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8 Giugno 2023
12:27

Le femmine di coccodrillo possono riprodursi senza l’aiuto di un maschio

Una femmina di coccodrillo americano ha deposto 14 uova senza accoppiarsi con un maschio. È la prima volta che viene documentato in questi rettili un caso di partenogenesi.

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In natura alcune specie di vertebrati sono in grado di deporre uova che si sviluppano normalmente dando alla luce i piccoli anche senza essere fecondate. Questo fenomeno viene chiamato partenogenesi ed è abbastanza noto in animali come uccelli, lucertole e serpenti, e alcune specie di pesci. Un team di entomologi e specialisti di rettili ha però documentato con grande stupore la deposizione di uova vitali anche da parte di una femmina di coccodrillo americano (Crocodylus acuto). È la prima volta che viene documentato in questi rettili ed è stata descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Biology Letters.

L'evento risale al gennaio 2018, anche se è stato reso pubblico solo ora, e ha come protagonista una femmina ospitata in uno zoo in Costa Rica. L'esemplare ha vissuto in isolamento per ben 16 anni senza aver mai avuto contatti con altri coccodrilli. Ed è per questo che quando ha deposto a sorpresa le uova ha attirato la curiosità dei ricercatori. Prima di tutto, però, capiamo bene cos'è e come funziona la partenogenesi.

Di norma la riproduzione sessuata necessita di due ingredienti: un ovulo e uno spermatozoo, ognuno dei quali fornisce tutto ciò che serve per generare un organismo vitale. Nella partenogenesi, però, lo sviluppo dell'embrione avviene senza fecondazione, di conseguenza l'organismo ha necessità di trovare un modo alternativo per compensare i geni che normalmente vengono forniti dalla parte maschile. Esistono diverse tipologie di partenogenesi, quindi differenti modi per compensare a questa mancanza. Uno dei meccanismi più comuni che permettono questo tipo di riproduzione è quello in cui l'uovo viene fecondato da un'altra cellula uovo ancora immatura, che di fatto si comporta quasi come uno spermatozoo.

Abbiamo detto che questo fenomeno è un evento che può accadere spesso, ma allora perché desta così tanto scalpore il suo verificarsi in rettili come i coccodrilli? Questi animali di norma si accoppiano per riprodursi, quindi danno vita alla loro prole in seguito alla fecondazione, come accade nella maggior parte dei rettili. A quanto pare, però, sono capaci di fare a meno di un partner qualora si presentino condizioni che rendono complicato o impossibile l'accoppiamento. Questa tipologia di riproduzione, infatti, consente di riprodursi e di trasmettere i propri geni senza investire energie nella ricerca di un compagno, ed è quindi di supporto a tutte quelle specie che vivono in con condizioni difficili. Per esempio, se una femmina di drago di Komodo arriva su un’isola disabitata, grazie alla partenogenesi può creare da sola una popolazione della propria specie.

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Di conseguenza, quando si è sparsa voce che una femmina di coccodrillo americano aveva deposto delle uova senza essersi accoppiata, i ricercatori si sono subito messi all'opera seguendo con attenzione il loro sviluppo. La covata era composta da 14 uova, ma purtroppo solo la metà erano vitali. Gli studiosi, però, non si sono scoraggiati e hanno continuato a seguire con lo stesso entusiasmo la storia di questa mamma e dei suoi piccoli. Dopo tre mesi, hanno osservato che tutte e sette le uova stavano continuando a svilupparsi, tuttavia dopo poco si sono accorti che solo una di queste conteneva un embrione in avanzato stato di sviluppo. Purtroppo però, anche quest'uovo alla fine non si è mai schiuso e il piccolo al suo interno è morto anche se era perfettamente formato.

Non c'è da stupirsi che nessuna delle uova, alla fine, sia riuscita a terminare il proprio sviluppo dando alla vita piccoli coccodrilli forti e sani. In animali come i vertebrati, infatti, capita spesso che la deposizione delle uova generate per partenogenesi non vada a buon fine, poiché si tratta di una strategia che viene applicata solo in condizioni estreme. Esistono, poi, le solite eccezioni: la lucertola del deserto (Aspidoscelis uniparens), ad esempio, si riproduce solo per partenogenesi e infatti le sue popolazioni sono costituite esclusivamente da esemplari di sesso femminile.

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Considerando che la partenogenesi si verifica in diverse specie di uccelli, lucertole e evidentemente ora pure nei coccodrilli, è possibile che anche i dinosauri fossero in grado di riprodursi in questo modo? Tutti i dati a disposizione sembrerebbero far pensare che, sì, potrebbe essere esistito un antenato comune di questi animali capace di riprodursi attraverso la partenogenesi. A ogni modo, sono necessari ulteriori studi per poter approfondire il tema e trarre conclusioni più certe. Nel frattempo si attende il verificarsi di un nuovo evento del genere con la speranza che possa avere più successo dei precedenti.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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