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1 Agosto 2022
14:18

Favignana, appello per due gatti randagi in fin di vita: «Bisogna catturarli prima che sia troppo tardi»

I due gatti sono stati notati da alcune attiviste per i diritti animali in vacanza sull'isola siciliana: impossibile catturarli senza gli strumenti adeguati e la giusta preparazione, ma le loro condizioni sono gravissime.

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Allarme per due gatti molto malati avvistati sull’isola di Favignana. Se non curati i due randagi rischiano la vita, e dalle volontarie dell’associazione VivereVegan è arrivato un appello sia al Comune sia a volontari che possano dare una mano a catturarli.

«La notizia mi è arrivata da due amiche che come me fanno parte dell’associazione Vivere Vegan – spiega a Kodami Francesca Decandia – Sono andate da poco in vacanza in Sicilia, e hanno visitato anche Favignana. Nei pressi del supermercato Coop hanno visto, un giorno, due gatti in condizioni disastrose. Molto malati, evidentemente in pericolo di vita, devono essere catturati il prima possibile per essere portati in clinica».

Il problema, spiega Decandia, è che si tratta di gatti non di colonia e non censiti, evidentemente inselvatichiti e con pochissima familiarità con l’essere umano: estremamente diffidenti, evitano l’uomo ed è stato impossibile a oggi farli entrare nelle gabbie trappola.

«Abbiamo scritto al sindaco e siamo poi arrivati al dottor Olivieri, responsabile del randagismo dell’isola – spiega la volontaria – siamo riusciti a ottenere che il Comune intervenisse per la cattura, ma anche la Polizia Municipale non è riuscita nell’interno e tutti i tentativi, supportati dalle quattro volontarie che si occupano di tutti i gatti dell’isola, sono falliti. Mi ha recentemente contattato una giovane volontaria dell’Oipa di Trapani che è originaria di Favignana e potrebbe intervenire, ma il Comune deve sostenere le spese di trasporto e poi quelle veterinarie. Per questo abbiamo chiesto aiuto a chiunque abbia la possibilità di intervenire per aiutarti a catturare questi due gatti in pericolo di vita».

Per Decandia si tratta comunque di un intervento che deve spianare la strada a una strategia più ampia per la gestione dei gatti randagi dell’isola: «Non c’è una vera e propria organizzazione di colonie feline, ma volontarie che si fanno in quattro per cercare di assistere i numerosissimi gatti randagi che vivono a Favignana – spiega – Vorremmo organizzare una task force insieme con il Comune per cercare di risolvere un problema molto più ampio, e arrivare a una gestione dignitosa e intelligente del fenomeno».

Le colonie feline, riconosciute per legge (il gatto randagio è inquadrato dalla normativa italiana nella legge 281 del 1991 come “animale in libertà”) sono gruppi di gatti che vivono in libertà, ma sotto controllo sanitario e  gestiti da enti e associazioni protezioniste d'intesa con le Asl, al fine di assicurarne l’alimentazione e la cura. I gatti delle colonie feline sono tutti dotati di chip e censiti, ed è fatto divieto assoluto a chiunque di prelevarli e allontanarli dal loro territorio, se non per motivi prettamente di salute e a cui deve seguire la reintroduzione nel gruppo o un destino diverso, che sia adozione o un rifugio, nel caso di incompatibilità con la vita in libertà.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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