La nuova vita di Hope, la cagnolina malata salvata dai volontari dell’associazione Osso e Biscotto

Hope è stata trovata in condizioni tragiche: la leishmaniosi le aveva quasi del tutto compromesso la vista, con un occhio quasi cieco e l'altro completamente fuoriuscito dall'orbita. Per sua fortuna, i volontari di "Osso e Biscotto" l'hanno trovata in tempo, salvandole la vita e regalandole la gioia di una nuova famiglia.

2 Aprile 2021
15:23
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«Una volta presa abbiamo scoperto che stava in condizioni pessime: aveva una leishmania a livelli altissimi, che le aveva ormai compromesso la vista. Aveva un occhio completamente fuori dall’orbita e l’altro occhio lo stava perdendo.»

Questa cagnolina è stata trovata in condizioni tragiche: la malattia che la stava consumando le aveva lasciato pochi giorni di sopravvivenza, ma Francesco D’Anna e gli altri volontari di “Osso e Biscotto”, associazione animalista con sede a Caltanissetta, hanno fatto di tutto per salvare la vita di Hope. Abbiamo raggiunto Francesco, che ha voluto raccontarci questa storia.

«Hope è una cagnolina che ci era stata segnalata da tanti, ma noi non riuscivamo a trovarla in nessun modo perché si spostava continuamente. Una volta presa abbiamo scoperto che stava in condizioni pessime: aveva una leishmania a livelli altissimi, che le aveva ormai compromesso la vista. Aveva un occhio completamente fuori dall’orbita e l’altro occhio lo stava perdendo. Fortunatamente siamo riusciti ad arrivare in tempo, lei si stava lasciando andare quando l’abbiamo trovata: non si alzava, non mangiava, non rispondeva agli stimoli, era ormai più morta che viva»

La Leishmaniosi è una malattia causata da un parassita che colpisce principalmente i cani e fra i tanti sintomi che comporta, ci sono anche le lesioni oculari. Quando i volontari di Osso e Biscotto hanno trovato Hope, hanno capito che non c’era tempo da perdere: «Osso e Biscotto è un’associazione che si occupa di salvare i cani randagi e anche i gatti dalla strada. Orientativamente, riceviamo sulle 15-20 segnalazioni al mese, anche perché adesso la gente che ci conosce inizia a chiamarci quando vede un animale in difficoltà.
Hope inizialmente era completamente inerme: non mangiava, non beveva. La mettevamo al sole prendendola in braccio dal suo box per un paio d’ore al giorno.
Poi quando ha iniziato a prendere conoscenza non è stato subito facile: non sapendo quali traumi aveva subito in passato, delicatamente ci siamo avvicinati a lei fin quando non ha deciso di fidarsi completamente di noi.»

Il percorso di cura di Hope è durato più di tre mesi. Durante questo periodo, i volontari hanno salvato anche un altro cane che rischiava di morire. Racconta Francesco D’Anna: «Miele è stato trovato per caso.
Aveva un trauma cranico molto esteso con tutta la testa gonfia, piena di pus, un ematoma enorme. Non sapevamo niente di lui, era completamente lasciato andare, l’abbiamo preso in braccio, l’abbiamo caricato in macchina e l’abbiamo subito portato dal veterinario.
Adesso Miele inizia a stare meglio, non si fida di noi, non si fa avvicinare, però vediamo giorno dopo giorno dei piccoli risultati che ci fanno sperare.
Inizia ad avvicinarsi, inizia ad annusarci, diciamo che sta facendo un sacco di passi avanti.»

I loro percorsi di guarigione sono stati raccontati sulle pagine social dell’associazione e in modo particolare, la storia di Hope è riuscita a fare breccia nel cuore di una nuova famiglia: «Per Hope è stato più semplice del previsto perché una ragazza di Arezzo stava seguendo silenziosamente tutta la storia sin dall’inizio. Non ci aveva mai contattati, quindi noi pensavamo fosse un’adozione difficile, invece questa ragazza un bel giorno ci rispose dicendo: “Ciao io sto seguendo Hope dall’inizio e visto che sta bene la voglio adottare”. Noi abbiamo fatto i salti di gioia.
Ora Hope vive ad Arezzo, in Toscana, con Margherita e la sua sorellina. E adesso ha tutto quello che si merita»

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