehdi ha scoperto l’usanza. «Ricordo una telefonata che segnalava una iena striata morta vicino ad un villaggio nel primo anno del mio impiego. L’ho portata al Dipartimento. I testimoni e gli abitanti del villaggio mi chiesero i genitali della iena morta. Io ero molto sorpreso e mi sono chiesto come mai, ma dopo aver controllato, gli ho detto che la iena morta era un maschio».

«Ovviamente non è facile trovare i genitali di una iena striata. Ed è per questo che questa superstizione è una grande minaccia per la popolazione di iene iraniane e ha un ruolo considerevole nella riduzione delle loro popolazioni». Questa superstizione ha fatto si, che ai troppi modi che stanno portando alla pericolosa diminuzione di iene sul territorio, si sia aggiunto anche questo pericolo che potrebbe aver avuto ulteriore impulso dalla poligamia accettata e anche sostenuta dal regime teocratico. Una pratica che, soprattutto nelle zone del paese culturalmente più chiuse e sottomesse alle imposizioni religiose, potrebbe aver spinto le donne a cercare un modo alternativo per contrastare la competizione femminile imposta dalla poligamia. «Purtroppo – spiega Mehdi – ci sono donne che credono che conservare i genitali di una jena le aiuterà ad attrarre gli uomini e a ottenere la loro fedeltà e lealtà. Alcune sono preoccupate che il marito se ne vada o le lasci, e cercano di fermarli con un incantesimo».

Anche 100 dollari per genitali asportati e messi in vendita, anche sul web

«Non abbiamo ancora un numero certo di iene striate uccise fino ad oggi – spiega lo studioso – ma ho ricevuto alcune segnalazioni di pastori e persone locali che ne cercano esemplari da uccidere per poterle poi depredare. Ho persino visto iene uccise in incidenti stradali a cui gli abitanti del villaggio hanno asportato i genitali».

Ma in che modo si trasforma una parte del corpo di un animale in un talismano? «Viene tagliata l'intera zona genitale del loro corpo che viene poi conservata in una scatola per venderla ai saggi. I saggi le fanno essiccare, scrivono alcuni incantesimi sulla vagina essiccata e la vendono alle giovani donne». Ma il fenomeno non è circoscritto al proprio villaggio di appartenenza. La conferma arriva dal fatto che la vendita di questi macabri cimeli, impacchettati in una confezione di stoffa colorata, avviene anche su internet. Abar Bazar, ad esempio, è uno dei siti web in cui è possibile trovare genitali di iena in vendita. I prezzi? «Intorno ai 100 dollari» spiega Mehdi.

Il dottore Mehdi studia le jene da molti anni. «Trovo che sia uno degli animali più interessanti. Li ho trovati così belli e importanti in natura che ho deciso di studiare il loro stile di vita. E insieme ad alcuni colleghi olandesi e sudafricani stiamo realizzando uno studio completo su questi animali che sarà pubblicato a breve». Le iene striate in Iran, secondo Mehdi e i suoi colleghi, sarebbero un migliaio. «Non si tratta di un dato scientifico ma di un’ipotesi alla quale siamo arrivati da diverse direzioni. Abbiamo studiato la distribuzione, l'habitat e le minacce che riducono la popolazione di jena striata nella provincia di Yazd». Fondamentale secondo Mehdi la comparazione con gli altri selvatici di zona e con i pericoli che li minacciano. «Ci rimane solo un ghepardo maschio a Yazd, ma ne avevamo 49 individui circa 25 anni fa. Avevamo circa tra le 20 e le 40 mila gazzelle persiane a Yazd, ed ora ne sono rimaste circa 1 migliaio. Ogni anno perdiamo più animali selvatici».

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L’obiettivo dello studio è ovviamente quello di contribuire alla salvaguardia di un animale fondamentale per l’equilibrio ecologico. Come animali “spazzini”, che cioè si nutrono di carogne di altri animali, le iene svolgono un lavoro particolarmente necessario. «Il consumo di carogne rimuove i cadaveri degli animali dalla natura e questo aiuta a prevenire la diffusione di malattie della fauna selvatica negli habitat» spiega Khormizi che spera che la pubblicazione dell’articolo scientifico in preparazione favorisca la pianificazione di un programma per la protezione delle iene in Iran. «Altrimenti temo che in 20/50 anni nella nostra provincia le perderemo». «Sfortunatamente – conclude l’etologo – le condizioni della popolazione di iene nel nostro paese non sono buone e la diminuzione della sua popolazione è in aumento. La iena è una codarda, non è una cacciatrice e non danneggia gli esseri umani, e le superstizioni ad essa collegate sono irreali e le persone dovrebbero essere informate di questi casi. Anche le condizioni delle strade dovrebbero essere cambiate, dovremmo costruire cavalcavia o sottopassi o costruire recinzioni nelle aree dove è necessario e utilizzare le esperienze di successo di altri paesi».

Tutte le foto sono di Mehdi Zare Khormizi

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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