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Cane avvinghiato dal polpo a Palinuro. Cosa è accaduto veramente? «Ventose grandi quanto una moneta da 2 euro»

Un cane è morto annegato vicino a Palinuro e i Vigili del Fuoco hanno trovato avvinghiato al suo corpo un polpo. La ricostruzione dell'evento e la spiegazione dell'etologa Federica Pirrone sul comportamento del mollusco.

23 Marzo 2023
16:00
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Un rarissimo e sfortunato evento è accaduto a Palinuro, frazione del Comune di Centola in provincia di Salerno. Un cane è scivolato in acqua durante una passeggiata finendo in un tratto di costa difficilmente accessibile e, stando al racconto della sua pet mate riferito ai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, un polpo lo ha afferrato facendolo annegare.

Ma le cose sono andate davvero così? Per ricostruire l'accaduto abbiamo parlato con l'ufficio stampa dei Vigili del Fuoco e con il capo squadra Andrea Parisi. Proprio l'ufficio stampa ha chiarito un passaggio fondamentale che ha determinato una scorretta diffusione della notizia relativamente alla parte in cui è stato dato per certo che il cane fosse stato trascinato in acqua dal mollusco.

Questa ricostruzione nasce dalla testimonianza della pet mate raccolta dai pompieri. «La donna e il cane stavano passeggiando quando l'animale è scivolato sulla scogliera, finendo in un punto non accessibile. Un passante ha chiamato subito i soccorsi e quando siamo arrivati ci ha raccontato – spiegano dal comando – che il polpo si era aggrappato al cane con grande forza. Il cane ha provato a risalire più volte ma il peso del mollusco non gli ha consentito di raggiungere la vetta. La sua umana ha detto anche di averlo visto provare a mordere il polpo, ma non c'è stato niente da fare».

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I Vigili del Fuoco intervenuti fanno parte del distaccamento di Marina di Policastro. «I colleghi sono arrivati sul posto velocemente ma purtroppo il cane era già morto -continua a spiegare l'accaduto a Kodami il referente dell'ufficio stampa – Hanno cercato di recuperare il corpo dell'animale in acqua ma il polpo era enorme e teneva ancora stretto il cane. Hanno tentato di usare uno strumento apposito ma era impossibile sollevarlo, pesava come un macigno».

Il cane era un meticcio di circa dieci chili e i polpi, in effetti, possono generare una forza incredibile tramite le loro ventose. Dopo che l'ampio bordo esterno del pollone che forma la ventosa si attacca a una superficie, infatti, i muscoli si contraggono e rilassano l'area concava all'interno di essa per aggiungere o rilasciare la pressione. Maggiore è il numero di ventose ancorate e più difficile sarà strappare un oggetto dalle braccia del polpo.

A rendere ancora più complicato il tutto ci sono state anche le dimensioni del polpo. «I colleghi intervenuti sul posto hanno raccontato che ogni sua ventosa era grande quanto una moneta da 2 euro», conclude l'addetto dell'ufficio stampa dei Vigili del Fuoco.

Secondo l'umana di riferimento del cane, dunque, il polpo avrebbe trascinato l'animale in acqua, ma i pompieri intervenuti sul posto non hanno potuto confermare questa versione, proprio come spiega a Kodami il capo reparto Daniele Parisi: «Quando siamo arrivati il cane era già morto purtroppo. Abbiamo tentato di recuperare il corpo, ma il polpo lo teneva stretto e successivamente lo ha trascinato via».

Si è letto anche su alcuni media che il polpo avrebbe attaccato il cane per mangiarselo. Ecco, tra tutta questa confusione si genera anche un messaggio scorretto rispetto all'etologia di questi molluschi. I polpi generalmente si nutrono di altri molluschi, crostacei e talvolta pesci, perforando i duri gusci con il becco corneo che si trova al centro delle otto braccia, sulla parte inferiore dell'animale. Esempi di predazione di grandi vertebrati non ce ne sono in letteratura e il fatto che il cane sia stato solo trattenuto dal polpo e di certo "non consumato" è un dato di fatto.

«Questi molluschi sono animali intelligenti, curiosi e con una spiccata propensione al gioco – spiega Federica Pirrone, etologa e membro del comitato scientifico di Kodami – E potrebbe essere stato solo un caso quanto avvenuto: l'animale ha tentato di esplorare l'ambiente circostante trovandosi fra le ventose uno strano animale mai visto prima».

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