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9 Ottobre 2023
19:35

Cani denutriti in allevamento lager nel Casertano. Sergio Costa: «Inaccettabile in un Paese civile»

Cani evidentemente malati e denutriti rinchiusi dentro gabbiette per conigli: è questa la situazione dell'allevamento di Casaluce denunciato dal Pai. Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepresidente della Camera Sergio Costa che a Kodami fa sapere: «Non è accettabile per un Pese civile. La tutela degli animali è elemento di progresso e di cultura. Sto seguendo il caso per ottenere giustizia».

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Le immagini dell’allevamento di Casaluce (Fonte: Pai)

«Cani evidentemente malati rinchiusi dentro gabbiette per conigli, Golden Retriever pieni di escrementi, e Volpini di Pomerania senza peli e in gabbie per uccelli». È questa che ha visto Carmine Munno una volta entrato nell'allevamento lager di Casaluce, provincia di Caserta.

Quasi 500 cani, 384 cani e 100 cuccioli, rinchiusi in box in condizioni igieniche che hanno lasciato senza parole l'esponente del Partito Animalista Italiano (Pai) che ha raccontato a Kodami tutto quello che ha visto una volta varcati i cancelli dell'allevamento: «C'era di tutto – dice Munno – Ho visto un cucciolo di Beagle molto deperito mangiare un pezzo di polistirolo. Conosco bene i cani e non stava giocando: quel cucciolo mordeva per fame».

Sulla vicenda, anche il vicepresidente della Camera, Sergio Costa ha dimostrato attenzione, sollecitando l'intervento dei Carabinieri Forestali a Casaluce. Durante il suo mandato come ministro dell'Ambiente si è rivelato attento al territorio e al benessere degli animali, figurando con il Movimento 5 Stelle tra i principali fautori della storica riforma che ha inserito la biodiversità in Costituzione. Raggiunto da Kodami, Costa spiega: «In Italia ci sono ancora troppi casi come quello denunciato del Pai. Non è accettabile per un Pese civile. La tutela degli animali è elemento di progresso e di cultura. Sto seguendo il caso per ottenere giustizia».

Il Partito Animalista Italiano infatti ha presentato denuncia subito dopo aver lasciato la struttura di Casaluce: «Urge l'intervento immediato della Procura perché alla luce di quello che abbiamo visti presumiamo siano in atto i reati di maltrattamento – sottolinea Cristiano Ceriello, responsabile dell'ufficio legale del Pai – Abbiamo ragione di credere che anche mentre parliamo i cani che si trovano lì dentro stiano soffrendo di inedia. Chiediamo quindi che la Procura di Napoli Nord prenda in considerazione prioritaria queste denunce».

Gli operatori dell'Asl di Aversa sono intervenuti sul posto insieme alle Forze dell'Ordine ma il proprietario della struttura, secondo il racconto fornito a Kodami dai presenti, si è rifiutato di aprire i cancelli. «Sono riuscito a entrare con una scusa – continua Munno – ma dopo pochi minuti è arrivato il proprietario, Saverio Marino, che mi ha immediatamente cacciato. Sono stato circa 5 minuti ma mi è bastato, c'era di tutto. Ma la cosa più grave erano gli animali visibilmente denutriti: in ogni box mancavano le ciotole dell'acqua e del cibo».

Non è la prima volta che la struttura di Casaluce finisce al centro della cronaca e sotto la lente della magistratura. «Sapevamo che la situazione doveva essere attenzionata – aggiunge l'esponente del Pai – Ma non ci aspettavamo di vedere niente di così grave».

Nel frattempo, diverse associazioni nazionali hanno già dato la propria disponibilità ad accogliere gli animali presenti nella struttura, facendosi carico del loro mantenimento e promuovendone l'adozione. Le carte per dare avvio alle operazioni di sequestro, tuttavia, sono ancora ferme sulla scrivania del giudice.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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