«Luna è malata, serve aiuto». L’appello degli studenti per il cane dell’Università di Palermo

Luna, il cane dell'Università di Palermo, ha un problema di salute che ha reso necessario il suo trasferimento presso uno stallo casalingo. Gli studenti universitari hanno avviato una raccolta fondi per pagare le cure veterinarie.

13 Aprile 2023
10:32
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Luna è una cagna anziana che vive nell'Università di Palermo praticamente da sempre, monitorata sul territorio dalla sua tutor Annamaria Monticciolo e dall’istruttrice cinofila Giorgia Matesi e coccolata da tutte le persone che ogni giorno percorrono i vialetti dell'Ateneo.

Negli ultimi tempi, purtroppo, le condizioni di salute di Luna sono peggiorate e, dopo l’ennesimo accalappiamento e trasferimento in canile contro la sua volontà e quella delle persone che la rispettano e tutelano, è stata reimmessa sul territorio ed ora è accudita in uno stallo casalingo, in attesa di altre visite mediche.

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Kodami aveva già raccontato la storia di questo “cane studente” occupandosi in particolar modo del problema che l’ha riguardata negli ultimi tempi: molte persone, infatti, alla vista della cagnolina anziana, sicuramente meno attiva rispetto al passato, ricorrevano periodicamente alle segnalazioni alla Polizia Municipale, condannando Luna a ripetuti accalappiamenti e ricoveri in canile.

Giorgia Matesi, istruttrice cinofila specializzata in monitoraggio di cani di quartiere a Palermo, ha raccontato a Kodami qual è lo stato di salute attuale di Luna, cagnolina dalla personalità fortemente indipendente e per forza di cose sofferente se distante dalla sua casa che è l’Università.

L’ultimo accalappiamento di Luna dal suo posto del cuore ha avuto luogo nelle ultime settimane di marzo, prima della sua reimmissione in territorio avvenuta il 24, su richiesta e attenta valutazione di Giorgia. «Quando sono andata a trovarla in struttura mi sono ritrovata davanti un cane malinconico e stanco di essere inseguito, con l’unico desiderio di essere riportato a casa sua – racconta Giorgia – Così, in accordo con le signore che seguono Luna sul territorio, abbiamo deciso di chiedere la sua reimmissione sul territorio, con l’intento di somministrarle la terapia per il probabile sarcoma che si ritrova alla zampa».

Per Luna però, questo periodo di ritorno in libertà è durato giusto il tempo di qualche dormita davanti alla mensa universitaria: il 3 aprile infatti, purtroppo, dalla massa alla zampa ha iniziato a fuoriuscire del sangue e per l’animale si è reso necessario il trasferimento presso una clinica veterinaria.

«Luna è un cane forte e molto indipendente, motivo per cui ogni decisione diversa da quella di lasciarla felice nel suo posto del cuore è stata presa e verrà presa dopo attente valutazioni e nell'unico interesse di dimostrarle la nostra amicizia fino alla fine – continua Matesi – in clinica ci avevano anche parlato di una eventuale eutanasia ma io, essendo una infermiera veterinaria, mi sono resa disponibile a trasferirla da me, dove ancora oggi si trova, medicata e coccolata dalle sue più care amiche che vengono a trovarla ogni giorno».

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Il ritmo di una vita in casa in compagnia di altri animali e umani Luna non l’aveva mai vissuto prima d’ora, semplicemente perché non ha mai sentito il bisogno di conoscere una realtà diversa dall’esistenza in libertà: la sua casa è e rimarrà per sempre l’Università, a prescindere da quali saranno gli sviluppi di questa storia.

Dentro l’Università Luna ci è cresciuta: è diventata un’adulta tra i vialetti di quell’ateneo, percorrendo le stesse strade che percorrevano gli studenti, accompagnandoli ad ogni esame e sostenendoli nelle giornate no. Ha costruito relazioni salde anche con i professori e gli abitanti delle case vicine, ottenendo il rispetto e l’amore di molti.

Adesso è malata e le sue condizioni di salute non le permettono più di vivere in libertà, a causa delle difficoltà riscontrate nella somministrazione delle terapie, che sono tante, delicate e anche molto costose. «Abbiamo richiesto un’altra consulenza veterinaria che avverrà nei prossimi giorni, per capire cosa possiamo tentare di fare per il suo bene e se è possibile procedere con una eventuale amputazione – spiega Giorgia – per Luna è iniziato un nuovo capitolo della sua vita e non sappiamo quanto durerà. Cercherò di ascoltarla e di scegliere per lei insieme alle sue amiche storiche, senza accanimento».

Certo è che quella cagnolina, dal manto color miele e dal fare mai prevaricante, a tratti indifferente con gli sconosciuti ma amorevole con gli amici più fidati, ha lasciato nel cuore di quanti l’hanno conosciuta tra una lezione universitaria e l’altra una traccia importante, segno di una relazione uomo-animale rispettosa e duratura nel tempo.

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E’ per questo motivo che proprio gli studenti, amici e “colleghi” universitari di Luna, hanno avviato una raccolta fondi al fine di aiutare Giorgia, Annamaria e quanti si stanno prendendo cura di lei, a sostenere i costi per le spese veterinarie.

Questo è il messaggio inserito nella descrizione della raccolta fondi che ha raggiunto in poche ore l’obiettivo prefissato: “Ciao a tuttə! Sono Irene e sono una rappresentante dell'Università degli studi di Palermo. Qualche mese fa ho conosciuto una signora che da anni bada ai cani e gatti di UniPa, in viale delle scienze. Come molti di voi sanno, c'è una cagnolina con un tumore alla Zampa molto grave. Va visitata d'urgenza a seguito di un incidente e bisognerà valutare se amputarle questa zampa. Per il tutto serviranno molti soldi e questo è l'unico modo per dare una mano."

Luna è l’esempio lampante di come, con le dovute attenzioni e precauzioni, un individuo nato e cresciuto libero, un cane di quartiere, possa liberamente risiedere in zone assiduamente frequentate dagli umani e sviluppare con essi una relazione equilibrata e sana, fondata sulla promessa di esserci sempre l'uno per l'altro.

Tutte le persone che vogliono bene a Luna sperano in una sua rapida ripresa e chissà se per la prossima sessione di esami gli studenti potranno godere ancora una volta della sua compagnia davanti alle aule dell’Università.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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