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4 Luglio 2022
12:08

Due donne sono state attaccate e uccise da uno squalo in Egitto

Due donne sono morte in Egitto in seguito a un'attacco di uno squalo. Le autorità hanno chiuse le spiagge è stanno indagando per chiarire le dinamiche e le ragioni dietro l'aggressione.

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Due donne sono state aggredite da un squalo e hanno perso la vita nel Mar Rosso, a sud della città di Hurghada, in Egitto. Una delle vittime è una 68enne della regione del Tirolo e secondo le autorità locali viveva in Egitto da cinque anni con suo marito egiziano. L'identità della seconda vittima non è stata ancora confermata, ma secondo i media locali si tratterebbe di una turista romena sulla cinquantina. Attualmente non è chiaro se ad attaccare sia stato un solo squalo o più di uno.

Sui social era stato anche condiviso un video, non confermato, nel quale si vede una della vittime lottare nel tentativo di tornare a riva dopo l'attacco di quello che è stato descritto come uno squalo mako. Anche l'identità del predatore è ancora tutta da confermare. La donna di 68 anni è morta poi per le ferite poco dopo essere stata portata in ospedale, dove sono stati inutili i tentativi di rianimazione.

Entrambi gli attacchi sono avvenuti a distanza di circa 600 metri l'uno dall'altro, al largo della costa di Sahl Hasheesh, e il ministero dell'ambiente ha annunciato che una squadra di esperti è al lavoro per chiarire le cause e le circostanze dell'aggressione e per determinare le ragioni dietro il comportamento dello squalo. Nel frattempo il governatore locale ha ordinato la chiusura delle spiagge dell'area e lo stop a tutte le attività.

Gli attacchi di squali sono rari nel Mar Rosso, ma negli ultimi anni si sono verificati diversi incidenti che hanno coinvolto turisti. Nel 2018 un turista ceco è stato ucciso da uno squalo mentre nuotava e un attacco simile ai danni di un altro turista tedesco è avvenuto invece nel 2015.

E nel 2010, invece, un'anomala ondata di cinque attacchi in cinque giorni avvenuta vicino Sharm el-Sheikh ha causato la morte di una donna tedesca di 70 anni e il ferimento di altri quattro turisti stranieri. I motivi che spingono gli squali a mordere i bagnanti, ancora non del tutto chiari, sono da sempre al centro di studi e indagini da parte degli esperti.

Una delle ipotesi più accreditate sosteneva che questi predatori marini scambiassero nuotatori e surfisti per altri animali. Un team di ricercatori ha testato questa ipotesi e dai risultati emersi dallo studio pubblicato sul Journal of The Royal Society Interface, pare essere proprio così: gli squali mordono gli umani per sbaglio, scambiandoli per foche, otarie e altri pinnipedi.

Un'altra ipotesi che ha trovato spesso conferma tra gli esperti, sostiene che quelli degli squali verso gli umani siano "morsi esplorativi", e non attacchi reali. Testare con i denti serve al predatore a capire se si tratta di una preda oppure no, ma considerando la potenza del morso e i denti affilati le conseguenze possono essere davvero drammatiche.

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