Quattro piccole scimmie Marmoset sequestrate dalla Polizia a Gorizia

Quattro Marmoset, dei piccoli primati, sono stati sequestrati dalla Polizia stradale di Gorizia e affidati ad un centro di recupero in Olanda. Le scimmie erano destinate al mercato italiano e provenivano dall'est Europa.

16 Maggio 2023
15:22
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Giornalista
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Venivano dall’Est Europa, come spesso accade per gli animali trafficati illegalmente verso il mercato italiano.  Erano diretti in Campania probabilmente già destinati a compratori poco consapevoli delle ripercussioni negative che l’introduzioni di animali selvatici può avere sulle altre specie e sulla salute umana. Quattro scimmie di Marmoset, anche conosciute come Uistitì, primati dalle dimensioni ridottissime che a volte sono acquistati illegalmente come animali da compagnia, sono stati intercettati e sequestrati dalla Polizia stradale di Gorizia. Il tam tam tra associazioni animaliste, volontari e forze dell’ordine  in poco tempo è riuscito a individuare una struttura adatta alla loro accoglienza e organizzare il loro trasferimento. Carmen Aiello, fondatrice di Salviamo gli Orsi della Luna, che si è attivamente adoperata per il loro salvataggio, racconta com’è andata.

La nuova vita in un centro in Olanda

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«I quattro cuccioli di poche settimane di vita sono stati sequestrati dalle forze dell’Ordine il 28 aprile – racconta la Aiello – provenivamo dai paesi dell’Est Europa ed erano diretti di Campania. Un traffico complicato da individuare e da limitare: la stessa Polizia Stradale di Gorizia denuncia come sia quasi impossibile per mancanza di mezzi contrastare il traffico di animali provenienti dall’estero che siano cuccioli di cani o selvatici».

Subito dopo il sequestro i cuccioli vengono affidati ai veterinari dell’Università di Udine. «Erano disidratati, affamati e presentavano infezioni batteriche», racconta la volontaria che ha fondato Salviamo gli Orsi della Luna come sede italiana di Animals Asia con lo scopo di far conoscere in Italia il lavoro di Jill Robinson in Asia, ma che poi ha deciso di allargare il sostegno per rispondere alle tante richieste di aiuto provenienti anche da altre zone d’Europa. «Grazie alla stretta collaborazione che abbiamo instaurato in questi anni con alcune delle maggiori ong europee, abbiamo suggerito di contattare AAP Animal Advocacy and Protection,  che si è resa subito disponibile ad accoglierli». L’associazione, attiva nel recupero di animali sottratti a qualsiasi forma di sfruttamento, li ha accolti nella sede olandese.

«La scorsa settimana – hanno raccontato con una post sulla pagina Facebook – quattro marmoset di poche settimane fa sono state scoperte durante un controllo della polizia in Italia. Il veterinario convocato ha visto che erano messi molto male e ha portato gli animali con il suo camper al nostro centro di soccorso nei Paesi Bassi il più velocemente possibile».

Sono state accolte e curate, ma uno non ce l'ha fatta

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Sono gli stessi veterinari dell’associazione ad informare sulla morte di uno dei 4 cuccioli. «Sulla strada, purtroppo, è morto l'animale più giovane. I cuccioli sono arrivati all'AAP sabato mattina presto, dopo un viaggio durato tutta la notte. Nel nostro centro di soccorso stanno ricevendo le cure specialistiche di cui hanno disperatamente bisogno.: sono stati nutriti e curati e siamo determinati ad aiutarli a riprendersi».

Arrivati nella struttura olandese infatti i piccoli sono stati trasferiti in incubatrice e visitati dai veterinari. «Sono stati nutriti perché erano affamati e disidratati e ora verranno affidati a genitori adottivi della stessa specie – aggiunge Aiello che con la sua associazione ha contribuito ai costi di trasferimento – fortunatamente l’operazione si è conclusa con tempi davvero velocissimi. In due giorni sono stati preparati i documenti necessari al trasferimento e gli animali sono potuti arrivare al centro e iniziare le terapie più opportune. Purtroppo Oscar – uno dei quattro cuccioli – non ce l’ha fatta. Era troppo provato dai giorni precedenti. Ma gli altri quattro stanno benissimo e hanno a disposizione tutta la professionalità necessaria e strutture altamente qualificate e impeccabili».

Il traffico di selvatici: un affare da miliardi di dollari

Il traffico di animali dall’est del’Europa non si limita ai cuccioli di cani e di gatti che, come abbiamo raccontato spesso, rappresentano da soli una fetta enorme del gigantesco sfruttamento di animali. Oltre a cani e gatti, anche il traffico di specie selvatiche rappresenta un serbatoio gigantesco per i guadagni della malavita e arriva a valere fino a 199 miliardi di dollari l’anno, secondo le stime dell'Ipbes, il comitato scientifico dell'Onu per la biodiversità. Lo studio aveva infatti evidenziato come, a livello internazionale, quello delle specie selvatiche rappresenta il terzo mercato illegale dopo il traffico di esseri umani e la droga. Nell'ultimo rapporto dell’Ipbes del 2022, gli esperti avevano sottolineato un dato veramente allarmante e cioè che almeno metà della popolazione mondiale sopravvive attraverso lo sfruttamento delle specie selvatiche.

Mentre, sempre nel 2022, secondo l’Interpol il traffico illecito di animali selvatici cresce tra il 5 e il 7% all’anno, rappresentando così il quarto più redditizio traffico al mondo dopo il narcotraffico, il commercio di merci contraffatte e la tratta di esseri umani, riuscendo in particolare a sfruttare al meglio le nuove tecnologie per incrementare i guadagni. Secondo questo rapporto tra gli animali più ricercati sul mercato illegale ci sono proprio i piccoli primati come quelli recuperati con questa operazione di salvataggio, le piccole scimmiette originarie del Brasile e considerate a rischio di estinzione.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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