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20 Dicembre 2021
17:55

Dalla Sicilia agli Emirati Arabi: il viaggio del fenicottero nato tra le saline di Priolo

Un giovane fenicottero nato alle Saline di Priolo, in provincia di Siracusa, è stato fotografato negli Emirati Arabi Uniti. In appena tre mesi ha percorso 4500 km ed è stato possibile riconoscerlo solo grazie al codice leggibile sull'anello applicatogli alla zampa dagli ornitologi.

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Ha percorso circa 4500 km in appena tre mesi, volando dalla Sicilia agli Emirati Arabi Uniti, dove è stato riconosciuto grazie al codice impresso sull'anello applicatogli alla zampa lo scorso 7 luglio, quando era ancora un pullo. È la storia di un giovane fenicottero involatosi ad agosto dalla riserva siracusana della LIPU Saline di Priolo e "ricatturato" a novembre grazie a una foto da Laurent Esselen, che ha poi condiviso l'informazione con i birdwatcher locali e successivamente con l'ISPRA e la LIPU che hanno così potuto ricostruire la sua storia.

Il giovane fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) fa parte di un gruppo di 133 giovani esemplari inanellati l'estate scorsa nella Riserva Naturale Saline di Priolo, in provincia di Siracusa, da inanellatori e volontari della Lega Italiana Protezione Uccelli. Una volta spiccato il loro primo volo gli esemplari si sono poi dispersi tra le varie zone umide del Mediterraneo, dove proprio grazie al codice di riconoscimento sugli anelli è stato possibile riconoscerli e ricostruire i loro lunghi viaggi.

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Lo spettacolo dei fenicotteri in volo

Un altro esemplare è stato segnalato per esempio al lago di Burano, zona umida costiera situata in Toscana, mentre un altro ancora è stato avvistato al lago salato costiero Atanasovsko, situato a nord della città di Burgas, in Bulgaria. E:HJV invece ha deciso di raggiungere il fiume Mangrove a Umm al Quwain, uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti.

Gli spostamenti dei fenicotteri non sono però vere e proprie migrazioni regolari come quelle della maggior parte degli uccelli. Sono movimenti più irregolari, legati soprattutto alla disponibilità del loro cibo preferito: l'Artemia salina, un piccolo crostaceo tipico delle paludi salate ricco di beta-carotene, il motivo per cui i fenicotteri sono rosa.

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Il tipo colore rosa dei fenicotteri – completamente bianchi alla nascita – è dato dal beta–carotene che assumono grazie alla dieta

A condizionare i loro spostamenti sono perciò proprio la disponibilità giusta di acqua e crostacei nelle regioni lagunari. Per cercare il luogo giusto in cui sostare i giovani compiono quindi lunghi viaggi su territori vastissimi che gli ornitologi chiamano erratismi giovanili. Una volta trovato il luogo giusto con cibo a sufficienza si fermano, in attesa di ripartire alla ricerca di nuove zone umide.

La storia del lungo viaggio del giovane E:HJV è stata ricostruita solamente grazie alla tecnica dell'inanellamento a scopo scientifico, uno dei metodi più efficaci per studiare la biologia, l'ecologia, il comportamento, i movimenti degli uccelli in tutto il mondo. La scorsa primavera Kodami vi ha accompagnato proprio in una delle tante stazioni di marcatura degli uccelli presenti in Italia, per mostrarvi passo dopo passo, come lavorano gli inanellatori e gli ornitologi che studiano l'avifauna migratrice.

Come funziona l'inanellamento a scopo scientifico?

Chissà se il giovane fenicottero nato da una delle 481 coppie nidificanti nella piccola area protetta siracusana tornerà presto in Italia. Il suo viaggio errante tra le paludi e le saline del Mediterraneo certamente proseguirà, fortunatamente però grazie al piccolo anello colorato e al codice univoco che si porterà dietro per il resto della sua vita, potremo continuare a seguire la sua personalissima storia in volo tra i cieli del mondo.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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