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23 Marzo 2023
12:47

I ghepardi si chiamano e si riconoscono a vicenda fischiando

Secondo un nuovo studio, il ghepardo sarebbe in grado di produrre dei suoni particolarmente bassi che vengono utilizzati dalla specie per identificare il sesso degli individui e le loro intenzioni.

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I ghepardi (Acinonyx jubatus) sono fra gli animali più silenziosi della savana, anche perché basano quasi completamente la loro strategia di caccia sull'effetto sorpresa e la velocità. Anche loro però per coordinarsi su lunghe distanze comunicano vocalmente e un nuovo studio sulle loro vocalizzazioni ha portato alla scoperta che i ghepardi "fischiano" per comunicare molte cose, tra cui chiamare altri individui nel momento del bisogno.

Lo studio che ha preso in esame i loro versi è stato pubblicato sulla rivista Ethology ed è stato condotto su 20 individui adulti (otto maschi e dodici femmine), seguiti per alcuni mesi nei loro habitat naturali in Kenya. Tramite dei microfoni e delle micro telecamere nascoste, gli scienziati dell‘Accademia delle scienze russa e dal Dipartimento di Zoologia dell'Università statale Lomonosov di Mosca hanno scoperto che i ghepardi producono diversi "cinguettii" simili a dei fischi per riconoscersi a vicenda e che vengono anche utilizzati per chiamare alleati in supporto quando sono in difficoltà. In aggiunta tramite queste vocalizzazioni i ghepardi sono capaci di riconoscere il sesso di un altro individuo e quindi costituiscono anche un vantaggio riproduttivo.

Il fischio del ghepardo registrato dai ricercatori

Gli scienziati si sono dichiarati entusiasti, anche perché finora le registrazioni dei richiami erano state fatte principalmente in cattività ed erano di difficile interpretazione. «Ora invece questi suoni assumono molto più senso e ci permettono di conoscere meglio il comportamento di questi grossi felini», ha dichiarato Ilya A. Volodin, uno degli autori principali dello studio e uno dei massimi esperti mondiali di bioacustica, la scienza che indaga l'evoluzione dei meccanismi acustici e delle basi neurologiche che permettono il rilevamento e la comprensione dei suoni.

Secondo i dati raccolti i fischi dei maschi erano più lunghi nella durata e più bassi nella frequenza rispetto a quelli delle femmine. Questa caratteristica ha incuriosito i ricercatori che si sono chiesti quale potesse essere il significato adattativo di tale differenza. Una ipotesi è che possa avere lo scopo di invitare altri maschi a formare una coalizione con cui andare a conquistare nuovi territori, andare a caccia o anche difendersi da altri predatori. Infatti i giovani sotto i cinque anni di età, dopo aver abbandonato la madre, solitamente esplorano la savana con l'obiettivo di trovare potenziali nuove risorse. Questo però li rende maggiormente indifesi e per questo formare alleanze con altri maschi permetterebbe loro di avere più probabilità di sopravvivenza.

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Le alleanze fra giovani maschi durano anche oltre il compimento della maggiore età, che avviene entro il quinto anno di vita

Le femmine invece da piccole seguono la madre e da adulte usano i fischi principalmente per rispondere ai richiami dei loro cuccioli, per coordinarsi insieme alle loro sorelle o figlie e per difendersi da eventuali attacchi esterni. Sono bravissime anche nel riconoscere i richiami dei maschi a notevole distanza, anche perché a secondo dell'età dei loro cuccioli devono essere in grado di discriminare le intenzioni dell'individuo che si sta avvicinando: dovranno proteggere e nascondere i propri figli o avvicinarsi ai maschi per dare il via ad una nuova gravidanza?

C'è ancora un ultimo aspetto che ha sorpreso i ricercatori che hanno ascoltato ore di richiami sonori emessi dai ghepardi: i fischi possono essere utilizzati dai ghepardi addirittura come chiave identificativa sonora, un po' come facciamo noi quando ci chiamiamo per nome. Questo aspetto, però, merita ulteriori approfondimenti perché non tutti i ghepardi compresi nello studio erano in grado di riconoscere l'identità di un individuo solo dal richiamo. Per chiarire la natura di queste incertezze gli scienziati hanno dichiarato che in futuro il loro compito sarà quello di acquisire un maggior numero di dati, in modo che sia possibile descrivere un vero e proprio "vocabolario dei ghepardi", attribuendo a ciascun verso un suo significato.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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