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21 Agosto 2023
13:11

242 persone denunciate nei primi sei mesi del 2023 per abbandono di animali: i dati del Ministero

Nei primi sei mesi del 2023 sono state 242 le persone denunciate all’autorità giudiziaria per abbandono di animali, in calo rispetto allo scorso anno quando le denunce totali erano 740. Sono gli ultimi dati forniti dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.

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cane abbandono
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Nei primi sei mesi del 2023 sono state 242 le persone denunciate all’autorità giudiziaria per abbandono di animali, in calo rispetto allo scorso anno quando le denunce totali erano 740. Sono questi gli ultimi dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) guidato dal vicepremier Matteo Salvini.

La nota del dicastero fa il punto sulla situazione chiarendo anche i rischi per chi compie questo reato. Si tratta infatti di un crimine punito dall'articolo 727 del Codice penale con un'ammenda pecuniaria compresa tra i mille e i 10mila euro, oppure con l'arresto fino a un anno.

Pene che Salvini vorrebbe inasprire prevedendo la revoca o sospensione della patente a chi abbandona animali in strada. Si tratta di una delle molte novità contenute nella riforma del Codice della Strada sottoposta al vaglio del Parlamento proprio su proposta del Ministro dei Trasporti.

Il disegno di legge prevede un rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero.

Tra queste misure vi sono anche «norme ad hoc per inasprire le pene per chi si macchia di quest'odioso reato – si legge in una nota del Mit – Si tratta di una previsione che risponde, oltre che a regole di civiltà, alla tutela degli automobilisti: l'abbandono su strada è spesso causa di incidenti anche gravissimi».

I primi a perdere la vita restano gli animali. Secondo i dati forniti dalla Lav, una delle maggiori associazioni di tutela animale in Italia, vengono abbandonati in media 80mila gatti e 50mila cani. Di questi, l'80% è destinato a morire, e la prima causa sono proprio gli incidenti d'auto.

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Salvini in queste settimane sta concentrando proprio sugli animali e sul loro abbandono gran parte della sua comunicazione dedicata alla riforma del Codice della Strada, complice probabilmente il grande interesse stagionale legato a questo tema, come mostrano anche le tendenze di ricerca degli utenti di Google.

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Tendenza della ricerca sull’abbandono di animali negli ultimi tre mesi

Il picco di ricerca è nei mesi estivi tra luglio e agosto, e in questo lasso di tempo il vicepremier ha spesso condiviso sui media post e notizie riguardanti gli animali. Poche settimane fa è stato anche in visita uno dei canili più grandi di Roma, il Rifugio Vallegrande, dove si è fatto immortalare con gli animali dei box. «Chi adotta un cane dal canile ha un cuore grande», ha detto a favore di telecamera, per poi aggiungere: «Stiamo lavorando per aumentare le pene a chi li maltratta e abbandona, con punizioni e multe esemplari, e il ritiro della patente per chi li lascia per strada causando incidenti».

In realtà, come Kodami spiega nella campagna estiva 2023, l'abbandono degli animali è un fenomeno maggiormente attenzionato in estate, ma è durante tutto il resto dell'anno che si dovrebbero concentrare gli sforzi per ridurlo. Alla base dell'abbandono c'è infatti una scarsa consapevolezza al momento dell'ingresso dell'animale in famiglia, che spesso avviene in pieno inverno in coincidenza del Natale.

L'abbandono di animali non è quindi una pratica stagionale ma una piaga che affonda le sue radici nella superficialità con cui molte persone scelgono di accogliere in casa un cane o un gatto. Aumentare le pene può essere un deterrente, ma non basta se l'Istituzione di cui il ministro Salvini fa parte non inizia a instillare in tutti i cittadini una cultura del rispetto che abbracci ogni essere vivente e che, soprattutto, non sia legata a una campagna di promozione personale che con il benessere animale ha poco a che fare.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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