;Resize,width=638;)
«Il Reparto di Polizia a Cavallo della Polizia di Stato versa in una condizione drammatica, sia dal punto di vista dei poliziotti che degli animali». È la denuncia di Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, nei confronti del Centro di Coordinamento Servizi Cinofili e a Cavallo di Ladispoli, provincia di Roma.
Secondo Pianese, i 50 cavalli del centro sono denutriti e lasciati ad affondare nel fango. Una situazione di maltrattamento animale che sarebbe provocata dalla precarietà della condizione umana: «I poliziotti sono costretti a svolgere mansioni che non competono loro, privi di opportuni dispositivi di protezione – sottolinea il segretario del Coisp – in una battaglia quotidiana per far sì che i 50 cavalli custoditi nel centro non siano denutriti o affondino nel letame e nel fango».
Una situazione che va avanti almeno da giugno 2022, da quando i poliziotti stanno provvedendo in prima persona alle attività quotidiane di svuotamento e pulizia delle lettiere, distolti quindi dall'addestramento e formazione del personale. «Tale incresciosa attività viene svolta dai poliziotti "di nascosto" armati della passione e dell'amore per il loro "collega animale"», spiega la nota del sindacato.
In un video diffuso sui social del Cosip si vede chiaramente lo stato in cui versano i cavalli, soprattutto a seguito del maltempo che nelle ultime settimane ha investito buona parte della Penisola, compreso il Centro di Ladispoli.
«Nonostante da mesi stiamo allertando l'amministrazione in merito a questa situazione, negli ultimi giorni le condizioni del Centro, anche a causa del maltempo, sono di gran lunga peggiorate ed è perfino crollato il controsoffitto degli spogliatoi a causa delle infiltrazioni – scrive il sindacato Coisp – Questa situazione non può più andare avanti in questo modo: aspettiamo risposte concrete e interventi mirati volti a migliorare le condizioni dei poliziotti e degli animali».
Le segnalazioni del Coisp però partono da molto lontano. La segreteria avrebbe fatto presente le precarie condizioni di persone e animali in una lettera indirizzata al Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Segnalazioni che a quanto sembra sono cadute nel vuoto e che hanno costretto i sindacati dei poliziotti a denunciare pubblicamente la situazione del Centro di Ladispoli.
Nel Centro di Ladispoli si addestrano i "cavalieri", agenti che a seguito di un periodo di formazione di 4 mesi andranno a creare i binomi con i loro cavalli. Relazioni di fiducia e stabili basate sulla comprensione reciproca tra persone e cavalli. Una fiducia che però a Ladispoli è venuta a mancare, e che il Cosip chiede di ripristinare migliorando le condizioni di vita di cavalli e cavalieri che quotidianamente sono al servizio della collettività.
I cavalli impegnati nel pattugliamento però non sarebbero gli unici a soffrire all'interno del Centro di Ladispoli, ai 30 in servizio si aggiungono 20 già in pensione: «Ormai sono così vecchi – scrive Pianese – che difficilmente troveranno una sistemazione da un privato». Ora i cavalieri attendono una risposta da parte degli uffici competenti della Polizia di Stato che riporti in condizioni normali la vita di persone e animali del Centro di Ladispoli.