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3 Maggio 2021
16:46

Cosa mangiano le rane?

Le rane sono anfibi carnivori appartenenti all'ordine degli Anuri. Le rane non sono animali domestici, ma spesso condividono con noi diversi ambienti e naturali come giardini e parchi urbani. Ci sono alcune piccole accortezze che possiamo avere per rendere l'ambiente più accogliente per le rane selvatiche.

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rana

Le rane sono anfibi appartenenti all'ordine degli Anuri, di cui fanno parte anche rospi e raganelle. Esistono oltre 7300 specie di anuri nel mondo e sono diffusi in tutto il continente europeo, Italia inclusa, dove troviamo per esempio le rane rosse come la Rana italica, la Rana dalmatina, la Rana latastei, la Rana temporaria o le rane verdi, Pelophylax sp.

Nonostante molte persone tengano questi animali in terrari è importante specificare che le rane non sono domestiche e per tanto non dovrebbero essere mai prelevate in natura. Alcune specie sono estremamente adattabili, però, motivo per cui non è difficile trovarle in ambienti urbanizzati come parchi pubblici o persino il giardino di casa propria. Se ci accorgiamo che il nostro spazio verde è visitato da questi anfibi, possiamo provare a rendere l'ambiente più accogliente ad esempio allestendo rifugi e pozze d'acqua, evitando l'uso di pesticidi, erbicidi e altri prodotti fitosanitari per loro tossici o velenosi.

Caratteristiche delle rane

Le varie specie di rane differiscono per colori e dimensioni, che vanno dai 10 mm delle piccolissime Psyllophryne didactyla ai circa 30 cm della rana golia (Conraua goliath). Alcune rane tropicali, caratterizzate da colori sgargianti come il giallo, il rosso e il blu, sono tossiche o velenose. Le caratteristiche in comune a tutte le specie sono l'assenza di coda (da cui il nome "anuri"), le zampe posteriori molto più lunghe di quelle anteriori, con segmento osseo in più che gli consente di saltare, il corpo compatto e tozzo, la testa larga con grandi occhi sporgenti, due timpani laterali (uno per lato) e bocca ampia, in cui si nasconde una lunga lingua appiccicosa, perfetta per catturare le prede.

Come tutti gli anfibi, le rane sono strettamente legate all'acqua, dove depongono le loro uova gelatinose che, per non disidratarsi e permettere all'embrione al loro interno di sopravvivere, hanno bisogno di stare in acqua. Una volta schiuse le uova, i girini che ne fuoriescono continuano a vivere in acqua. Inizialmente privi di zampe e polmoni, respirano con le branchie, fino a quando diventano adulti dotati polmoni e zampe, capaci di respirare e vivere anche sulla terraferma. Un'altra caratteristica delle rane e, più in generale degli anfibi, è la pelle: sottile, priva di squame e permeabile all'acqua.

Cosa mangia la rana

Le rane sono carnivore, mangiano insetti e altri invertebrati, sia di terra che di acqua, come vermi e larve. Mangiano le loro prede da vive, perché hanno una vista sensibile al movimento e solo animali che si muovono gli risultano appetibili. Inoltre, non sono capaci di spezzettare e masticare il cibo, per cui, una volta catturati con la loro lingua appiccicosa, li ingoiano interi.

In condizioni particolari di cattività, per esempio dovute a reintroduzioni in natura o studi scientifici per il loro benessere, possono cibarsi anche di alimenti più semplici da reperire, come piccoli pezzi di carne, ortiche, alghe e perfino insalata. Non è necessario seguire un preciso dosaggio, basta dare loro il cibo e lasciare che si nutrano liberamente, in base alle loro esigenze.

Cosa mangiano i girini

I girini, cioè le larve degli anfibi anuri, hanno una vita, e di conseguenza un'alimentazione, diversa da quella delle rane adulte. Privi di zampe e polmoni che gli permettano di respirare anche fuori dall'acqua, in questa prima fase sono erbivori e si nutrono quindi di vegetali, soprattutto di alghe. Nella fase successiva del loro sviluppo, quando iniziano a formarsi le zampe e i polmoni, i girini diventano onnivori e si nutrono fitoplancton, perifiton, detriti, insetti (mosche, moscerini) e altre larve.

L'alimentazione dei girini in cattività può essere leggermente diversa: nella fase erbivora, basta mettere nel loro acquario delle alghe e lasciare che se ne cibino, ma è possibile dargli anche spinaci, foglie di lattuga e altri vegetali bolliti e finemente triturati. Nella fase onnivora, i girini possono mangiare anche un buon cibo per pesci, mosche, larve di moscerini, piccoli lombrichi, afidi. È meglio, però, chiedere sempre al veterinario quale cibo scegliere per la specie che si sta allevando.

La specie di rana più venduta e perché non dovremmo toglierle dal loro ambiente naturale

Nonostante le rane debbano rimanere in natura c'è chi li costringe in teche e terrari e, proprio come per gli animali realmente domestici, ci sono alcune specie che sono più comunemente comprate e facili da trovare nei negozi di animali o alle fiere.

Basta, del resto, leggere a seguire la descrizione delle specie che maggiormente si sono diffuse nelle case degli esseri umani per capire quanto danno provochiamo a questi animali e all'ecosistema in generale prelevandoli dai loro territori. La loro vita è in libertà e nel loro ambiente e dunque l'invito è proprio questo attraverso il nostro articolo: conosceteli, scoprite le loro caratteristiche e il loro comportamento e guardateli in un documentario se siete appassionati da questi animali.

Del resto, proprio a coloro che ne sono attratti dovrebbe a maggior ragione interessare la loro tutela e aiutarci a promuovere una cultura consapevole del rispetto e della preservazione del loro benessere.

Fra le specie più vendute in fiere e negozi di animali c'è la rana nana africana (Xenopus sp), di piccole dimensioni. Anche se i maschi che vivono insieme non lottano tra loro per le femmine, ma spesso vengono comprate in coppie di sesso opposto.

Il terrario nel quale vengono costretti questi animali rappresenta un habitat il più possibile simile a quello in cui queste specie vivrebbero in natura, con un buon equilibrio tra umidità e temperatura. Il terrario viene spesso posizionato in un luogo tranquillo e luminoso, lontano dalla luce diretta del sole, da fonti di calore, da rumori e cattivi odori. Inoltre, è spesso adornato da quelli che vengono definiti "arricchimenti ambientali" per rendere l'ambiente più confortevole e adatto alle esigenze etologiche dell'animale. Parliamo di piccole rocce e piantine che fungano da rifugio e una base di sabbia o ghiaia. Non manca mai, infine, un buon filtro per l'acqua.

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