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2 Ottobre 2022
11:24

Fermata una corsa clandestina di cavalli nel Catanese: in palio c’erano 200.000 euro

I Carabinieri sono entrati in azione a Nicolosi, bloccando un furgone che trasportava Lampo, un purosangue inglese noto nel circuito nazionale delle corse legali. Nove le persone denunciate.

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Blitz dei Carabinieri, in Sicilia, per bloccare l’ennesima corsa clandestina di cavalli. Questa volta a Nicolosi, in provincia di Catania, dove i militari della stazione di Paternò hanno interrotto una corsa illegale cui partecipavano calessi trainati da cavalli e hanno sequestrato uno degli animali.

I Carabinieri sono entrati in azione quando hanno scoperto che era in fase di organizzazione una corsa che avrebbe messo in palio, per il vincitore, ben 200.000 euro. Proprio il premio in denaro ha attirato non soltanto centinaia di spettatori, ma anche concorrenti decisi ad aggiudicarselo sfruttando anche cavalli noti nell’ambiente delle competizioni regolari. È il caso di Lampo, un purosangue inglese conosciuto nel circuito nazionale delle corse, che è stato intercettato a bordo del furgone che lo stava portando al luogo in cui era stato allestito il percorso illegale.

I militari, per bloccare la corsa, si sono appostati proprio nelle vicinanze del luogo stabilito per la gara, hanno aspettato l’arrivo degli spettatori – diverse centinaia di persone accorse per assistere – e poi sono entrati in azione fermando i furgoni che trasportavano i cavalli, gli organizzatori e i partecipanti. In totale sono state nove le persone denunciate, accusate di maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, divieto di combattimento tra animali ed interruzione di pubblico servizio in concorso. Tutti sono stati inoltre multati con sanzioni per oltre 7mila euro. Lampo è stato invece affidato al Centro per l'Incremento Ippico per la Sicilia, e sarà sottoposto dall’Asp di Paternò ad analisi biologiche, farmacologiche e per la ricerca di eventuali sostanze dopanti.

Soltanto pochi giorni fa in Rete era stato diffuso un video che riprendeva un’altra corsa clandestina, organizzata questa volta in provincia di Palermo, lungo l’autostrada che collega Palermo a Catania. Il filmato, che mostra i cavalli lanciati a folle velocità contromano, è stato acquisito dai Carabinieri per indagare sul legame tra la criminalità organizzata e le corse clandestine. Alla competizione ha infatti preso parte un cavallo ribattezzato ES17, sigla che compare anche sulle magliette di alcuni partecipanti e che rende omaggio a Emanuele Sibillo, il giovane boss della camorra capo della “paranza dei bambini”, ucciso a 20 anni nel 2015.

Da anni ormai sono note le infiltrazioni della criminalità organizzata nel circuito delle corse clandestine (e non solo) di cavalli, convocate ormai non soltanto di notte ma anche di giorno, soprattutto nelle zone di Brancaccio, Paternò e Termini Imerese. Spesso le corse vengono organizzate in strade appositamente – e illegalmente – chiuse, oppure vanno in scena in mezzo al traffico, rappresentando enormi rischi, e sono accompagnate da uno stuolo di scooter e moto che scortano i cavalli incitando i partecipanti alla gara e riprendendoli con gli smartphone, filmati che vengono poi diffusi in Rete senza remore.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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