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25 Settembre 2022
7:31

Cagnolina di quartiere trovata morta a Palermo: sull’accaduto indagano le forze dell’ordine

Il corpo di Stella è stato trovato nella mattina di lunedì 19 settembre. I sospetti ricadono su un soggetto che, ripreso dalle videocamere di sorveglianza sequestrate dalle autorità, si avvicina alla meticcia indifesa scacciandola in malo modo.

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Stella era una cagnolina di quartiere sterilizzata, vaccinata e regolarmente iscritta all’anagrafe canina, così come previsto dalla normativa regionale siciliana che disciplina l’adozione dei randagi da parte di un determinato quartiere del Comune di riferimento, compatibilmente alle loro caratteristiche comportamentali e al contesto della zona in cui questi vengono inseriti.

La cagna, che è stata violentemente uccisa, era una meticcia di circa sei anni da tutti molto ben voluta e rispettata. I residenti di Via Stazzone a Palermo si dicono rammaricati e sconvolti da quanto accaduto e chiedono che venga fatta giustizia.

A raccontare a Kodami i particolari di questa terrificante storia è Gianluca Gravante, volontario animalista dell’associazione L.I.D.A. di Palermo e che, in qualità di referente e tutore di Stella, ha dovuto procedere al riconoscimento e, di conseguenza, a tutte le attività burocratiche e giuridiche che potranno permettere di identificare e rintracciare l'autore di tale atrocità.

«Quella mattina il mio telefono ha squillato di continuo: i residenti che si prendevano cura di Stella sapevano che fossi io il suo tutore e ovviamente, presi dal panico, cercavano in tutti i modi di rintracciarmi», inizia così il racconto di Gianluca che si dice amareggiato e, allo stesso tempo, arrabbiato per l’inspiegabile violenza di cui è stata vittima la povera cagnolina.

«Il mio cuore si è fermato per qualche secondo quando ho visto la mia povera Stella riversa a terra con il cranio spaccato a metà. Ho pianto e sofferto molto ma ho cercato di restare lucido perché qualcuno doveva avvisare le autorità», continua Gianluca che quella mattina di chiamate ne ha fatte a decine: prima ai Vigili Urbani, poi ai Carabinieri ed, infine, alla Polizia che è giunta sul posto dopo pochi minuti.

Il volontario ha chiesto che venissero sequestrate le videocamere di sorveglianza di tutti i locali commerciali della zona in cui è successo l’accaduto, una mossa questa che si è rivelata cruciale per il prosieguo delle indagini.

«Io non ho avuto modo di visionare personalmente le immagini riprese dalle videocamere, ma i poliziotti mi hanno anticipato che qualche elemento importante è emerso: si vede, dapprima, un passante accarezzare la dolce e amorevole Stella e poi, purtroppo, la ripresa del video continua con un altro soggetto che, invece, tenta di scacciarla sferrandole contro diversi calci – spiega Gianluca a Kodami – Ad un certo punto Stella si allontana impaurita uscendo dall’inquadratura delle videocamere. Cosa sia successo dopo possiamo solo immaginarlo», continua il ragazzo che dice di essere molto determinato nell’andare a ricercare la verità.

Quella di Stella, tuttavia, è una morte avvolta da molte incertezze, dato che sono state differenti le versioni rese dai passanti: qualcuno ha testimoniato di aver udito un forte rumore, come quello di un’auto che investe qualcosa, e di aver poi sentito il pianto di un cane, forse Stella, che si trascinava in strada per cercare un posto in cui ripararsi.

«Molta gente si è resa disponibile nel dare informazioni, altri invece hanno preferito ritirarsi nelle proprie abitazioni restando omertosi su ciò che hanno visto con i propri occhi», queste le parole di Gianluca che spiega la sua intenzione di sporgere denuncia contro ignoti.

Attualmente il corpo di Stella si trova presso l’Istituto zooprofilattico di Palermo in attesa di un’autopsia che rivelerà le cause della sua morte. La pietra che era accanto a lei è stata chiusa in una busta e prelevata dalle forze dell’ordine.

In attesa dello svolgimento delle indagini, Gianluca Gravante si dice disponibile a ricevere le informazioni di quanti abbiano visto o udito qualcosa di sospetto quel lunedì, elementi che assieme a quelli che parallelamente verranno raccolti dalle autorità, consentiranno di rintracciare l'autore del reato che verrà punito per il dolore inflitto a Stella e quanti l'hanno amata.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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