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19 Marzo 2022
10:38

A Ravenna gridato “al lupo, al lupo”. Il vicesindaco: «Virale un video, ma era un branco di Cecoslovacchi»

Hanno gridato “al lupo, al lupo”, lanciando l’allarme. Invece, non era così. Sebbene ormai i lupi siano arrivati in pianura e nei centri abitati, questa volta è stato il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, a smentire la versione che ha preoccupato i residenti della frazione di Santo Stefano. I lupi non sono di passaggio da quelle parti.

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Hanno gridato “al lupo, al lupo”, lanciando l’allarme. Invece, non era così. Sebbene in alcune zone è capitato che i lupi siano arrivati in pianura e vicino ai centri abitati, questa volta è stato il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, a smentire la versione che ha preoccupato i residenti della frazione di Santo Stefano. I lupi non sono di passaggio da quelle parti.

Si tratta di quattro esemplari di Cane Lupo Cecoslovacco «di un allevatore della zona, lasciati liberi di sgambare – spiega sui social – Tuttavia è vero che esistono lupi in pianura. Il primo avvistamento che mi fu segnalato con foto risale al 16 ottobre 2019 ripreso nelle campagne tra San Pietro in Vincoli e Gambellara. Il fascino di questo straordinario predatore è accompagnato da una serie di luoghi comuni a metà tra il favolistico e il leggendario. Certo è che la legittima preoccupazione per la presenza di animali ritenuti impropri non deve alimentare paure ancestrali né fantasiose elucubrazioni sulle cause della loro presenza nelle nostre zone, tipo i cambiamenti climatici che non ci azzeccano nulla».

Ma per quale ragione i lupi si stanno muovendo sempre più verso i centri abitati? «La causa – prosegue – è da ricercare nelle dinamiche della natura che hanno visto un aumento delle popolazioni di caprioli e cinghiali nelle colline, con conseguente aumento della popolazione dei lori predatori autoctoni che sono proprio i lupi, peraltro animali fortemente territoriali. Quest'ultimo aspetto, com'è normale che sia, ha fatto si che i lupi cercassero altri territori, stabilizzandosi in pianura al seguito delle loro prede».

«Esattamente quello che in Emilia è successo da anni oggi sta capitando anche in Romagna ,vale a dire le prede in eccesso nei territori collinari scendono a valle e i loro predatori si spostano con loro – continua il vicesindaco – Predatori che, essendo spaesati perché la pianura non offre ambienti idonei al loro vivere, nelle nostre zone è più facili avvistare. Va ricordato come questo fenomeno (peraltro costantemente monitorato dal suo insorgere dalla Polizia Provinciale come dai Carabinieri Forestali) non sia da sottovalutare ma nemmeno da ingigantire gridando degli inutilmente allarmanti ‘al lupo’, che in questo caso non sarebbero solo metaforici. Contrariamente alle favole, il pericolo non è per l'uomo ma, ovviamente, per gli animali domestici (cani e gatti inclusi) o per gli animali degli allevamenti ovini e zootecnici. Potenzialmente il rischio potrebbe essere per i bambini. Ma il rischio più immediato è che possano esserci ibridazioni coi cani con nuovi nati che avrebbero dinamiche di caccia diverse».

Spiega il vicesindaco che i cinque lupi che vivono stabilmente nella Pineta di Classe possono essere collegati anche all'eccessiva presenza dei daini che, a differenza dei lupi, non appartengono al novero degli animali autoctoni. Non sempre è facile riuscire a distinguere un lupo da un Cane Lupo Cecoslovacco. Ci sono però una serie di caratteristiche fisiche su cui possiamo concentraci e che possono aiutarci molto.

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