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9 Gennaio 2023
16:22

Cucciolo di volpe malato trovato da una famiglia nel capanno degli attrezzi a Genova

Un piccolo di volpe malato è stato trovato da una famiglia nel capanno degli attrezzi. È successo a Genova in un quartiere collinare della Val Bisagno, a Quezzi. Si tratta del secondo ritrovamento degli ultimi giorni di volpi in condizioni critiche, la prima non ce l'ha fatta.

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Un piccolo di volpe malato, per trovare riparo e conforto, si è avvicinato all'abitato ed è stato trovato da una famiglia nel proprio capanno degli attrezzi. È successo a Genova in un quartiere collinare della Val Bisagno, a Quezzi. Lo racconta l'Enpa di Genova che gestisce anche il Centro recupero animali selvatici del capoluogo. Si tratta del secondo ritrovamento degli ultimi giorni di volpi in condizioni critiche, la prima non ce l'ha fatta: «Purtroppo quella recuperata la settimana scorsa e gravemente intossicata è deceduta – ha fatto sapere l'Enpa attraverso i suoi canali social – non c'è stato nulla da fare per lei, che versava in condizioni critiche già al suo arrivo».

Oggi è entrato in ambulatorio il nuovo individuo: «Nemmeno il tempo di rifiatare che un'altra volpe ha fatto ingresso al nostro Cras – continua il post su pubblicato su Facebook – un giovane maschio, poco più che cucciolo, probabilmente un tardivo della scorsa primavera, si era rifugiato nella capanna degli attrezzi di un giardino del quartiere di Quezzi. La dependance era utilizzata come rispostiglio e come rifugio per gatti, la volpe, indebolita e spossata dalla rogna, si è rifugiata lì per mangiare e dormire. Allertati dalla padrona del giardino, siamo subito partiti per recuperarla e ce l'abbiamo fatta non senza fatica vista la caparbietà con cui fuggiva e si nascondeva anche in uno spazio così ristretto».

Ora l'animale è in cura contro la rogna ma i veterinari sono ottimisti: «Abbiamo già somministrato i medicinali per trattare la rogna e l'abbiamo messo sotto antibiotico: è magro, debole, svogliato, e la pelle è ricoperta di croste e screpolature. Ma visto il successo ottenuto con le ultime volpi affette da rogna che abbiamo ospitato, siamo fiduciosi che questo baldo giovane possa venirne fuori».

L'appello dell'Enpa: «Non date da mangiare agli animali selvatici»

L'Enpa di Genova ha lanciato un appello per ricordare di non dare cibo agli animali selvatici, perché questo potrebbe provocare gravi intossicazioni e, nei casi peggiori, portare anche alla morte. Come successo alla femmina di volpe arrivata al Cras di Genova da Acqui Terme la scorsa settimana.

«Vagava in un giardino in evidente stato confusionale, con apparenti problemi neurologici – hanno spiegato i volontari – entrata in ambulatorio già esanime, in stato di incoscienza e sotto fluidi. Il sospetto dei veterinari è che sia rimasta gravemente intossicata dopo aver mangiato un boccone sparso di proposito o, in alternativa, dopo aver consumato cibo "umano" che ha avuto effetti nocivi sulla sua salute».

In Italia, esiste il reato di foraggiamento a favore dei cinghiali e in diversi Comuni italiani, poi, sono in vigore ordinanze che vietano di dare da mangiare ai piccioni. In generale, dove gli umani sono soliti lasciare il cibo ai selvatici  possono ritrovarsi tanti animali appartenenti anche a specie diverse, come roditori, lepri, volpi, scoiattoli, cervi o cinghiali: ciò può portare alla generazione di focolai di infezioni e di infestazioni da parassiti. E talvolta, come spiega l'etologa Federica Pirrone membro del Comitato scientifico di Kodami, può trattarsi di patologie trasmissibili all’uomo o ai nostri pet, come la leptospirosi, la brucellosi o la malattia di Lyme.

«Non perdiamo occasione di ribadire che alle volpi (e agli altri animali selvatici) non va assolutamente elargito cibo – conclude l'Enpa di Genova – un gesto apparentemente generoso può significare grossi guai per l'animale in questione, sia che si tratti di effetti nefasti sul suo comportamento o sia che si tratti di effetti diretti del cibo, non adatto a questi animali, che può provocare intossicazioni anche gravi».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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