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9 Giugno 2023
13:35

Avvistata una martora all’interno del Parco dei Nebrodi: è uno dei pochi predatori in Sicilia

In Sicilia è stata avvistata dopo molto tempo un'elusiva martora. Ciò dimostra che la specie è in salute e che le riserve dell'isola permettono di mantenere e tutelare la biodiversità locale.

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martora

La Sicilia è una regione povera di predatori, sia a causa dell'isolamento dalla terraferma che per la forte pressione esercita nel tempo dall'essere umano sulle specie più grandi, come nel caso del lupo, estinto sull'isola dal secolo scorso per colpa della caccia eccessiva. Ma fra le specie però ancora presenti nella regione, una delle più elusive e misteriose è sicuramente la martora (Martes martes), il cui arrivo sull'isola si fa solitamente risalire al tardo Pleistocene. Non è affatto semplice avvistarne un esemplare ed è per questo che solitamente, quando questo accade, fa notizia, come sta succedendo nelle ultime ore.

Fra la fine di maggio e l'inizio di giugno, un esemplare è stato infatti più volte avvistato al confine fra il Parco regionale dei Nebrodi e la riserva naturale di Sambuchetti-Campanito, nei comuni di Nicosia e Cerami, venendo persino fotografato da alcuni allevatori locali. La martora quasi sempre si aggirava furtiva fra gli arbusti della macchia mediterranea o si crogiolava al Sole, come successo quando è stata catturata dalla macchina fotografica. Questa è la prima volta da diverso tempo che questo animale si fa notare all'interno dell'area geografica del Parco, anche se sono molti i naturalisti locali sostengono che la specie è ampiamente diffusa su tutta l'isola e persino in espansione.

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L’esemplare avvistato vicino ai Nebrodi

La martora non è però una specie che si lascia facilmente avvicinare o che si presta solitamente alle fotografie. Essendo infatti un animale che predilige spostarsi nel suo ambiente prevalentemente al mattino presto o nelle ore notturne, è molto raro che di giorno si lasci osservare mentre è alla ricerca di piccoli uccelli e lucertole di cui nutrirsi. Per di più, la martora è stata a lungo perseguitata dai bracconieri, che in lei vedevano un competitore per la caccia un'opportunità economica, visto che la sua pelliccia era particolarmente apprezzata dall'industria tessile artigianale. Inoltre, entra anche in competizione con gli allevatori, preoccupati che possa  provocare danni all'interno dei pollai, come accade per la faina (Martes foina) nel resto d'Italia.

Questa specie, con il suo corpo affusolato, d'altronde è molto abile nell'accedere all'interno delle recinzioni dove si trovano polli e galline ed è per questo che gli allevatori siciliani si sono adoperati per secoli per scacciare quello che nella lingua locale veniva chiamato "Piddrittune". Appartenente alla famiglia dei mustelidi, questo animale è lungo fino a 51 cm e ha delle zampe corte che gli permettono di inseguire le prede anche nel fitto della vegetazione e d'intrufolarsi in nicchie abbastanza strette. A contraddistinguerlo rispetto ai suoi parenti più stretti (come la faina), è soprattutto la macchia gialla sotto la gola e all'altezza del petto.

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Questa specie un ruolo ecologico molto importante in Sicilia, poiché rappresenta uno dei pochi predatori in grado di contenere le popolazioni delle prede come lepri e conigli, che altrimenti aumenterebbero ulteriormente arrecando moltissimi danni alla flora dell'isola. Gli unici altri rappresentanti dei mustelidi presenti in Sicilia sono invece le donnole (in siciliano "piddrotta"), che hanno un corpo lungo al massimo 27 cm e che presenta una popolazione molto più numerosa.

Entrambe le specie sono comunque protette, sia dalla legge nazionale che dalle convenzioni internazionali, oltre che dallo stesso regolamento regionale che tutela la fauna selvatica. Purtroppo, anche la donnola è stata cacciata illegalmente ed è spesso vittima della distruzione provocata dagli incendi. Infatti, la maggioranza degli ultimi esemplari ritrovati in natura dagli esperti siciliani sono stati trovati fra le ceneri dei rovi a cui viene dato solitamente fuoco durante l'estate o lunghe le careggiate delle autostrade, mentre tentano di sfuggire dalla violenza delle fiamme e dalle ruote delle macchine.

Il ritrovamento della martora vicino il Parco regionale dei Nebrodi e la riserva naturale di Sambuchetti-Campanito avvalora comunque il ruolo conservazionistico di queste due aree protette, oltre a dimostrare la qualità della loro biodiversità, fra le più ricche della regione.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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