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20 Dicembre 2022
11:06

Chi fa sport può essere vegano? Sì, e c’è anche la prima squadra di calcio totalmente veg

Diversi studi dimostrano che non c'è nessuna controindicazione tra la dieta plant based e la performance sportiva. Prendendo il calcio, infatti, sono sempre di più i giocatori che si sono convertiti a questo regime alimentare. Messi, Smalling, Bellerìn ma non solo: c'è anche il primo club vegano al mondo.

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Sport e alimentazione vegana si può? Diversi studi dimostrano che non c'è nessuna controindicazione per la performance sportiva nel praticare una dieta plant based.

Nel mondo del calcio sono sempre di più i giocatori che si sono convertiti a questo regime alimentare, chi per migliorare le prestazioni del proprio fisico dopo aver sofferto infortuni o problemi fisici che grazie alla nuova alimentazione sembrano essersi risolti, chi come scelta etica per rispetto dell’ambiente e degli animali.

Primo in assoluto, il più forte e neo campione del mondo: Lionel Messi. L'attaccante argentino del Paris Saint-Germain non mangia carne e nemmeno prodotti di derivazione animale e non ne fa affatto un mistero, anzi. Ha deciso di eliminare l’abitudine di organizzare pranzi a base di carne arrosto, tipica tradizione argentina, in modo da recuperare da alcuni infortuni e sentirsi più leggero.

Il fantasista ha dichiarato che la sua dieta senza proteine animali gli ha permesso di perdere parecchio grasso in eccesso, tonificando al contempo i muscoli e concedendogli di raggiungere la condizione atletica desiderata.

La sua dieta prevede a grandi linee l'eliminazione di latticini, di carni, uova, zuccheri raffinati. Di contro contiene abbondanti le porzioni di frutta, verdura e cibi integrali.

Come scrivevamo Messi non è l’unico talento vegano del pallone. Per non guardare troppo lontano, in Serie A troviamo il difensore della Roma Chris Smalling che la sua passione per gli animali l'ha dimostrata anche andando in vacanza con la sua famiglia al Territorio de Zaguates in Costa Rica di cui abbiamo parlato proprio su Kodami intervistando Lya Battle, la fondatrice del più grande santuario al mondo di cani liberi.

Per Smalling, appena arrivato alla Roma nell’estate 2019, il nutrizionista del club studiò una dieta su misura. La mattina a colazione il giocatore mangia porridge con yogurt vegetale, frutta fresca e frutta secca. A pranzo e a cena mangia principalmente riso integrale e per quanto riguarda le proteine ci sono tofu, seitan e legumi.

Più lenticchie e addio alle bistecche sono il segreto anche delle magie di Serge Gnabry del Bayern di Monaco che mangia alternative alla carne, pesce, uova e latticini “free” ovvero senza componenti animali. E se ora sembra tutto normale quando un anno e mezzo fa  la stella della nazionale tedesca rivelò la scelta di diventare vegano creò molto scalpore nel suo Paese.

Dalla Germania alla Spagna, ecco Héctor Bellerín, il terzino della Nazionale spagnola e dell’Arsenal che aveva deciso di provare la dieta vegana solo per un periodo limitato, ma che visti i suoi benefici ha completato la transizione, ispirato anche dai consigli dal pugile professionista David Haye. Tempo fa dichiarò sul The Players' Tribune di essere passato da onnivoro a vegano per «disintossicare il mio corpo». Una scelta fatta perché «dopo le partite avevo bisogno di tanto tempo per riuscire a recuperare la forma al cento per cento». Una scelta che «doveva durare inizialmente un paio di settimane» ma che poi è continuata nei sei mesi successivi e si è trasformata in un "per sempre" permettendo al giocatore di risvegliarsi «con molta più energia addosso».

Seconda punta di piede sinistro, la sua crescita esponenziale nell'ultimo anno Luca Waldschmidt la deve al suo allenatore al Friburgo e alla dieta vegana. Il calciatore è stato ispirato dal documentario "What the Health" su Netflix. E ora non mangia più carne e latticini, sentendosi leggero, fisicamente e mentalmente.

C’è poi anche qualche ex: Sergio Agüero, primatista di gol con il Manchester City, per esempio. Nel 2005 il calciatore ha deciso di cambiare radicalmente la sua dieta per diventare vegano. Come ha spiegato lui stesso in diverse occasioni, per stare bene ed essere in forma ha dovuto cambiare molte cose, a cominciare dalla dieta. «Avevo bisogno di uno stile di vita più sano e sono andato da un medico in Italia (lo stesso di Messi, n.d.r.). Mi ha controllato e mi ha detto cosa dovevo cambiare, che era molto: non più pasta, niente più zucchero e niente più carne, cibi che mangiavo molto perché in Argentina sono tipici»

Ma non sono solo calciatori a scegliere la dieta vegana, c’è addirittura una squadra intera: Forest Green Rovers, team inglese che milita nella Football League Two, la quarta serie della piramide calcistica locale.

Oltre ad essere la prima squadra al mondo a emissioni zero è anche il primo club vegano al mondo che propone ai suoi calciatori e al pubblico sugli spalti, solo cibo vegani, utilizzando anche bambù biodegradabile per le magliette e per i parastinchi con cui i giocatori scendono in campo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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