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3 Agosto 2023
9:00

Come si capisce se un coniglio è maschio o femmina?

Capire se un coniglio è maschio o femmina può essere difficile, soprattutto nei cuccioli, perché hanno organi sessuali molto simili tra loro. Ci sono però alcune differenze che aiutano a individuare il sesso di un coniglio.

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I conigli sono tra i più comuni e diffusi animali domestici. Non tutti però riescono a riconoscere facilmente un coniglio maschio da una femmina, un problema che talvolta può portare a "spiacevoli inconvenienti", poiché esistono anche specifiche esigenze e accorgimenti gestionali legati al sesso. Distinguere i sessi nei conigli giovani, d'altronde, non è qualcosa di semplice e chi ha meno esperienza può difficoltà a individuare i genitali.

Le ragioni di queste difficoltà sono legate allo stesso sviluppo degli organi riproduttivi, che in questi animali avviene più lentamente rispetto ad altre specie. I testicoli maschili restano infatti nascosti nell’addome dei piccoli fino a circa 3 mesi di età, prima di cominciare a essere visibili all'esterno. Il pene e la vulva dei piccoli conigli sono inoltre molto simili e hanno la stessa dimensione e la stessa distanza dall’ano.

Per differenziare quindi i sessi nei conigli molto giovani si deve per forza osservare la forma dell’apertura genitale, manipolando con attenzione e delicatezza l'animale affinché il pene e la vulva non compaiono sottostanti al pelo. Il pene possiede una forma rotondeggiante mentre a caratterizzare la vulva nelle femmine è un'apertura più verticale. Il pene inoltre è più lucido e i testicoli possono essere anche percepiti quando sono all'interno dell'addome del piccolo coniglio.

Le differenze fra i conigli maschio e femmina

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Da adulti è invece più semplice distinguere un coniglio maschio da una femmina. Innanzitutto perché i maschi presentano testicoli molto più grossi e le femmine hanno invece un canale vaginale molto più profondo, che permette alla vulva (posta all'esterno) di essere più ingrossata e lucida.

C'è tuttavia un grande però: alcune razze e varietà di coniglio (soprattutto quelle di origine nordica) presentano un maschio che ha ridotto notevolmente le dimensioni dei propri testicoli e talvolta possono andare incontro anche alla mancata discesa di questi organi. In questo caso tuttavia il pene può essere comunque trovato applicando una leggera pressione sotto la pancia dell'animale, mentre i testicoli possono essere percepiti come delle grosse ghiandole molto dure ai lati del pene.

Questa condizione può anche non portare alla sterilità dell'animale, confermando che questa mutazione morfologica può essere sia un disturbo anatomico che un adattamento utile per gli animali che vivono in territori che presentano basse temperature. Il freddo, infatti, può arrecare gravissimi danni alle strutture interne di questi organi e "nasconderli" internamente risulta un adattamento molto utile.

In generale, inoltre, i conigli maschi sono tendenzialmente più grossi delle femmine e presentano estremità e orecchie più lunghe. Le femmine invece tendono ad accumulare maggiori depositi di grasso nelle cosce, in previsione della gravidanza e dell'allattamento.

Per quanto riguarda invece il comportamento, i maschi sono generalmente più socievoli, ma quando si avvicinano le settimane dedicate alla stagione degli amori sono particolarmente territoriali. Possono spesso anche marcare il territorio con l'urina e risultare più bellicosi e ostili con altri conigli maschi.

Le femmine invece sono più tranquille e pacate. Quando arrivano alla pubertà o stanno passando le prime giornate della gravidanza hanno tuttavia l’abitudine di scavare dei buchi nell’angolo del loro alloggio, lasciano i loro bisogni molto lontano dalla lettiera e si tendono a isolarsi, ignorando carezze e i richiami. Questo è dovuto al fatto che stanno preparando la propria casa o per partorire o per ospitare un eventuale partner, che qualora non dovesse sopraggiungere può condurli a una sorta di depressione, che può peggiorare dando forma a delle gravidanze isteriche. Quando hanno questo problema, le femmine sono molto più aggressive, autolesioniste, ostili anche con gli esseri umani e mangiano il triplo rispetto al solito. In queste condizioni, il veterinario può consigliare al pet mate alcune soluzioni, ma spesso – per prevenire ulteriori complicazioni – la via più semplice è la sterilizzazione.

I metodi per determinare il sesso nei conigli

coniglio

Per capire qual è il sesso di un coniglio, per prima cosa è necessario osservarlo da vicino. Se risulta più grosso del "normale" o più voluminoso, rispetto ad eventuali altri esemplari lì vicino, trattasi quasi sicuramente di un maschio, ma come detto non possiamo basarci solo su di una valutazione estetica o morfologica per decretare se si tratta di un lui o di una lei.

Per fare ciò dobbiamo distinguere i genitali e per quanto possano risultare complicati, i metodi di individuazione degli organi sessuali di questi animali sono molto più semplici rispetto a quanto temuto da molti. Qui elencheremo i due metodi più utilizzati, quelli insegnati in breve anche dai veterinari ai pet mate.

Entrambi i metodi condividono il principio e basta partire prendendo il coniglio lentamente, accarezzandogli la testa per tranquillizzarlo. Poi bisogna voltarlo sulla schiena, continuando a essere delicati per non stressarlo. Quindi, dopo che gli avete fatto dei "grattini" sulla pancia, bloccategli petto e schiena, tenendolo fermo tra le vostre gambe e la vostra pancia, sempre con molta precisione e delicatezza. Poi, quando siete pronti, con la mano libera iniziate ad esplorare l'addome dell'animale e sollevate il pelo dell'area genitale, così da poter ispezionare gli organi riproduttivi.

A questo punto potete o tastare la superficie, per tastare i testicoli (metodo 1), o aprire delicatamente l'area genitale con due dita (metodo 2) per verificare se l'organo sessuale primario risulta essere fessurato (vulva) o gonfio e teso (pene).

Perché però gli organi sessuali di questi animali sono così simili tra di loro, in particolar modo quando sono molto piccoli? Le ragioni biologiche di questa somiglianza sono abbastanza semplici e si possono utilizzare anche per spiegare perché lo sviluppo degli organi sessuali umani è abbastanza simile. Dal punto di vista anatomico ed embrionale, gli organi sessuali maschili e femminili di tutti i mammiferi provengono infatti dallo stesso genere di tessuti e avendo la stessa provenienza hanno anche – in giovane età – la stessa forma e posizione. Sono gli ormoni sessuali dell'organismo maturo e le differenze genetiche ad accendere poi quei processi di sviluppo che permettono agli organi di differenziarsi e ad assumere le forme e le posizioni specifiche del genere e della specie.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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