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18 Agosto 2023
11:40

Allarme bocconi killer nel Parco Davide Franceschetti a Roma: chiusa un’area fino al termine delle indagini

Un cartello comparso nel parco Davide Franceschetti di Tor Tre Teste a Roma, affisso da un frequentatore, ha fatto scattare i controlli su una sostanza bianca disseminata nell'erba. In attesa dei risultati delle indagini, un'area è stata recintata e chiusa al pubblico.

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cane parco pubblico

Allarme esche avvelenate nel parco Davide Franceschetti di Tor Tre Teste, a Roma, una grande area verde molto frequentata dai residenti dei quartieri Prenestino e Centocelle. A mettere in guardia è stato un cartello “artigianale” comparso all’interno del parco, in cui un anonimo segnalava appunto la presenza di una sostanza bianca sospetta, e invitava i pet mate a tenere gli occhi aperti in caso di passeggiate con i cani.

La presenza del cartello ha spinto una frequentatrice del parco a segnalare la situazione alla Polizia Locale, e sul posto sono intervenuti gli agenti del distretto Casilino, che hanno avvisato a loro volta il V Municipio. È stato quindi disposto un sopralluogo dell’Ufficio Giardini, della Asl e dei tecnici dell’Istituto Zooprofilattico, che hanno raccolto alcuni campioni della sostanza biancastra per analizzarla.

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In via precauzionale un’area di circa 200 ettari di parco è stata recintata ed è stato vietato l’accesso sino al termine delle analisi. Il timore è che possa trattarsi di veleno, disseminato da qualcuno che vuole nuocere non solo ai cani, ma anche ai gatti e agli altri animali che popolano e frequentano l’area verde. Se l’ipotesi venisse confermata, la persona che ha disseminato la sostanza potrebbe essere accusata di maltrattamento di animali, disciplinato dall’articolo 544 ter del Codice Penale, che trova applicazione qualora un caso di avvelenamento doloso provochi la morte di un animale o anche solo lesioni o sofferenze. L’articolo prevede che «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro».

A oggi in Italia non c’è invece una norma specifica che punisca chi dissemina esche avvelenate e bocconi killer, ma il governo ci sta lavorando. A febbraio la Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre il reato di “strage di animali”, che si configura per chi utilizza polpette e bocconi avvelenati o esche con chiodi.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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