Chi è lo strano insetto che sembra un popcorn che cammina

Un video diventato virale su TikTok mostra un minuscolo insettino che sembra un vero e proprio popcorn ambulante. Ma di che animale si tratta? E perché ha questo aspetto così curioso?

6 Novembre 2023
13:05
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Il piccolo grande mondo degli è pieno zeppo di forme, comportamenti e abitudini tra i più strani dell'intero regno animale. Tra questi, di recente, è diventato particolarmente virale grazie a un video pubblicato su TikTok, un minuscolo insettino che assomiglia in tutto e per tutto a un popcorn ambulante. Tutto è partito in realtà da un video pubblicato su YouTube dal defunto biologo e fotografo naturalista Andreas Kay, che si era imbattuto nel bizzarro animale durante una spedizione sul campo tra le foreste pluviali ecuadoriane. Ma chi è questo bizzarro insetto e perché sembra un popcorn che cammina?

Il protagonista di questo video è solo una delle oltre 1.440 specie di insetti appartenenti alla famiglia flatidi, un particolare gruppo di emitteri – l'ordine a cui appartengono le più famose cimici – che adulti sembrano un po' farfalle e un po' piccole cicale. Più precisamente, quello nel video in individuo in un particolare stadio giovanile chiamato ninfa, una forma intermedia che attraversano durante il loro ciclo vitale gli insetti che non compiono una vera e propria metamorfosi per diventare adulti, come fanno per esempio i bruchi prima di diventare farfalle o falene.

I flatidi sono emitteri piuttosto simili per abitudini e comportamento alle cicaline o alle sputacchine, insetti diventati famosi in Italia per aver contribuito a diffondere in Salento la famigerata Xylella fastidiosa, il batterio responsabile dell'essiccamento di migliaia di ulivi coltivati. Come le cicaline nsotrane, infatti, anche gli emitteri flatidi da adulti si nutrono della linfa vegetale, che succhiano pungendo le foglie o i fusti della piante. Allo stadio di ninfa, però, questi insetti producono una particolare cera biancastra dalle ghiandole del corpo che li aiuta a camuffarsi nell'ambiente circostante o a proteggersi da eventuali predatori.

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Adulti (in alto) e ninfe (in basso) di Flatida rosea. Foto da Wikimedia Commons

Questa particolare cera, a seconda delle specie può formare strutture anche molto complesse, che possono essere anche piuttosto ramificate o filamentose. Oltre infatti alla forma da popcorn, ce ne sono alcune che sembrano battufoli di cotone, altri che somigliano a piccoli fiocchi di neve e altri ancora che ricordano minuscoli licheni bianchi ambulanti. Il materiale ceroso, inoltre, si può facilmente staccare dal corpo delle ninfe e spesso resta appiccicato sulle foglie e sugli steli delle piante, aiutando così a individuare un'eventuale infestazione.

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Una ninfa con strutture cerose parecchio ramificate. Foto da Wikimedia Commons

Quando infatti questi insetti abbondano, possono creare parecchi danni alle colture trasferendo patogeni alle piante di cui si nutrono, come è successo appunto in Salento con la sputacchina e la Xylella. Tornando invece alla cera bianca prodotta dalle ninfe, a seconda delle specie e delle strutture prodotte, probabilmente aiuta questi minuscoli insetti – lunghi pochissimi millimetri – a somigliare a un ragno, quando è parecchio ramificata, oppure a un escremento di uccello, in modo da ingannare e scoraggiare chiunque dal mangiarla.

Somigliare a un escremento di uccello potrà sembrare una strategia difensiva senza dubbio bizzarra e insolita, ma in realtà sono tantissimi gli insetti che nelle fasi di larva o ninfa ricordano deiezioni animali per aspetto o colore. Questa curiosa tattica di camuffamento evidentemente funziona piuttosto bene e può fare la differenza tra la vita e la morte, tant'è che di recente è stata osservata per la prima volta anche in un vertebrato: le rane volanti di Wallace. Anche quesi anfibi, infatti, prima di diventare completamente adulti si camuffano da escrementi di uccelli o pipistrelli per non essere mangiati dai predatori.

La natura e le strategie difensive escogitate dall'evoluzione e dagli animali non smettono davvero mai di sorprenderci.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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