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18 Luglio 2023
10:37

Cosa dicono gli animali? Grazie all’intelligenza artificiale sarà possibile capirlo

L'intelligenza artificiale è un potente mezzo che può essere utilizzato per raggiungere una svariata molteplicità di scopi. Per gli esperti potrebbe permetterci addirittura di capire il linguaggio degli animali per comunicare con loro.

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In molti sicuramente conoscono Biancaneve, protagonista di fiabe e film do successo e dotata della straordinaria abilità di comprendere e parlare con tutte le creature del bosco, superpotere ambito da molti. Tuttavia, l'idea di comunicare con gli altri animali non sembra più essere un'impresa impossibile ai nostri giorni. Un gruppo di esperti afferma che grazie ai notevoli progressi svolti nella ricerca sull'intelligenza artificiale, siamo sempre più vicini a decodificare i complessi sistemi di comunicazione utilizzati da balene, corvi, pipistrelli e altri animali. Questa interessante prospettiva è stata recentemente discussa sulla rinomata rivista Science.

Da sempre l'uomo è stato attratto dalla possibilità di comprendere il linguaggio degli animali e per questo molti ricercatori hanno dedicato la loro vita allo studio dei segnali di comunicazione degli animali per poterne descrivere il significato. Il problema risiede nel fatto che si tratta di un lavoro lungo e laborioso in quanto la raccolta e l'analisi dei dati necessita di un grandissimo sforzo di campo. Qui sorge l'importanza dell'utilizzo dell‘intelligenza artificiale in quanto accorcia di molto i tempi. «L'avvento dell'apprendimento automatico ha creato interessanti opportunità per fare progressi in quest'ambito, ma ci sono rischi significativi che devono essere affrontati di petto», ha dichiarato Christian Rutz, esperto di comportamento animale e dell'uso di dispositivi di localizzazione della fauna selvatica in miniatura. Per capire di cosa stiamo parlando è bene comprendere come lavora l'intelligenza artificiale.

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I moderni strumenti di intelligenza artificiale si basano su algoritmi di apprendimento automatico che funzionano efficacemente come potenti rilevatori di modelli e generatori di contenuti. I ricercatori li stanno sfruttando per identificare e classificare i segnali degli animali ottenuti da registrazioni audio e video, nonché per condurre esperimenti al fine di comprendere l'esatta funzione di un particolare segnale (ad esempio, riproducendo un particolare richiamo e osservando la risposta di un animale). Tuttavia, tali sistemi richiedono una vasta quantità di dati per fornire risultati accurati.

Pertanto, al momento si sta lavorando per raccogliere set di dati che possano fungere da base per questi strumenti. Questa è la sfida principale che si presenta. Per comprendere il linguaggio degli animali, è fondamentale conoscere il contesto in cui avviene la comunicazione: chi parla con chi e in quali condizioni ambientali e sociali. Solo allora sarà possibile decodificare le loro conversazioni. È per questo che le informazioni necessarie per decodificare dei comportamenti sono svariate e molto dettagliate. Una volta fornite, però, sarà molto semplice analizzarle per riuscire a decodificare i messaggi scambiati tra gli animali.

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È importante sottolineare che la ricerca in questo campo non è guidata solo dalla curiosità di capire ciò che gli animali si dicono a vicenda. C'è uno scopo molto più profondo dietro, ovvero quello di riuscire a migliorar il benessere degli animali in cattività e progettare strategie di conservazione più efficaci per ogni singola specie. L'idea, quindi, è quella di avviare un cambiamento culturale che promuova un maggior rispetto per le numerose specie con le quali l'uomo condivide il Pianeta. Tutto questo è sicuramente più semplice se sappiamo riconoscere ed identificare i segnali emessi dagli animali. «Se siamo in grado di identificare i segnali di comunicazione associati all'angoscia, i sistemi di monitoraggio acustico passivo potrebbero essere utilizzati per intercettare quanto sono ‘felici' o ‘infelici' gli animali», afferma Rutz.

Progetti di questa portata sono tanto affascinanti quanto complessi da realizzare. È fondamentale considerare le questioni etiche che ogni studio deve affrontare. Nel caso di interazioni tra intelligenza artificiale e animali, è necessario valutare attentamente quando sia eticamente accettabile avviare tali "conversazioni". In conclusione, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale apre nuove prospettive nella comprensione e nella comunicazione con il regno animale, offrendo opportunità per proteggere e migliorare il benessere degli animali. Tuttavia, è importante affrontare con responsabilità le sfide etiche e assicurare che tali ricerche siano condotte con rigore scientifico, rispetto e sensibilità verso le diverse specie coinvolte.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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