
Se la vostra famiglia si è da poco allargata con l'arrivo di un cucciolo di cane, è importante che iniziate questo percorso di vita insieme con il piede giusto. Convivere con un cane infatti non vuol dire solo dedicargli amore, ma soprattutto riconoscerlo come essere vivente, diverso da noi, e con delle sue esigenze specifiche che variano rispetto all'individuo e rispetto all'età. Educare un cane e voi stessi alla nascita di una relazione, sin dai primi mesi di vita del nuovo arrivato, è necessario affinché questo percorso diventi una strada piacevole per entrambi. L'educazione non deve essere intesa come un insieme di regole che servono per gestire il cane, ma al contrario, come un modo per conferire gli strumenti al cucciolo necessari per conoscere il mondo, sapersi autogestire ed esprimere. Vediamo insieme quali sono gli accorgimenti e le informazioni per vivere al meglio questo rapporto.
La socializzazione del cucciolo
Quando il cucciolo arriva nella vostra casa non è una tabula rasa ma ha già ricevuto molti insegnamenti: già quando è nel ventre della madre, infatti, il feto interagisce con l'ambiente prendendo informazioni dall'esterno. Quando nasce, la prima socializzazione è proprio quella con la madre: i primi due mesi di vita sono importantissimi e le permettono di trasmettere al figlio molti insegnamenti, come ad esempio il controllo del morso e la gestione della frustrazione. Allo stesso modo anche l'interazione con i fratelli permette al cucciolo di acquisire delle prime competenze sociali, ad esempio imparando a giocare senza far male all'altro. Uno dei primi giochi è infatti il mordicchiarsi: se il cucciolo "attaccato" emette un suono più forte perché sente dolore, l'altro aprirà la bocca per mollare la presa, imparando così a controllarsi. E' per questo che è importante non adottare un cucciolo prima di questo periodo.
Dopo il distacco dalla famiglia di origine, il ruolo di educatore passa a voi che da una parte dovrete rappresentare una base sicura per il cucciolo, a cui egli si rivolge e di cui si fida, e dall'altra dovrete anche soddisfare il suo bisogno di esplorare il mondo. Dai due mesi in poi è importante che il cucciolo cominci a conoscere la realtà esterna e socializzare anche con altri cani, imparando a comunicare con loro e a gestire le dinamiche di gruppo. Bisogna però anche non rischiare che il cane possa ammalarsi, in quanto è proprio all'età di due mesi che cominciano le prime vaccinazioni. E' consigliabile quindi, portarlo fuori inizialmente in posti salubri, come prati o spazi aperti controllati, evitando le aree cani e permettendogli di socializzare solo con cani già vaccinati. Per abituarlo alle città, si può portare il cane in esterno tenendolo in braccio per cominciare a fargli conoscere il mondo attraverso la vista e l'udito, senza mettere a rischio la sua incolumità. Tenere il cane in braccio è consigliato solo in questo periodo, appunto a sua protezione rispetto alla questione delle vaccinazioni. Ricordatevi, soprattutto se con voi vive un esemplare di taglia piccola che tutti i cani hanno bisogno di "fare i cani" e di certo non è in braccio o dentro una borsetta che possono esprimere le loro motivazioni. Dall'età di tre mesi, possono risultare molto utili per il cucciolo le cosiddette puppy class, delle vere e proprie classi di educazione, in cui il cane può socializzare con altri della stessa età in presenza di educatori cinofili. Queste classi di socializzazione sono rivolte ai cuccioli dai 3 ai 6 mesi e permetteranno a voi di avere delle informazioni da educatori esperti su come rapportarvi con il vostro cane e a lui di cominciare ad approcciarsi correttamente con gli altri individui della sua stessa specie.
Lavorare sulla calma, ma cosa vuol dire?

Si sente spesso dire "bisogna educare il proprio cane alla calma", ma cosa vuol dire esattamente? La calma è uno stato interno del cane che gli permette di vivere le situazioni che gli si presentano non in uno stato di agitazione costante ma in tranquillità. Durante il percorso che farete insieme, il cane si troverà spesso in situazioni di non attività e dovrà essere capace di gestirle, di sentirsi tranquillo e sapere che ci siete anche se non state interagendo con lui in quel momento. In linea generale è consigliabile sempre premiare, sin dall'inizio, lo stato di calma del cane. Quindi ogni volta che è tranquillo offritegli un bocconcino e successivamente lodatelo solo con un "bravo". Al contrario, bisogna ignorarlo, invece che punirlo, quando manifesta comportamenti di eccessiva eccitazione in contesti non adatti. Proprio per questo motivo è importante fornire al cane un luogo sicuro, che possa sentire come suo, dove può rilassarsi senza che nessuno lo disturbi, sin dal primo momento che entra nella nostra casa. Bisogna considerare anche che il cane da cucciolo ha bisogno di dormire molto: è proprio attraverso il sonno che riesce a memorizzare tutto quello che ha imparato. Questo posto sicuro può essere rappresentato da una semplice copertina con alcuni accorgimenti iniziali:
- La copertina dovrà essere posizionata in un posto della casa non troppo isolato, ma neanche troppo frequentato, come nei punti di passaggio o vicino agli ingressi.
