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23 Maggio 2023
16:25

Attesa in Campania per la nomina del Garante regionale dei diritti degli animali

Arriva oggi in Consiglio regionale della Campania la discussione sul Garante regionale dei diritti degli animali. Attesa per il voto del Garante.

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Arriva oggi in Consiglio regionale della Campania la discussione sul Garante regionale dei diritti degli animali. Dopo quasi un anno dall'apertura delle candidature, al termine dell'assemblea di oggi i consiglieri campani saranno chiamati a votare la figura più adatta a ricoprire questo ruolo.

Tra le personalità che hanno presentato la loro candidatura ci sono esponenti delle professioni legate al mondo animale e del Terzo settore. Tra i nomi in lizza figurano infatti il presidente dell'Ordine dei veterinari di Salerno, Orlando Paciello e la giornalista Stella Cervasio, già garante dei diritti degli animali di Napoli e presidente dell'Associazione Animal Day.

A sostegno di Cervasio si sono espresse diverse associazioni rappresentative del territorio che, attraverso una lettera aperta inviata al presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero, hanno chiesto di scegliere «una figura super partes, che non generi conflitto di interessi per appartenenza a ordini professionali, e dotata soprattutto di competenza e professionalità.  Il Garante deve  altresì a nostro avviso  fare da trait d’union  tra le istituzioni e le associazioni di volontariato che  a vario titolo promuovono la conoscenza e la  difesa dei diritti degli animali».

La stoccata è chiaramente rivolta a Paciello, nella sua veste di numero uno dei veterinari di Salerno, carica che ricopre dal 2021. Il docente federiciano di veterinaria nel corso degli anni ha lavorato sul territorio per promuovere la discussione sui diritti degli animali a seguito della riforma costituzionale del 2022.

Tra i candidati c'è anche Vincenzo Desidery, presiedente dell'Anpana Fmc. Un "underdog", per usare un'espressione resa celebre dalla premier Giorgia Meloni durante il suo primo discorso alla Camera. Desidery è infatti attivo in tutta la provincia soprattutto per quanto riguarda il recupero e la reimmissione di cani liberi.

Il Consiglio campano, però, potrebbe posticipare nuovamente il voto, rimandando ancora una volta a data da destinarsi la decisione rispetto a una carica vacante da troppo tempo. Una mancanza resa ancora più grave all'interno del contesto campano, in cui il complesso fenomeno del randagismo è fuori dal controllo degli enti locali. Lo stesso capoluogo di regione, infatti, è privo a sua volta di un Garante dal 2014. La delega cittadina alla tutela degli Animali è nelle mani dello stesso sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, insieme ad altre 7 che comprendono Cultura, Coesione territoriale, Grandi progetti e Digitalizzazione.

Temi di rilievo sui quali Manfredi ha manifestato il desiderio di mantenere il controllo, e che rischiano invece di non ricevere la giusta attenzione. Questo rischio è reso ancora più alto quando si parla di animali, un argomento spesso marginalizzato dalle istituzioni e subappaltato volentieri alle associazioni del territorio. In realtà, il capitolo relativo agli animali sul territorio ha un peso importante nei bilanci dei Comuni, e della Regione stessa, come dimostrano i canili strapieni presenti in tutte le province campane.

Randagismo, sterilizzazioni, reimmissioni sul territorio, controllo sulle gare d'appalto per i canili municipali. Sono tutti aspetti che dovrebbero essere monitorati da un Garante esperto, e con il polso della situazione reale. Un'attività di controllo che ad oggi è assente, con il conseguente impoverimento delle casse comunali.

Eguale problema rischia di esplodere anche per quanto riguarda gli animali selvatici, visto l'arrivo della peste suina africana anche in Campania. nel Salernitano sono stati trovati i corpi dei primi cinghiali malati, come ha confermato gli esami dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici (Napoli).

Sono questi i dossier, non più rinviabili, rimasti ancora aperti sul tavolo della Regione.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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