Il suo nome scientifico è Loxosceles rufescens, ma da tutti è conosciuto come ragno violino per la caratteristica macchia sul corpo, che ricorda la forma dello strumento musicale. È un animale tipico della fauna mediterranea, non ama il freddo ed è per questo che, oltre che in natura sotto le rocce, è piuttosto diffuso nelle case. Il ragno violino cerca gli anfratti e si nasconde negli angoli, o tra i tessuti per riscaldarsi. Non è un ragno pericoloso, al contrario è piuttosto pauroso e tende a nascondersi e a ripararsi nei suoi nascondigli in presenza dell'uomo. Attacca solo se messo alle strette, schiacciato o infastidito; come tutti d’altronde.
Ma se attacca è pericoloso? Senza dubbio tra le specie di ragno italiane è una delle due con un veleno in grado di creare problemi di rilevanza medica. Ma l’allarmismo rispetto alla gravità del morso del ragno violino è esagerato: non è detto che a ogni morso corrisponda un'iniezione di veleno. Questo avviene circa nel 40% dei casi. Per quel che riguarda la gravità del morso, poi, in Italia, i sintomi gravi sono rari e riguardano persone con malattie preesistenti, particolarmente sensibili alle tossine del suo veleno.
Nella maggioranza dei casi il morso indolore si risolve a livello cutaneo con un arrossamento dell’area interessata. Ad oggi nessun decesso può essere certamente attribuito esclusivamente al morso di questo ragno. Conviviamo normalmente e senza troppa ansia con animali più pericolosi, ad esempio api, vespe, calabroni, zecche e zanzare che ogni anno causano decine di vittime. Senza pensare a tutti i composti chimici potenzialmente mortali o i farmaci che utilizziamo ogni giorno.
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Di certo nessuno si mette a scrivere articoli sulla pericolosità dell’ammoniaca, delle vespe o dello sturalavandini. Normalizziamo la presenza di questo animale con un po’ di accortezza, sempre necessaria verso gli animali selvatici di qualsiasi tipo. Il ragno violino non rappresenta una grande emergenza sanitaria nel nostro paese.