- Una volta collocata, invitiamo il cane a posizionarcisi sopra, ignorando le sue richieste di attenzione.
- Quando il cane ci si adagia sopra, e non ci richiede più attenzioni, lo premiamo con del cibo, cercando di non riattivare un'interazione, quindi evitando di guardarlo o di utilizzare toni troppo gioiosi.
- Se il cane continua a essere rilassato, continuiamo a premiarlo con tempi più lunghi di consegna del premio.
- Pian piano possiamo provare ad alzarci e dedicarci ad altre attività. Se il cane continua a stare rilassato sulla copertina, torniamo ogni tanto da lui lasciandogli un premio tra le zampe.
I premi in cibo verranno utilizzati solo le prime volte, poi potranno essere sostituiti con un semplice complimento come un "bravo" o da una proposta di un'attività da fare insieme. Dopo un po' il cane riconoscerà questo posto come il suo luogo sicuro e ci andrà volontariamente ogni volta che vorrà stare tranquillo. Affinché il cane lo riconosca come suo e lo associ ad uno stato di calma, non bisogna fare delle attività sulla sua copertina. Ad esempio, se vogliamo proporgli un gioco da fare insieme, sarebbe meglio chiamarlo a noi e giocare al di fuori dell' "isola sicura". La copertina può anche diventare "d'asporto" e rendersi così molto utile in differenti contesti: se ad esempio andiamo al ristorante con il cane, la posizioneremo vicino alla nostra sedia, in modo tale che lui capirà che è il momento di rilassarsi e stare tranquilli, riconoscendo quel posto come suo, conscio che lì niente di brutto potrà succedere.
Il cucciolo e i bisogni fisiologici
Una delle preoccupazioni più frequenti quando si adotta un cane è che faccia i propri bisogni in casa, sporcando in giro. Bisogna però considerare che quando il cane è piccolo non ha ancora il controllo dei suoi bisogni fisiologici e quindi starà a noi cercare di sostenerlo e aiutarlo, portandolo fuori molto spesso e cercando di capire quando sta per fare i bisogni,così da uscire insieme rapidamente. Per abituare gradualmente il cane a fare i propri bisogni all'esterno è consigliabile premiarlo, inizialmente con del cibo, ogni volta che li fa fuori casa, senza punirlo quando invece fa ad esempio pipì sul nostro tappeto. Il cucciolo infatti non lo fa per dispetto: semplicemente non riesce a controllarsi e sgridarlo lo farà solo impaurire facendogli perdere fiducia nei vostri confronti. All'inizio ci vuole pazienza e tempo. E bisogna mettere in conto che qualche incidente di percorso ci sarà. Ma se riuscirete a instaurare una relazione corretta con il vostro cane, anche e soprattutto su questi aspetti e sin dal principio, sarà uno dei viaggi più belli della vostra vita.
Le vaccinazioni del cucciolo

Ci sono alcune vaccinazioni che sono definite "core", ossia fortemente raccomandate per il vostro cucciolo: all'inizio infatti è protetto dagli anticorpi del latte materno, ma pian piano diventa sempre più vulnerabile ad alcune malattie infettive. Generalmente le prime vaccinazioni devono essere fatte a partire dalle sei alle otto settimane di vita. Ma non c'è una regola generale in quanto la vulnerabilità del cucciolo e quindi la sua capacità di rispondere al vaccino può variare rispetto all'individuo. Vediamo in linea generale quali sono le malattie infettive per cui le vaccinazioni sono fortemente consigliate:
- Cimurro – I sintomi possono essere vari come febbre alta, problemi digestivi, cutanei e respiratori.
- Epatite infettiva del cane – I sintomi più comuni sono: problemi allo stomaco, vomito e febbre lieve.
- Parvovirus canino – Agisce soprattutto sul sistema gastrointestinale provocando spesso vomito e perdita di appetito
- Leptospirosi – I sintomi più comuni sono: febbre, perdita di appetito, vomito e debolezza.
Verso i 12 mesi di età c'è generalmente il richiamo delle vaccinazioni che serve ad assicurarsi che il cane abbia sviluppato una risposta immunitaria . Ci sono anche altre vaccinazioni la cui raccomandazione dipende dalle abitudini e dall'ambiente in cui vive il cane, come ad esempio quella della leishmaniosi, malattia endemica su quasi tutto il territorio italiano, dovuta al parassita Leishmania infantum.
Il benessere del cucciolo
Il benessere del cucciolo, sia fisico che psichico, deve essere sempre messo al primo posto. Aspettate, ad esempio, prima di presentarlo ai vostri amici: dategli prima il tempo di sentirsi a suo agio e di conoscervi. Ricordate che appena arriva nella vostra casa il cane si trova in un posto nuovo ed è spesso spaesato: lasciategli il tempo di esplorare il nuovo ambiente, dandogli spazio ma anche la sicurezza di cui ha bisogno. Se riuscirete a basare un rapporto di fiducia tra voi, il percorso sarà costellato di bellissime emozioni per entrambi.