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21 Agosto 2023
11:23

A Castelbuono è di nuovo permesso sfamare gli animali: il Sindaco modifica l’ordinanza

Il Sindaco di Castelbuono fa marcia indietro e modifica la precedente ordinanza con la quale disponeva sanzioni amministrative a chiunque sfamasse gli animali randagi del territorio.

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cane randagio

A distanza di due settimane dall'emissione dell‘ordinanza sottoscritta dal Sindaco di Castelbuono, che proibiva la distribuzione di cibo a volatili, cani e gatti randagi e che aveva suscitato non poche polemiche, è arrivato un altro provvedimento volto a chiarire l'ambito di applicazione della precedente disposizione. Le prescrizioni del nuovo provvedimento consentono di sfamare gli animali del territorio nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, garantendo nel contempo la pulizia e il decoro dei luoghi.

La precedente decisione disponeva «il divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura, anche sterilizzanti, in forma diretta o indiretta, a volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico, centro urbano e zone limitrofe, Parco Rimembranze e Parco S. Croce, con espresso divieto di gettare granaglie, sostanze e scarti/avanzi alimentari», con l’obiettivo di «evitare il degrado ambientale e sanitario causato dall'eccessiva presenza di volatili, cani e gatti in alcuni quartieri del nostro paese». Chiunque non si fosse conformato alle regole, sarebbe stato sottoposto ad una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.

L'annuncio aveva fatto scatuire un‘ondata di polemiche tanto da parte dei cittadini quanto delle associazioni animaliste di volontariato che avevano categoricamente condannato il provvedimento, definendolo come un affronto ai diritti fondamentali degli animali. La restrizione alimentare infatti era stata vista da molti come una misura priva di alcuna sensibilità nei confronti degli animali e aveva sollevato un acceso dibattito sull'importanza della protezione dei soggetti liberi che vivono sui territori comunali.

L’Oipa aveva presentato un’istanza di revoca in autotutela ritenendo il provvedimento «del tutto illegittimo e dunque annullabile perché in conflitto con con la Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, con la legge della Regione Sicilia n. 15/22 e con l’art.9 della Costituzione». «Ma come si fa ad agire con metodi spicci e illegittimi, oltre che eticamente molto discutibili? Non dobbiamo certo dirlo noi che forse sarebbe meglio predisporre punti di somministrazione di concerto con i volontari e pensare semmai a potenziare i controlli per evitare l’abbandono di rifiuti», aveva dichiarato in merito Comparotto, Presidente di Oipa Italia.

Il Sindaco Mario Cicero ha così ritenuto opportuno ascoltare i volontari e studiare insieme a loro un piano d’azione che consenta agli animali di vivere serenamente sul territorio, sfamati da persone di riferimento che si occuperanno del loro monitoraggio e che allo stesso tempo garantiscano una pulizia dei luoghi dove avverrà la somministrazione del cibo.

Ora la nuova Ordinanza Sindacale sembra essere più chiara e soprattutto rispettosa del mondo animale. La parte del provvedimento che è stata oggetto di revisione attualmente prevede che: «Tutti coloro che somministrano alimenti (croccantini) sterilizzanti, in forma diretta o indiretta, ai volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico, centro urbano e zone limitrofe, Parco Rimembranze e Parco, S. Croce, avendo l'obbligo di pulire gli spazi n cui sono stati somministrati gli alimenti con espresso divieto di sostanze, scarti /avanzi alimentari, tale opera di distribuzione degli alimenti i cittadini possono farla nella propria strada o nel proprio quartiere. Inoltre, si istituiscono 5 postazioni dove vengono allocati dei distributori di croccantini o alimenti secchi. Le postazioni sono 1) Piano Monaci, vicino l'abbeveratoio; 2) Discesa Panarello, vicino l'abbeveratoio; 3) Ponte Secco, vicino l'abbeveratoio, 4) Parcheggio Pullman, davanti al cimitero vicino all'abbeveratoio; 5) C/da Stalluzze, prima traversa in fondo. Questi distributori potranno ricevere soltanto alimenti secchi rimane il divieto assoluto di gettare granagli, scarti o avanzi di alimenti».

I recenti episodi che si sono susseguiti nella cittadina siciliana hanno evidenziato l’importanza di un approccio collaborativo per affrontare problemi di questo tipo, non imputabili agli animali che semplicemente si cibano sul territorio, bensì più frequentemente causate dagli esseri umani che non si prendono cura dei randagi in modo appropriato, sporcando gli ambienti dove vengono lasciati gli alimenti e suscitando scelte poco oculate come è stata quella originariamente adottata dal Sindaco di Castelbuono.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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