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30 Settembre 2021
14:10

Crisi epilettiche nel cane: cause, sintomi, diagnosi e cura dell’epilessia

L’epilessia canina è una manifestazione patologica caratterizzata da crisi convulsive di breve durata. L’epilessia nel può essere senza causa, oppure dovuta a patologie dell’encefalo o malattie generali dell’organismo. I sintomi sono perdita di coscienza e contrazioni muscolari generalizzate o limitate, che terminano nel giro di pochi minuti. È importante assistere l’animale evitando di toccarlo. La terapia è generalmente sintomatica.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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L’epilessia è una manifestazione patologica caratterizzata da crisi convulsive di breve durata. L’epilessia canina può essere senza causa, oppure dovuta a patologie dell’encefalo o malattie generali dell’organismo. Durante una crisi epilettica, il cane può perdere coscienza, manifestando delle contrazioni muscolari generalizzate o limitate che terminano nel giro di pochi minuti. È importante assistere l’animale evitando di toccarlo. La terapia è generalmente sintomatica.

Cosa sono le crisi epilettiche nel cane

Le crisi epilettiche sono delle manifestazioni di contrazioni involontarie dei muscoli dell’organismo dovute ad un’eccitazione anormale dei neuroni dell’encefalo. Si verificano quando una qualsiasi causa determini questa attività neuronale fuori controllo e a seconda della zona anatomica interessata avremo delle manifestazioni cliniche diverse.

Le crisi epilettiche nel cane possono estrinsecarsi come convulsioni di tutta la muscolatura scheletrica oppure di alcuni gruppi muscolari. Inoltre, se l’attività eccitatoria dei neuroni riguarda zone encefaliche che controllano funzioni viscerali, il cane potrà manifestare sintomi vegetativi e si potrà verificare un quadro clinico misto.

Le crisi epilettiche hanno una sequenza abbastanza tipica: in una prima fase, cosiddetta preictale, l’animale si agita, ruota intorno a se stesso e spesso ha lo sguardo fisso; successivamente nella fase ictale si verifica la contrazione involontaria dei fasci muscolari colpiti a cui segue l’ultima fase che può durare anche diverse ore, in cui l’animale manifesta irrequietezza ed abbattimento.

Cause dell'epilessia canina

L’epilessia idiopatica è quella forma che non riconosce nessuna causa ovvero non si riesce ad attribuire a nessuna delle cause note e può avere anche una causa genetica. È il caso del Lagotto romagnolo, una razza italiana in cui è riconosciuta una forma giovanile che può manifestarsi nei cuccioli a partire da un mese per poi regredire spontaneamente.

La presenza di neoplasie, malattie infiammatorie, vascolari dell’encefalo sono tutte potenziali cause di manifestazioni epilettiche nei cani, così come i traumi e alcune malattie infettive (cimurro). Inoltre, malattie metaboliche o stati patologici dell’organismo quali ipoglicemia, stati carenziali, encefalopatie possono di riflesso dar luogo a manifestazioni epilettiche.

Infine, viene definita epilessia criptogenica quella forma in cui non si riesce a diagnosticare un danno neurologico che però è fortemente sospettato dall’insieme degli esami condotti sull’animale. Viene descritta una predisposizione in alcune razze canine: Pastore tedesco, Golden retriever, Beagle, Labrador retriever.

Sintomi dell'epilessia nel cane

La sintomatologia dell'epilessia nei cani varia in relazione alla tipologia di danno. Dunque, le crisi saranno focali se riguardano un gruppo di fasci muscolari (per esempio una zampa) oppure essere crisi generalizzate. Il cane colpito da crisi inizialmente si irrigidisce poi cade e si osserva la classica convulsione che generalmente ha una durata inferiore a cinque minuti. In questa fase l’animale non è cosciente. Durante la crisi si rilasciano gli sfinteri e si può osservare defecazione, minzione e salivazione. Dopo la crisi l’animale può impiegare anche alcune ore prima di ritornare ad uno stato di normalità.

Diagnosi di epilessia canina

L’epilessia è una manifestazione che viene generalmente riconosciuta dal pet mate, che riferisce al medico veterinario al quale può essere anche mostrata registrando un breve video. Ai fini dell’inquadramento diagnostico e per riconoscere la causa oltre ad un esame clinico e neurologico completo, sarà opportuno indagare con indagini strumentali (TAC o risonanza magnetica nucleare) l’encefalo per verificare eventuali lesioni che possono dare origine a crisi epilettiche. Non sempre si riesce a diagnosticare la causa dell’epilessia che in questo caso sarà considerata idiopatica ed è la forma più frequente nella specie canina.

Cura dell'epilessia nel cane

La terapia dell'epilessia canina mira al contenimento dei sintomi e a diradare quanto più è possibile la frequenza delle crisi. Uno dei famaci più frequentemente utilizzati è un barbiturico (fenobarbitale). Recentemente, è stata sviluppata una molecola specifica per il trattamento dell’epilessia canina. La terapia deve essere prescritta da un medico veterinario e il pet mate deve monitorare efficacemente il decorso. Se si identifica la causa dell’epilessia allora la terapia deve mirare, se possibile, alla sua cura specifica.

Cosa fare in caso di crisi epilettica

Il pet mate che assiste alla crisi epilettica del proprio cane non deve spaventarsi. Bisogna mantenere la calma, ricordando in quel momento l’animale non riconosce nessuno. Bisogna allontanare altri animali e soprattutto evitare di accarezzare e/o abbracciare il cane che potrebbe mordere.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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