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9 Ottobre 2023
10:24

Voli super lusso per ricchi umani e animali, ed Extinction Rebellion protesta

Piace ai milionari la possibilità di salire a bordo dell'aereo e godersi un viaggio bevendo champagne accanto al proprio cane accoccolato. L’idea della compagnia K9 Jets è stata invece fortemente contestata dal gruppo ambientalista Extinction Rebellion il quale ritiene che tali jet privati sarebbero “l’ennesimo vergognoso” schiaffo all'ambiente.

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Jet privati per far viaggiare ricchi pet mate insieme al proprio animale in un’atmosfera rilassante ed esclusiva: è questa l’idea della compagnia aerea K9 Jets che ha da qualche tempo lanciato il servizio per i propri clienti umani e animali facoltosi per volare a cinque stelle sulle tratte verso il New Jersey, Los Angeles, Francoforte, Parigi e Lisbona. Da pochissimo, l’azienda guidata da una coppia marito-moglie di Birmingham, ha inaugurato una nuova destinazione, Dubai, per la modica cifra di 8.166 sterline.

Ma se i milionari ai quali è destinata l’iniziativa apprezzano molto la possibilità di viaggiare in aereo con il cane e di godersi un viaggio bevendo champagne con il loro compagno animale accoccolato a fianco anziché, se di grandi dimensioni, chiuso in una gabbia da solo e spaventato nella stiva, l’idea di K9 Jets è stata invece fortemente contestata dal gruppo ambientalista Extinction Rebellion il quale ritiene che tali jet privati sarebbero non solo “ridicoli”, ma “l’ennesimo vergognoso” schiaffo all’ambiente e alla lotta contro il cambiamento climatico. Certo, c’è di peggio, ma comunque, seppure ancora pochi, difficilmente questo genere di voli può passare inosservato agli occhi di chi vive quotidianamente lotta per far sì che il nostro Pianeta abbia una chance di sopravvivenza.

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«Questi Jet non si può negare che siano una prova evidente che le persone super-ricche sono ancora capaci di amare un animale, il che stranamente mi offre un senso di speranza – ha detto sarcasticamente il portavoce di XR Todd Smith precisando subito dopo – Eppure rimango sbalordito dal fatto che le stesse persone non riescano a connettersi al mondo naturale che sta crollando intorno a loro».

Sulla pagina Facebook ufficiale, la società che conta migliaia di followers mostra decine di foto con gli amici cani e gatti in primo piano seduti nelle loro poltrone super comode oppure lungo i piccoli corridoi dei jet tra le risate dei propri umani che, durante il volo, sorseggiano calici di champagne. Ora, nonostante la totale approvazione di portare gli animali a bordo dell’aereo, ma solo a patto che sia per tutti gli animali, ricchi e meno ricchi, è chiaro che in un periodo di caro-benzina e di tentata transizione energetica è difficile non pensare che tutta questa comodità non abbia un "costo" non soltanto economico: giusto per ricordarlo, secondo i dati forniti dall’Icct, l’International Council on Clean Transportation, il 2,4% delle emissioni complessive di CO2 deriva dal traffico aereo. Aggiungerne altre non sembra esattamente la migliore delle idee.

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K9 Jets ha replicato alle accuse del movimento ambientalista globale fondato nel Regno Unito, rispondendo di prendere molto seriamente la propria responsabilità nei confronti dell’ambiente «agendo in modo da limitare il nostro impatto ecologico e impegnandoci a compensare le emissioni di carbonio di ogni volo», ma anche lavorando a stretto contatto con esperti «che supportano i progetti necessari per ridurre sempre di  più le nostre emissioni di carbonio».

Una risposta che non soddisfa affatto gli attivisti di Extinction Rebellion i quali si dicono per nulla convinti dalle affermazioni fatte dalla compagnia aerea, considerando anche il fatto che tutto questo avviene all’aeroporto internazionale Al Makhtoum a Farnborough hub, sempre secondo gli attivisti «che pratica “greenwashing” con i loro annunci sul "carburante sostenibile" per poi permettere viaggi del genere». Del resto, conclude il Movimento ambientalista «cos’è che non è chiaro chiaro del fatto che dobbiamo rallentare le nostre vite e fornire trasporti puliti e genuinamente sostenibili per tutti, piuttosto che continuare ad espandere aeroporti per jet privati super inquinanti che soddisfano una piccola minoranza di umani e non umani ultra-ricchi?». La domanda è chiaramente retorica.

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Simona Sirianni
Giornalista
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