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3 Ottobre 2023
13:00

L’Intelligenza Artificiale aiuta a “tradurre” cosa dicono i polli e a decifrare le loro emozioni

Grazie all'Intelligenza Artificiale, un gruppo di ricercatori ha interpretato i diversi stati emotivi delle galline traducendo i loro versi e le loro vocalizzazione. Un sistema che potrebbe contribuire a migliorare il benessere di polli e altri animali allevati.

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Un team di ricercatori giapponesi ha annunciato di aver sviluppato grazie all'Intelligenza Artificiale un sistema in grado di "tradurre" i versi e le vocalizzazioni dei polli. Questo nuovo approccio nella comunicazione interspecie è stato presentato in uno studio che però è ancora in fase di revisione ma che, secondo gli autori, consente di interpretare e decifrare i diversi stati emotivi degli uccelli, tra cui rabbia, paura, fame, eccitazione, contentezza o angoscia.

La tecnologia che sfrutta l'Intelligenza Artificiale è stata chiamata dai ricercatori Deep Emotional Analysis Learning (DEAL) e utilizza un complesso sistema di algoritmi che consente all'IA di "imparare" con l'esperienza grazie al Machine Learning, ovvero l'apprendimento automatico, che tradotto vuol dire che migliorerà sempre più nel tempo e potrà essere applicata in teoria anche ad altre specie.

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I ricercatori guidati dal professor Adrian David Cheok dell'Università di Tokyo hanno registrato e analizzato meticolosamente le vocalizzazioni di 80 polli, che sono poi state date in pasto all'algoritmo che aveva il compito di collegare i vari modelli vocali con i diversi stati emotivi degli uccelli. Per verificare i risultati e garantire con un certa precisione le interpretazioni, hanno quindi coinvolto nel loro studio otto psicologi animali e veterinari, che hanno validato analizzato gli stati emotivi delle galline.

E i risultati sono stati piuttosto sorprendenti, con un tasso di precisione nell'interpretazione dell'IA arrivato addirittura all'80%, su un totale di circa 200 ore di file audio analizzati. Secondo gli autori, il DEAL è riuscito quindi a distinguere piuttosto bene i sei stati emotivi analizzati, confermando per esempio che polli e galline sono più allegre e rilassate al mattino e più spaventate e preoccupate quando si sviluppavano situazioni di pericolo all'interno del pollaio.

I risultati ottenuti dal team di Cheok dimostrano che l'Intelligenza Artificiale e l'apprendimento automatico possono effettivamente essere utilizzati per tradurre le emozioni che gli animali esprimono con versi, canti e altre vocalizzazioni, un campo di ricerca completamente nuovo ma sempre più esplorato che sta già ottenendo risultati inimmaginabili anche solo qualche anno fa nello studio del comportamento e della comunicazione animale.

Questi risultati preliminari sono piuttosto incoraggianti, tuttavia, vanno però presi con le pinze, come sottolineano del resto gli stessi autori. Lo studio deve infatti ancora essere analizzato e validato da altri scienziati, ma soprattutto per ora ha coinvolto un numero piuttosto limitato sia nelle vocalizzazioni che per quanto riguarda le condizioni ambientali. Le analisi potrebbero infatti essere state influenzate per esempio dalla specifica razza studiata e non hanno ancora provato a esplorare l'intera portata delle variazioni emotive degli uccelli.

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A tutto ciò va anche aggiunto che galli e galline hanno ovviamente molti altri modi di comunicare oltre alle vocalizzazioni, come per esempio la postura, il linguaggio del corpo e altri comportamenti ritualizzati. Ma nonostante ciò, gli autori sottolineano che in ogni caso si tratta di un enorme passo in avanti per questo tipo di ricerca, che tra l'altro è solo all'inizio. L'Intelligenza Artificiale è un mezzo potente e in continua evoluzione, che col tempo potrà essere utilizzato per raggiungere sempre nuovi obiettivi e applicazioni pressoché infinite.

Molti altri gruppi di ricerca in giro per il mondo stanno provando a utilizzarla per comprendere meglio la comunicazione e la cognizione animale. Provare infatti anche solo a percepire superficialmente quali sentimenti prova un pollo, un cavallo o un bovino d'allevamento, potrebbe consentirci di progettare un mondo migliore per questi animali, consentendoci di stabilire una connessione ancora più intima ed empatica con le loro vite.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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