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28 Marzo 2023
13:50

Dopo Enrico Mentana, anche Luciana Littizzetto in TV con la cagnolina Mora

Se Enrico Mentana può condurre un tg accompagnato dai suoi due cani Cavalier King, Luciana Littizzetto non vede per quale motivo non possa anche lei portare la sua cagnolina in studio da Fabio Fazio durante “Che tempo che fa”.

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Se Enrico Mentana può condurre un tg accompagnato dai suoi due cani Cavalier King Nina e Bice, la comica Luciana Littizzetto non vede per quale motivo non possa anche lei portare la sua cagnolina Mora in studio da Fabio Fazio durante il suo intervento a “Che tempo che fa”.

«Mentana conduce il tg con due cani perché non sa dove metterli? – ha detto Littizzetto entrando tra gli applausi in studio con Mora – e io nemmeno». La comica poi ha presentato a tutti la sua compagna di vita, ironizzando sulla razza «un incrocio tra Cocciante e Vessicchio», ma poi declamando tutto ciò che di buono e di bello portano i cani all’interno di una famiglia.

«Sono un grande antistress – ha aggiunto “Lucianina” – bisognerebbe poterli portarli al lavoro perché gli fai due carezze e risparmi un vaffa. Più che altro speriamo che Mentana non gli faccia fare le maratone ai suoi cani, che poi gli vengono due vesciche grosse come vasche da bagno».

Littizzetto poi spiega a Fazio perché, oltre al fatto di non sapere dove lasciarla, Mora sia con lei: «Avrei voluto farle salutare Nina e Bice, i cani di Mentana e della Fagnani. Sai, quella di Belve: pensavo che avessero degli Alani, dei Pit Bull, invece hanno dei Chavalier King. Guarda che sguardo che hanno, sono bellissimi, lo sguardo un po' dello sconforto a vedere quelle notizie».

Chiaramente come Nina e Bice, Mora non ha avuto meno consensi sui social. I follower di Littizzetto sono impazziti anche per la bellissima cagnolina: «Spettacolo Mora! Diva perfetta e telegenica», «Bellissima e ubbidiente», scrivono in tanti. E qualcuno ricorda anche quanto sarebbe bello portare i propri animali in ufficio visto che «per noi sarebbe un grande antistress e per loro sarebbe un piacere immenso non separarsi dal proprio umano per tutte in quelle ore».

Nulla di più vero, anche se in Italia non è una pratica ancora molto diffusa, nonostante la richiesta stia comunque aumentando soprattutto dopo la pandemia. Resta il fatto, in ogni caso, che le aziende che l’hanno sperimentata hanno ottenuto grandi benefici sulla produttività del pet mate e anche sul benessere generale dell’ufficio.

Secondo diverse ricerche, i dipendenti che hanno la possibilità di lavorare a fianco del proprio cane riducono lo stress che hanno invece quando sono costretti a lasciare a casa il proprio amico. Saperlo lì e non da solo rende l’umano più sereno e questa serenità influisce positivamente su tutto il clima lavorativo.

In Italia, però come dicevamo, non sono ancora molte le realtà dove è possibile vivere la propria giornata di lavoro insieme al proprio animale e non esistendo una normativa specifica che ne disciplini la presenza, le aziende che decidono di permetterlo devono comunque stabilire quali sono le regole da rispettare.

Quindi, dove possono stare, se possono accedere direttamente in ufficio ed essere accolti accanto alla scrivania del loro compagno umano o devono essere lasciati in giardini ad uso dell’ufficio, se devono essere tenuti al guinzaglio o meno.

Allo stesso modo è fondamentale il buon senso del pet mate, il quale conoscendo il temperamento del proprio animale, dovrà essere in grado di rispettare i bisogni anche dei colleghi così da evitare litigi e persino eventuali problemi legali.

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Simona Sirianni
Giornalista
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