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24 Dicembre 2023
16:00

Criceto russo: caratteristiche e come prendersene cura

Il criceto russo o di Campbell è un piccolo roditore originario di Russia, Cina e Asia centrale, piuttosto diffuso come animale domestico. Ha un carattere più deciso rispetto ai criceti nani e ai criceti dorati e, nonostante molti credano che abbia bisogno di poche attenzioni, necessita di molte cure, al pari di ogni altro animale domestico.

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Il criceto russo o criceto di Campbell (Phodopus campbelli) è una delle tre specie del genere Phodopus ed è facilmente confuso con il criceto siberiano. Questo piccolo roditore è originario di Russia, Cina e Asia centrale, ed è piuttosto diffuso come animale di compagnia. Nonostante abbiano per istinto una forte propensione alla fuga, per via del loro ruolo naturale di piccola preda, questi criceti sono estremamente curiosi e si lasciano maneggiare facilmente. Il criceto russo ha un carattere più deciso rispetto ai criceti nani e ai criceti dorati e, nonostante molti credano che abbia bisogno di poche attenzioni, necessita di molte cure, al pari di ogni altro animale domestico.

Chi è il criceto russo

Come tutti i criceti anche il criceto russo è un roditore che fa parte della famiglia Cricetidae; il genere a cui appartiene, Phodopus, si trova all’interno della sottofamiglia Cricetinae e comprende 3 specie: Phodopus roborovskii, ovvero il criceto di Roborovskij, Phodopus sungorus, il già citato criceto siberiano, e – chiaramente – Phodopus campbelli, cioè il criceto russo. È davvero difficile distinguere le ultime due specie citate ma il criceto di Campbell presenta orecchie più piccole e ha la striscia dorsale più sottile, più corta e più scura di quella del criceto siberiano. Inoltre, la pelliccia sul ventre del criceto russo è grigia e non bianca come quella del criceto siberiano, che, tra l’altro in inverno diventa completamente bianco. Il criceto siberiano è infatti generalmente meglio adattato al freddo e tollera temperature più basse rispetto al criceto russo.

Le caratteristiche del criceto russo

Le dimensioni del criceto di Campbell variano a seconda dell’area geografica, con una lunghezza media di 8 cm. In cattività, invece, gli adulti sono lunghi anche 10 cm per via del cibo più nutriente rispetto a quello che questi animali possono trovare in natura. Sia in natura che in cattività, i criceti russi marcano con l'odore i loro territori utilizzando delle ghiandole cutanee situate dietro le orecchie. Il criceto di Campbell ha inoltre tasche sulle guance che si estendono dalla bocca fino alle zampe posteriori in cui conserva il cibo. Quando queste si riempiono completamente finiscono per limitare i movimenti dell’animale.

Il colore del mantello classico del criceto russo è principalmente grigio nella parte superiore del corpo, con una striscia scura che va dal naso fino alla base della coda, percorrendo tutto il dorso. Lungo i fianchi sono presenti due strisce più scure, mentre il ventre è molto chiaro. Anche labbra, guance e la parte inferiore delle zampe sono bianco-argento. A causa di incroci con il criceto siberiano e selezione artificiale, possono essere tuttavia presenti anche mantelli con altre colorazioni.

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Il comportamento del criceto russo

Il criceto è un animale crepuscolare e notturno, il che significa che è maggiormente attivo dal tramonto all’alba, mentre passa il giorno dormendo nella sua tana. In natura forma piccole colonie, che vivono in vaste tane sotterranee composte da numerose camere collegate da corridoi in cui conserva scorte di cibo. Anche in cattività tendono ad essere più attivi la sera ed esplorare la gabbia sul tardi. Questa, inoltre, deve essere a prova di fuga, in quanto questi piccoli e curiosi animaletti potrebbero approfittare della nostra disattenzione per fuggire e nascondersi in ogni angolo della casa.

Il criceto di Campbell ha generalmente un carattere più deciso rispetto ai criceti nani e ai criceti dorati, ma in ogni caso questo varia molto da soggetto a soggetto. I criceti più docili sono solitamente quelli che sono stati maneggiati sin da cuccioli da esseri umani, tuttavia, è bene ricordare che un criceto potrebbe essere spaventato o nervoso, diventando più aggressivo e incline al morso.

