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28 Dicembre 2023
15:17

«Aprite i centri d’accoglienza di Roma anche ai clochard con cani»: l’appello dell’Oipa

Oipa ha rivolto un appello alle istituzioni affinché aprano i centri di accoglienza ai clochard con cani, che a Roma rischiano di passare l'inverno al freddo.

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«Dal Comune di Roma nessun posto per i clochard con cani». A lanciare l’allarme è l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), che da anni invita le Amministrazioni e gli Enti ad allestire strutture stabili in grado di accogliere i senza tetto con i loro fedeli compagni a quattro zampe, per evitare che passino l’inverno in strada, al freddo.

Anche a Roma, infatti, le temperature hanno iniziato ad abbassarsi, soprattutto di notte, e rischiano di compromettere la salute di chi vive ai margini delle città, all’aperto.

Secondo quanto riferisce l’Oipa, chiamando la Sala operativa sociale capitolina al numero 800 440 022 la risposta alla domanda «Dove può ripararsi di notte un senza fissa dimora con cane?» è: «Non abbiamo disponibilità».

Lo scorso anno, per potenziare l’accoglienza dei clochard, era stata allestita una tensostruttura da 70 posti alla Città dell’altra Economia a Testaccio. Uno spazio aperto anche a chi aveva cani con sé, come aveva sottolineato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel giorno dell’inaugurazione: «Qui sarà possibile venire anche con gli animali perché spesso la volontà di non privarsi della loro compagnia è una delle ragioni che spinge queste persone a non accettare l’ospitalità in queste strutture».

Ma questo inverno la tensostruttura non è stata ancora aperta: «Chiedendo quando sarà allestita la risposta è “Non lo sappiamo, non abbiamo avuto sinora indicazioni”», hanno spiegato i volontari Oipa.

Da qui l’appello dell’organizzazione, che chiede di aprire le strutture di accoglienza anche ai cani, per evitare che chi vive in strada con il suo amico a quattro zampe venga costretto a scegliere tra separarsi dal suo compagno e dormire al caldo o restare al freddo con lui.

Un problema che diventa ancora più urgente con l’avvicinarsi della fine del 2023 e della notte dei botti di Capodanno. Un momento vissuto con paura e stress da tutti gli animali, soprattutto da quelli che vivono in strada e non possono mettersi al sicuro.

Nei giorni prima di Natale, aveva fatto il giro della rete l’appello di una cittadina romana per trovare un riparo al cane Zeus e al suo umano Giuseppe, un clochard. Entrambi in condizioni di salute precaria e costretti a vivere in strada.

Per i due, fortunatamente, è stata trovata una soluzione temporanea: rimarranno in un hotel fino al 2 gennaio. Ma se poi non si troverà un’alternativa, dovranno tornare al freddo. E l’inverno è ancora lungo.

Una relazione particolare e ricca di sfumature, quella tra cani e persone senza fissa dimora, che Kodami ha raccontato nel video reportage "Clochard e cani, storie di amicizia in strada oltre i pregiudizi".

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Giulia Argenti
Giornalista
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