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13 Novembre 2023
10:51

Bouledogue Francese vaga tra le auto sulla Statale Jonica: salvato dal personale di Anas

Un Bouledogue francese vagava sul ciglio della statale 106 ‘Jonica’, in provincia di Catanzaro, ed è stato da una squadra dell’Anas. Il cane, stando a quanto ricostruito in seguito, era riuscito a scappare dal giardino di un’abitazione attraverso un cancello rimasto aperto.

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Un Bouledogue francese cha vagava sul ciglio della statale 106 "Jonica", nel Comune di Belcastro in provincia di Catanzaro, è stato salvato prima che finisse nel peggiore dei modi da una squadra dell’Anas che ha in gestione il tratto di strada.

L’episodio risale a qualche giorno fa. Il cane, stando a quanto ricostruito in seguito, era riuscito a scappare dal giardino di un’abitazione attraverso un cancello rimasto inavvertitamente aperto, e nel suo girovagare era arrivato sul giglio della trafficatissima statale Jonica. Fortunatamente è stato avvistato da alcuni automobilisti che hanno subito segnalato la sua presenza all’Anas, e sul posto è arrivata la squadra guidata dalla Capo Nucleo Valentina Ledonne, responsabile del tratto tra Catanzaro e Crotone.

Ledonne, una volta sul posto, è riuscita ad avvicinarsi al cane senza spaventarlo (il rischio era che, nel tentativo di scappare, potesse finire sulla traiettoria delle auto in transito) e a prenderlo in braccio. Una volta al sicuro, ha controllato il collare e ha trovato la medaglietta su cui era indicato il numero della pet mate, Giorgia, che lo stava cercando disperatamente. Una telefonata e Giorgia è arrivata sul posto per riabbracciare il cane, incolume e ormai tranquillizzato.

Si tratta del secondo salvataggio di questo genere a opera di Anas nel giro di pochi giorni: sabato i tecnici dell’azienda hanno trovato e salvato un altro cane nei pressi dello svincolo Laino Borgo sulla corsia di marcia dell’A2 “del Mediterraneo”, riconsegnandolo poi al pet mate fortunatamente incolume. In entrambi i casi a fare la differenza nel ricongiungere rapidamente gli animali agli umani di riferimento è stato il microchip, che ha consentito di rintracciare rapidamente la famiglia dei cani e contattarli. Questo minuscolo dispositivo, oltre che obbligatorio per legge, è quindi fondamentale per risolvere nel più breve tempo possibile gli smarrimenti (oltre che abbandoni) ed evitare che i cani vaganti finiscano in canile e vi restino.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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