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Due squali verdesche avvistati in Puglia a due passi dalla riva: ma il video è un fake

In queste ore sono circolati sui social e su numerose testate diversi filmati (poi rimossi) con presunti avvistamenti di squali verdesca in Puglia. I video erano fake e sono stati ripubblicati più volte cambiando di volta in volta la località dell'avvistamento.

28 Giugno 2022
13:28
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Nuovo avvistamento di squali nelle acque pugliesi: due verdesche che nuotavano tranquille una dietro l'altra a pochi metri dalla spiaggia sono state filmate a Monopoli, poi a Bari, successivamente a Taranto. Ma c'è solo un "piccolo problema" in realtà: si tratta sempre dello stesso video.

I filmati pubblicati su TikTok (poi rimossi) sono diventati immediatamente virali, scatenando lo stupore e la preoccupazione di tutti, ma in pochi si sono accorti che si tratta di fake, o meglio le immagini sono reali ma non sono state di certo girate in Puglia.

Lo stesso profilo che ha caricato i video prima di cancellarli, notti.viaggiando, ha infatti ripubblicato sempre la stessa clip cambiando di volta in volta località e data, probabilmente per ottenere un po' di visibilità e continuando a portare avanti lo scherzo di pessimo gusto per giorni.

Bastava però spulciare il profilo per accorgersi facilmente che qualcosa non quadrava e se si ritornava indietro di pochi giorni si poteva trovare persino un post (sempre con lo stesso video) che riporta l'avvistamento addirittura a Quebra Canela, Capo Verde. Lo stesso profilo sembra poi abituato a ripubblicare video trovati in Rete in giro per il mondo di certo non suoi.

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Inoltre, se si notano le condizioni meteo, con cielo e mare in tempesta, si fa davvero fatica a credere siano state girate in Italia e in questi giorni, con un Paese travolto da una delle più gravi siccità della storia. Con tutta probabilità i due squali sono stati quindi filmati in inverno e non in Italia.

Si tratta comunque per quel che si riesce a vedere proprio di verdesche (Prionace glauca), uno degli squali più diffusi al mondo. In Italia non è raro avvistarli per davvero e di recente un esemplare spiaggiato in Sardegna è stato trascinato in spiaggia per farsi del selfie, un episodio orribile che ha destato non poche polemiche.

La verdesca è uno squalo longilineo, con la testa molto appuntita ed estremamente agile che può raggiungere anche i 3,5 metri di lunghezza e pesare oltre 300 kg. Vive soprattutto in mare aperto ma di tanto in tanto si avvicina alla costa per partorire o perché si tratta di esemplari in difficoltà. Sono squali poco aggressivi e abbastanza docili che di certo non riconoscono i bagnanti come una potenziale preda. Tuttavia, anche se estremamente rari, gli attacchi e gli incidenti possono avvenire soprattutto in mare aperto, ma di morsi davvero confermati se ne contano dal 1580 appena 13.

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Diffondere fake news e allarmismi su questi animali non solo non è divertente ma può essere anche molto pericoloso, vista la pessima e ingiustificata reputazione che godono questi animali. Proprio le verdesche sono infatti tra le specie a maggiore rischio estinzione nel nostro Paese. Nelle nostre acque hanno infatti subito un calo numerico spaventoso del 75% negli ultimi decenni, in particolare nello Ionio, mentre nell'Adriatico si riscontra un declino meno importante.

In tutto il bacino del Mediterraneo il calo raggiunge addirittura il 97% e anche se la pesca di questa specie è ufficialmente vietata in Italia, le catture illegali o quelle accidentali e involontarie, il cosiddetto bycatch, sono purtroppo ancora molto numerose. Video come questi, uniti alla cattiva reputazione degli squali causata dal cinema, restituiscono un'immagine distorta di questi affascinanti predatori preziosissimi per gli ecosistemi marini e che stanno sparendo sempre più rapidamente dai nostri mari, davvero uno scherzo di pessimo gusto.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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