I criceti russi possono convivere in coppia solamente se i due sono stati insieme sin da cuccioli, altrimenti è meglio evitare perché potrebbero attaccarsi l’un l’altro, specialmente se maschi: in natura i maschi di questa specie lottano per il territorio, ma anche due femmine potrebbero litigare. Mettere insieme un maschio e una femmina sembrerebbe quindi l'opzione migliore, ma anche una femmina dominante potrebbe attaccare un maschio, in più c'è da tener conto del problema legato alla riproduzione molto rapida di questi animali. Se non si vuole tenere un singolo animale, una soluzione è la sterilizzazione. I criceti tra l’altro marcano il loro territorio tramite le ghiandole odorifere, urinando e defecando.

Il criceto russo in casa

Per tenere questi animali in casa e prendersene cura bisogna tener conto delle loro necessità di roditori, ovvero masticare, nascondersi e scavare. I criceti preferiscono essere alloggiati in gabbie ben ventilate con il fondo solido, una lettiera relativamente profonda, per poter scavare, uno o più nascondigli e un nido in cartone robusto, o in legno, come zona notte. Per un criceto russo le misure minime sono 75 per 45 cm di base con ruota di almeno 20 cm senza spazi. Mediamente, il criceto ha bisogno di una gabbia alta almeno 15 cm, anche se un’altezza di almeno 20 cm è preferibile, perché consente di creare lettiere più profonde.

I criceti sono animali molto attivi e curiosi, quindi, oltre a disporre delle aree per l’alimentazione, per l’eliminazione e per il riposo, la gabbia deve possedere anche uno spazio sufficientemente grande per permettere loro di correre e esplorare. Devono essere presenti un abbeveratoio con beccuccio e un contenitore del cibo, che deve essere pesante, per resistere al ribaltamento, e coi lati abbastanza bassi da garantire il facile accesso al contenuto. Un piattino in ceramica può essere una buona scelta.

La gabbia va posizionata in una parte tranquilla della casa, fresca ma non in mezzo a correnti d’aria, né in un punto in cui il sole può surriscaldarla troppo. Non deve essere troppo vicina nemmeno a termosifoni o bocchettoni dell’aria condizionata. Sono da evitare le interazioni con altri animali che potrebbero tentare di predarli. Bisogna inoltre considerare che i criceti non sono animali adatti per i bambini, specialmente quelli più piccoli e meno delicati: sono animali fragili, che manovrati in maniera errata possono riportare fratture o danni irreparabili, oppure mordere e scappare.

Cosa mangia il criceto russo

Il criceto russo è onnivoro e si nutre di piante, insetti e cereali. Per ricevere indicazioni sull’alimentazione più adatta per il criceto di casa è importante rivolgersi al veterinario di fiducia. In linea di massima, il cibo disponibile in commercio per topi e ratti, che di solito si presenta sotto forma di pellet, fornisce un'alimentazione adeguata purché contenga un’idonea concentrazione di proteine. Anche la verdura può essere offerta ogni giorno: prezzemolo, insalata romana, piselli e zucca sono tutte buone opzioni.

Frutta fresca può essere proposta una volta a settimana, i mix di semi devono contenere almeno 10 varietà di semi diversi, ma senza componenti industriali e zuccherini. I semi grassi come: semi di girasole, semi di zucca, pinoli e noci sono da dare con molta parsimonia per scongiurare il rischio di diabete nel criceto. Di solito non sono necessarie vitamine extra. I criceti tendono ad accumulare il cibo nella tana, quindi è importante monitorare e rimuovere gli alimenti prima che si deteriorino, perché il cibo avariato può causare problemi di salute come diarrea.

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Le malattie tipiche del criceto russo

I criceti russi non richiedono vaccini o integrazioni alimentari particolari, ma è sempre bene avere un veterinario di riferimento che sia esperto di animali esotici in caso di problemi. Tra le malattie più comuni ci sono quelle legate alla dieta e alla masticazione, come malocclusione dentale, prolasso, costipazione o ascesso delle tasche guanciali e diarrea. Possono poi sviluppare parassitosi cutanee da Demodex con alopecia, croste e eritema senza prurito, necrosi degli arti a causa di zampe rimaste incastrate fra le sbarre della gabbia o per fili di cotone arrotolati intorno alle zampe. Infine ci sono amiloidosi, trombosi cardiaca e tumori.

Aspettativa di vita

La durata media della vita di un criceto in cattività è di circa 2/2,5 anni. Se tenuto correttamente, la migliore qualità di vita, l’assenza di predatori o pericoli e la varietà maggiore di cibo consentono ad un criceto domestico di vivere di più rispetto ad uno selvatico.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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