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29 Marzo 2024
19:07

Clochard deve essere operato ma non vuole lasciare i suoi cani: volontari e istituzioni lo aiutano

Daniele deve essere operato urgentemente, ma per farlo avrebbe dovuto lasciare i suoi tre cani in canile, col rischio di non rivederli più. Per permettergli di operarsi, sono intervenute le istituzioni locali insieme ai volontari della città di Napoli, con il supporto della consigliera regionale Roberta Gaeta e del Comune di Napoli.

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Daniele (Immagini di Kodami)

Daniele deve essere operato urgentemente, ma per farlo deve lasciare i suoi tre cani in canile, col rischio di non rivederli più. Era questo il dilemma del clochard di 46 anni segnato da una vita trascorsa in strada con l'unica compagnia dei suoi animali.

I medici di strada, volontari che offrono assistenza socio-sanitaria ai senza fissa dimora, monitoravano Daniele da tempo, e nel corso dell'ultimo controllo gli hanno confermato che l'operazione non era più rimandabile, altrimenti avrebbe rischiato una setticemia.

Il problema per Daniele era a chi affidare i suoi tre cani, due di taglia grande e uno di taglia media. Per aiutarlo, è intervenuta la sinergia tra le istituzioni: cittadini che conoscevano la situazione dell'uomo;  attivisti che si occupano di tutela animale come Luigi Carrozzo, del rifugio L'emozione non ha voce; e la consigliera regionale Roberta Gaeta, la quale ha informato della situazione gli uffici del Comune di Napoli. Tutti insieme hanno trovato una soluzione che ha permesso a Daniele di accedere alle cure senza rinunciare ai suoi affetti.

«I cani saranno accolti all'interno del canile La collina di Argo del Comune, resteranno tutto il tempo insieme e quando Daniele terminerà il ricovero post operatorio potranno ricongiungersi», spiega Gaeta a Kodami. La consigliera, referente dei diritti animali della Regione Campania, per lungo tempo ha svolto il duplice ruolo di assessora comunale alle Politiche sociali e delegata alla tutela degli animali.

«In virtù di questa esperienza mi viene naturale occuparmi di casi come quello di Daniele – aggiunge – Ma è soprattutto per un istintivo sentimento di amore per le persone più fragili e per gli animali (i più indifesi di tutti) e anche per un senso di responsabilità che sento di avere da sempre nei confronti degli altri, a maggior ragione come rappresentante istituzionale».

Così sollecitata, l'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi ha dato piena disponibilità, mettendo a disposizione il proprio canile, un luogo sicuro per i cani di Daniele. L'uomo sarà quindi operato subito dopo Pasqua, con la serenità di aver affidato i suoi animali ai referenti dello Stato. La possibilità di affidare i suoi compagni animali per il tempo necessario all'operazione e al decorso post operatorio ha salvato Daniele, che altrimenti aveva scelto di non operarsi. Rischiare di perderli mentre era in ospedale era un'ipotesi per lui impensabile, davanti alla quale preferiva la setticemia.

Noi di Kodami lo avevamo già incontrato, Daniele è infatti il protagonista del nostro video-reportage dedicato proprio a raccontare, oltre i pregiudizi, il profondo rapporto di amicizia che lega i clochard ai loro cani.

La situazione di queste persone è estremamente delicata. Si tratta degli ultimi tra gli ultimi, persone che molti vorrebbero rendere invisibili: ombre silenziose agli angoli di città dove l'architettura è sempre più ostile, e dove la comprensione verso persone che non possono o non vogliono entrare nel sistema produttivo è ridotta ai minimi termini.

Non sta succedendo solo a Napoli, ma qui, proprio attraverso il caso di Daniele, o la storia di Vincenzo, qualcosa sta iniziando a cambiare. E dal basso sta arrivando allo Stato.

«La situazione senza fissa dimora è peggiorata anche a causa della crisi economica – rileva Gaeta – in strada non ci sono solo persone che per vicissitudini personali sono arrivate a vivere in strada, ma anche persone che hanno perso tutto. Serve un'azione sinergica tra le varie professionalità, non è pensabile agire solo a livello comunale, delle Asl o delle associazioni. Bisogna farlo tutti insieme».

Data la complessità della situazione, le soluzioni non sono dietro l'angolo, ma esiste una volontà programmatica per fare sì che le persone come Daniele non siano lasciate sole. «Sto lavorando a delle linee guida regionali per utilizzo di risorse per fare fronte alla povertà estrema. Quando si lavora insieme le soluzioni si trovano, ma non possiamo intervenire sulle singole emergenze, dobbiamo agire in maniera coordinata».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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