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28 Marzo 2022
13:12

Finanziamenti europei alla corrida: la denuncia dei Verdi

Attraverso i fondi Pac (Politica agricola comune) l'Unione Europea incentiverà la sopravvivenza di chi opera nel settore delle corride. I Verdi cercano di cambiare il regolamento.

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toro corrida spagna
Toro e torero nell’arena, in Spagna

La corrida sarà finanziata dall'Unione Europea attraverso i fondi all'agricoltura. Tra i beneficiari delle sovvenzioni milionarie messe a disposizione dalla Politica agricola comune (Pac) sono inclusi, infatti, gli allevatori di tori destinati all'arena.

Per questo 33 eurodeputati guidati dal portoghese Francisco Guerreiro nel corso dei negoziati sulla Politica agricola comune 2021-2027 hanno chiesto di escludere questa tipologia di allevatori dai beneficiari dei fondi Ue. Nella lettera inviata alla presidenza portoghese del Consiglio europeo i deputati dei Verdi hanno proposto di specificare che non vengano conteggiati per il sostegno finanziario il numero di unità di bestiame la cui destinazione finale è la vendita per attività legate alla corrida.

I finanziamenti per l'agricoltura sono nati in seno alla comunità europea con lo scopo di aiutare gli agricoltori e migliorare la loro produttività, oltre che di «mantenere in vita l'economia rurale». Quello che invece contribuiranno a garantire è la sopravvivenza di una settore basato sulla spettacolarizzazione a la sofferenza degli animali. Il mondo delle corride – fatto di scuole e registri professionali per toreri – versava in grave difficoltà già in epoca pre-Covid, con un costante calo di presenze agli eventi. La pandemia e lo stop alla grandi manifestazioni, come la Tauromachia di San Firmino, hanno quasi dato il colpo di grazia al settore.

Oggi più che mai i fondi Pac sono vitali per gli allevamenti dei tori impiegati in Spagna per la corrida, i Toros de Lidia, una razza selezionata proprio per scendere nell'arena con i toreri. La Unión de Criadores de Toros de Lidia, che riunisce i 347 allevatori stanziati per lo più nel sud del Paese, ha stimato che lo stop delle sovvenzioni sferrerebbe all'economia europea un colpo da 200 milioni di euro annui.

La pratica della corrida non è circoscritta alla sola Spagna, ma allevatori sono ancora presenti in Francia e Portogallo. Già nel 2015 i Verdi avevano cercato di fare approvare, senza successo, un emendamento volto a frenare i finanziamenti agricoli alla corrida. La nuova occasione si è ripresenta oggi con la proposta legislativa per aggiornare il regolamento finanziario dell'Ue al quadro pluriennale 2021-2027 e alla Next Generation Eu.

Una occasione che arriva durante una congiuntura favorevole per gli animalisti alla luce degli storici cambiamenti legislativi in atto in tutta Europa. In Spagna è entrata in vigore la legge di modifica del Codice civile che riconosce gli animali come esseri senzienti, una vittoria epocale nonostante le zone d'ombra inerenti proprio agli animali impiegati nella corrida; mentre in Italia la recente riforma ha permesso di inserire la tutela di ambiente e animali in Costituzione.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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