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2 Giugno 2023
14:20

Cosa fa il granchio con le chele?

I granchi sono simpatici crostacei che si trovano comunemente sugli scogli in riva al mare o sui fondali sabbiosi. La caratteristica che per eccellenza li contraddistingue è la presenza di possenti chele che utilizzano quotidianamente per svolgere diverse funzioni, alcune delle quali molto particolari e inaspettate.

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I granchi sono crostacei dalle tante forme e colori che vivono vicino o dentro all’acqua salata e anche dolce, nei pressi della riva e nelle profondità abissali. Sono detti decapodi perché hanno ben dieci zampe: quattro per ogni lato che vengono usate per spostarsi, in genere procedendo in modo laterale e due si sono modificate in pinze che prendono il nome di chele.

Ma cosa sono di preciso le chele? A cosa servono? Esattamente come le nostre braccia e le nostre gambe, le chele sono delle appendici, con la differenza che hanno la forma di una tenaglia. Si trovano all'estremità degli arti di molti animali, principalmente crostacei e aracnidi, e in molti casi sono estremamente robuste e versatili, infatti possono avere diverse funzioni: alimentazione, locomozione, difesa e addirittura corteggiamento.

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Caratteristiche delle chele del granchio

Se si osserva con attenzione la chela di un granchio si può notare come sia bitorzoluta e poco lineare. Questa caratteristica è funzionale nel momento della presa perché le protuberanze rendono quest'ultima più efficace e resistente. Tale peculiarità è presente in tutte le specie di granchio, anche se alcune vivono in ambiente roccioso e altre in quello sabbioso.

C'è un'interessante curiosità da sapere su questi esseri viventi. Esistono alcune specie che hanno le chele differenti tra di loro (eterochelia) in quanto possiedono funzioni diverse. In questi casi la chela destra è solitamente quella più grande e viene utilizzata come arma di difesa a differenza di quella più piccola che serve all'animale per alimentarsi. Capita, inoltre, che all'interno della stessa specie i maschi abbiano chele di dimensioni differenti mentre le femmine no. È il caso del granchio violinista la cui chela di maggiori dimensioni ha un importante ruolo nel corteggiamento: i maschi di questa specie la agitano ritmicamente cercando di attirare l'attenzione delle femmine. Da questo loro comportamento, infatti, deriva poi il loro nome poiché il movimento che compiono ricorda quello effettuato dai musicisti quando suonano il violino.

Le chele come armi

Tutti gli animali per proteggersi escogitano diverse strategie di difesa e i granchi, a causa delle loro dimensioni, devono proteggersi da un elevato numero di predatori come polpi, palombo, lontre, tartarughe marine e uccelli marini. Oltre alla loro corazza estremamente dura e resistente, usano le chele per "pizzicare" chiunque gli si avvicini troppo. Prima di passare all'attacco mostrano le loro possenti tenaglie al predatore cercando di intimidirlo e quando questo non basta non esitano nemmeno un secondo e zac: lo afferrano e stringono più forte che possono.

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A volte, però, il "nemico" è un conspecifico. Quando si tratta di catturare l’attenzione di una femmina durante il periodo riproduttivo, i maschi mostrano un comportamento aggressivo e combattono tra loro per il diritto di accoppiarsi con le femmine. Lo fanno però anche per scegliere le tane migliori in cui si rifugiano per nascondersi da predatori come uccelli marini, pesci, molluschi e lontre.

Le chele come utensili

Immaginiamo le chele come le nostre mani: quotidianamente le utilizziamo per svolgere una serie di azioni che per noi sono di fondamentale importanza e così fanno i granchi. Osservando uno di questi animali si può notare con facilità che per mangiare utilizza le chele come pinze per afferrare detriti, piccoli invertebrati o alghe, ridurli pian piano in piccoli pezzi e successivamente portarli alla bocca. Esattamente come quando noi mangiamo una pizza, ad esempio.

Poiché le chele sono così grandi e resistenti si potrebbe pensare che le sfruttino anche per salvaguardare la prole, ma non è così. La riproduzione del granchio avviene mediante accoppiamento e fecondazione interna, principalmente durante il periodo della muta, ovvero quando la corazza della femmina si presenta più morbida. Il maschio, mediante il senso dell’olfatto, si rende conto che la femmina sta cambiando il carapace e quindi l’abbraccia con le chele e la tiene stretta a sé. Dopo l'accoppiamento, le uova restano attaccate all'addome della femmina fino al momento della schiusa e poi fuoriescono larve che diventeranno piccoli granchi solo dopo diverse metamorfosi.

Le chele come segnali

Le chele svolgono un ruolo importantissimo durante il corteggiamento di alcune specie di granchio. Tale comportamento rientra ovviamente nella comunicazione e nella percezione di segnali. Questi crostacei, però, per comunicare tra di loro non utilizzano solo le chele.

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I granchi fantasma dell'Atlantico quando sono aggrediti o in procinto di difendere il loro territorio sono in grado di produrre suoni flettendo una delle loro chele per strofinarla contro una cresta presente più in basso. Tuttavia sono anche capaci di emettere ringhi senza usare queste appendici. Nello stomaco presentano una sorta di apparato formato da denti, conosciuto come "mulino gastrico", che serve loro per aiutarli nella digestione del cibo. A quanto pare hanno anche una seconda funzione: i denti vengono utilizzati per produrre dei suoni simili a dei ringhi con frequenze inferiori a 2 kHz che il granchio può controllare e variare durante gli attacchi che subisce.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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