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6 Gennaio 2024
16:00

Cosa significa quando il gatto si posiziona in posti elevati

I gatti prediligono luoghi alti perché da qui possono osservare l'ambiente che li circonda in sicurezza. Un'attitudine che "ereditano" dall'antenato, il gatto selvatico africano, e che è indissolubilmente legata alla loro natura.

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L’abitudine dei gatti a cercare posti “bizzarri” da cui osservare il mondo, o in cui riposare, è familiare a chiunque abbia accolto uno di questi bellissimi e ancora misteriosi animali in casa e nella propria vita. E chi convive con un gatto non può non essersi accorto della predilezione per posti elevati, che si tratti di mobili, mensole o altri punti da cui può prendere le misure dell’ambiente che lo circonda, in tutta sicurezza, da predatore quale è. Vediamo allora cosa significa quando il gatto si posiziona in posti elevati.

L'istinto dei gatti di scegliere posti alti

La propensione dei gatti a scegliere posti alti su cui salire è qualcosa che si lega indissolubilmente alla sua natura. Discendente del gatto selvatico africano, il gatto domestico conserva ancora istinti e motivazioni da predatore, pur essendo ormai considerato a tutti gli effetti un animale domestico abituato a stare in casa, tra agi e comodità.

Salire sugli alberi o sulle rocce era, però, per il gatto selvatico africano, un modo per osservare l’ambiente circostante, individuare potenziali prede e potenziali nemici, e stare di vedetta in sicurezza, senza rischiare di essere scoperto o attaccato. Da qui la tendenza a ricercare questa situazione anche in ambiente domestico.

I posti elevati possono ridurre lo stress nei gatti

Un gatto in una situazione di stress, che percepisce l’ambiente circostante come una minaccia o che comunque sta ancora prendendo le misure con ciò che lo circonda, potrebbe prediligere posti sopraelevati per tranquillizzarsi.

Con la stessa logica per cui, in natura, saliva sugli alberi per osservare dall’alto, anche in casa potrebbe ricercare la stessa situazione, tranquillizzandosi nel guardare da una posizione privilegiata ciò che gli sta attorno. I gatti percepiscono infatti come spazi sicuri luoghi sopraelevati, non troppo rumorosi e non facilmente accessibili.

Il gatto sta giocando

Il gatto ha un innato istinto predatorio che deve necessariamente sfogare, e oltre all’interazione con l’umano di riferimento anche la dimensione del gioco riveste una grande importanza per il suo benessere.

Saltare su mobili o mensole è, per loro, anche un modo per esprimere questa necessità: da sopra il gatto può osservare, magari senza essere visto, e poi balzare a terra come in un agguato, tenendosi anche in allenamento e mantenendo in forma l’apparato muscolo scheletrico.

Sta controllando l'ambiente

Sempre in linea con quanto appena detto, una mensola, un armadio o un tavolo possono rappresentare per il gatto luoghi in cui appostarsi per “fare da vedetta”, così da controllare l’ambiente e assicurarsi che non vi siano potenziali minacce o elementi di disturbo.

Dall’alto il micio può assicurarsi che oggetti, persone o altri animali non rappresentino un pericolo, prendersi il tempo per valutarli e avere una ragionevole garanzia di non correre rischi, proprio perché il punto in cui si trova non è facilmente accessibile.

Creare un ambiente adatto e sicuro in casa

Alla luce di quanto appena detto, appare evidente che i gatti hanno bisogno di avere a disposizione diverse postazioni destinate ai diversi bisogni. Per garantirgli un ambiente ottimale è importante dedicare un po’ di tempo al cosiddetto “arricchimento ambientale”, ovvero all’allestimento di spazi in cui il gatto può riposare, giocare e ovviamente anche bere, mangiare e fare i suoi bisogni.

In casa dovrebbero dunque esserci dei tiragraffi, che oltre a consentirgli di farsi le unghie diventano luoghi in cui marcare e lasciare il proprio odore e i segni visivi della sua presenza in casa, e poi mensole e cucce, magari con lati sopraelevati, dove possa salire e sistemarsi per guardare in sicurezza ciò che lo circonda. Sgridarlo perché sale sui mobili, invece, non soltanto è inutile, ma anche controproducente: non ne capirebbe la ragione, e interpreterebbe il nostro atteggiamento come una minaccia, con il rischio di minare il rapporto di fiducia.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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