2 Marzo 2021
9:50

A Samarate, nel varesotto, i gatti continuano a morire

È ormai emergenza nel comune lombardo e in alcune frazioni vicine: ormai sono già dieci negli ultimi tre mesi i mici ritrovati morti. Gli ultimi due, nel fine settimana scorso.

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Continua a crescere tra le volontarie la preoccupazione per la costante moria di gatti nel comune di Samarate, in provincia di  Varese. Anche perché ormai sono già dieci in tre mesi o mici che hanno perso la vita. Gli ultimi due, uno investito da una autovettura e l’altro invece trovato in fin di vita e poi deceduto al Gattile Sanitario di Gallarate, sono stati ritrovati nell’ultimo fine settimana.

«Gli ultimi gatti trovati in quelle condizioni sono stati investiti ma ci sono anche i gatti ammazzati a Verghera, in zona Cascina Tangitt (frazione di Samarate), deceduti di morte violenta. Infatti, sembra siano stati trovati segni di punteruolo sul corpo. Uso il condizionale perché pur essendo passato un mese e mezzo, stiamo ancora aspettando dal sindaco l’esito dell’esame autoptico», spiega a Kodami la volontaria Dorotea Favrin che si occupa della colonia felice nella cittadina. «Non so, ma pare difficile pensare solo alla casualità».

Secondo Favrin per capire cosa sta succedendo bisogna fare un passo indietro: « Sono gli abbandoni che creano queste situazioni. Le persone dovrebbero avere una maggiore consapevolezza quando adottano un animale. Ma spesso non è così. Anzi, succede spesso che adottino i gatti senza sterilizzarli e quando si accorgono che figliano e figlieranno, li abbandonano senza pensarci. Questo ha portato nel tempo ad un continuo aumento di animali sul territorio. Sono infatti molte le colonie feline nella zona, ma è chiaro che quando si stabiliscono in comuni o zone dove i residenti non tollerano bene la presenza di questi animali si creano dei conflitti molto accesi».

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E i problemi aumentano: «Successivamente agli episodi di Verghera e Samarate – prosegue Favrin – è arrivata anche la segnalazione di una colonia felina di quindici animali tutti colpiti da un virus felino altamente infettivo e sono intervenute per tutte le procedure di sicurezza ovvero cure sanitarie, cibo di rinforzo e sterilizzazioni. Ma c’è senz’altro una situazione di emergenza».

Favrin ha chiesto all’amministrazione comunale di intervenire con campagne di sensibilizzazione e di educazione, ma le risposte sono state poche «anche se sappiamo che dalle leggi attuali i gatti abbandonati appartengono al sindaco e operativamente se ne dovrebbero occupare forze dell’ordine nella persona del comandante della polizia locale. Purtroppo però ci ritroviamo spesso da sole».

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Simona Sirianni
Giornalista
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