Il “granchio ladro” che ruba oggetti luccicanti

Il paguro del cocco è spesso soprannominato "granchio ladro" o "ladro delle palme" a causa di un suo singolare comportamento: occasionali furti di oggetti luccicanti, come padelle e argenteria.

2 Maggio 2024
13:38
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Evitate di stringere la mano a questo grosso crostaceo chiamato Birgus latro, comunemente conosciuto come paguro del cocco e celebre per la sua capacità nel rompere le noci di cocco con le sue possenti chele per raggiungere il succoso contenuto all'interno. Spesso soprannominato anche "granchio ladro" o "ladro delle palme", il paguro del cocco si distingue per il suo singolare comportamento, che include occasionali furti di oggetti luccicanti come padelle e argenteria da case e tende.

Nonostante l'appellativo di "granchio", va sottolineato che non appartiene a questo gruppo, poiché si tratta di un vero paguro, anche se con spiccate abitudini terrestri. Questi crostacei possono raggiungere dimensioni davvero notevoli, con alcuni individui che superano i 4 kg di peso e una lunghezza del corpo fino a un metro, con maschi che solitamente superano le femmine in grandezza, evidenziando un chiaro dimorfismo sessuale.

Questi animali possono vivere fino a 30-60 anni e il loro corpo è caratterizzato da una sezione frontale (cefalotorace) e un addome, con gli arti per muoversi e le massicce chele che utilizzano per frantumare il cibo. Sebbene siano paguri, solo i giovani individui utilizzano conchiglie di gasteropodi per proteggere il loro addome vulnerabile, mentre gli adulti sviluppano un corpo più spesso grazie alla deposizione di chitina e carbonato di calcio, eliminando così la necessità di trasportare conchiglie.

La loro crescita, caratterizzata da mute periodiche, richiede circa 30 giorni, durante i quali l'animale smette di nutrirsi e cerca riparo per liberarsi del vecchio esoscheletro. Questi crostacei non possono più sopravvivere a lungo completamente immersi in acqua, in quanto hanno sviluppato polmoni branchiostegali, un adattamento evolutivo intermedio tra le branchie e i veri polmoni, che consentono loro di respirare sulla terraferma. I loro sensi più sviluppati sono l'olfatto e il tatto, mentre gli occhi sono impiegati principalmente per individuare movimenti nell'ambiente.

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Il periodo riproduttivo di questi crostacei va tra maggio e settembre, con un intenso rituale di corteggiamento seguito dall'accoppiamento e dalla deposizione delle uova: le larve nuotano nell'oceano per circa 28 giorni prima di migrare verso il fondale vicino alla costa. Popolazioni numerose di Birgus latro si trovano in diverse isole sparse tra l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico occidentale, anche se molte sono minacciate dall'eccessivo sviluppo costiero e dalla caccia indiscriminata. Nonostante ci siano popolazioni considerate abbondanti, il loro habitat naturale resta comunque in pericolo.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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