Storia di Bruce Willis: l’impegno di adottare un gatto

Il suo sguardo bastava a raccontare la vita difficile che aveva affrontato, ma dopo un anno, Bruce Willis aveva finalmente ritrovato il sorriso. Questa è la storia di un gatto ferito che nessuno volveva. Nato e cresciuto per strada, quando i volontari della Animal Humane Society nel Minnesota, Stati Uniti, lo hanno trovato, la sua situazione appariva critica: aveva ferite, denti scheggiati, difficoltà respiratorie e diverse infezioni agli occhi, tutti segni di un’esistenza trascorsa nella paura di non riuscire a vedere il giorno successivo.

3 Gennaio 2021
13:47
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Il suo sguardo bastava a raccontare la vita difficile che aveva affrontato, ma dopo un anno, Bruce Willis aveva finalmente ritrovato il sorriso. Questa è la storia di un gatto ferito che, una volta recuperato perché in condizioni precarie dal punto di vita della salute, nessuno voleva adottare. Nato e cresciuto per strada, quando i volontari della Animal Humane Society nel Minnesota, Stati Uniti, lo hanno trovato, la sua situazione appariva critica: aveva ferite, denti scheggiati, difficoltà respiratorie e diverse infezioni agli occhi. Tutti segni di un’esistenza trascorsa nel dolore e nella difficoltà di non riuscire a vedere il giorno successivo.

Dopo essere stato portato in salvo, per quel micio è iniziato un altro calvario: a causa delle sue condizioni continuava a non essere scelto dai visitatori del rifugio: «Faceva le fusa a ogni persona che veniva ad adottare un gatto, ma nessuno sembrava volerlo», spiega il personale della Animal Humane Society. Quando ormai per Bruce Willis le speranze di trovare una famiglia iniziavano ad affievolirsi, fra le foto pubblicate sui social dai volontari, proprio una delle sue ha fatto breccia nel cuore di Sandra, che senza pensarci due volte si è innamorata a prima vista del suo sguardo: «Quando ho visto la sua foto, era come se Mr. Willis avesse parlato al mio cuore. Per aiutarlo a stare meglio sono andata a trovarlo ogni giorno».

Con costanza e dedizione, Sandra è andata a fargli visita per un mese, finché ha deciso che Bruce Willis avrebbe fatto parte della sua vita per sempre. L’unico ostacolo che le restava da superare era convincere la sua padrona di casa, contraria alla presenza di animali nell’abitazione, ad accettare la presenza del micio: «Non voleva animali in casa, ma Mr. Willis è riuscita a farle cambiare idea – ha spiegato Sandra – Ricordo bene quando ha detto che, almeno per una volta, era disposta a infrangere le regole. Ero al settimo cielo».

Quando è entrato nell’appartamento Bruce Willis si è abituato quasi subito al nuovo ambiente, aiutato dalla pazienza e delle cure di Sandra che ha fatto di tutto per farlo sentire a suo agio. Dopo sette anni passati a lottare per un rifugio e per il cibo, questo gatto ha trovato l'affetto e le cure che meritava.

Le patologie di Bruce Willis però non sono scomparse dopo l’adozione. Il felino, infatti, aveva ancora bisogno di aiuto: «Voglio essere onesta, non è stato facile all’inizio – ha precisato Sandra – Mi sono spesso chiesta se fosse la cosa giusta, visto che prima di allora non mi ero mai presa cura di un gattino. Notti insonni, spese mediche, allergie, problemi di comportamento… Ero sfinita! Lentamente, però, i nostri giorni sono diventati più sereni». Adesso Sandra e Mr. Willis sono inseparabili e trascorrono le loro giornate insieme. Entrambi hanno trovato, l’uno nella nell’altro, la forza di un compagno e qualcuno con cui condividere il resto della vita. E questa storia è esemplare, proprio e soprattutto rileggendo le ultime parole della ragazza: prendere un animale con sé è sempre una scelta di responsabilità.

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