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Kodami Call

In una gara tra ladri, chi vincerebbe tra Lupin e gli animali cleptoparassiti?

Da pochissimo è disponibile la nuova serie animata Lupin Zero, una miniserie che racconta la gioventù del ladro più famoso del mondo. Questo personaggio ci da la possibilità di spiegare come nel regno animale il furto sia estremamente comune e per gli animali cleptoparassiti è addirittura vitale.

20 Gennaio 2023
18:08
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Una Tokyo degli anni 60 a fare da sfondo, il caratteristico sorriso beffardo e una nuova storia inedita: Lupin III è tornato. Da pochissimo infatti è disponibile per tutti i fan del personaggio in giacca verde del fumettista Monkey Punch la miniserie Lupin Zero che racconta le origini del mitico ladro.

Suo nonno era Arsène Lupin, il famoso ladro francese che aveva istituito un premio per i più abili ladri del pianeta, il Lupin d'oro, premio che chiaramente ha vinto il nipote, ma che a noi a Kodami fa nascere un dubbio: se gli animali partecipassero a questa competizione, chi vincerebbe?

Cos'è il cleptoparassitismo?

Fra gli animali rubare le cose non è solo "un’arte", ma una questione di vita o di morte. Sicuramente immaginando un animale coinvolto nel "mondo del crimine" a tutti sarà venuta in mente la gazza ladra, ma con questo uccello parliamo di un fenomeno osservato solo raramente. In quelle rare occasioni le gazze avevano rubato chiavi o oggetti simili, un comportamento che ancora oggi gli scienziati fanno fatica a spiegare. 

Altri uccelli solitamente effettuano "piccoli furti" in occasione della costruzione del nido, come nel caso degli uccelli giardinieri. Questi animali allestiscono veri e propri palcoscenici davanti ai loro nidi raccogliendo e sistemando in maniera davvero creativa tutto quello che hanno a disposizione: tappi di bottiglia, frammenti di vetro, pezzi di plastica, rametti e foglie. Altre specie come il nibbio bruno (Milvus migrans), usano invece oggetti di forma e colore particolare per decorare il nido, solitamente pezzi di plastica bianchi.

Nessuno di questi però, potrebbe competere con i veri “ladri” del mondo animale: i cleptoparassiti. Con questo termine si indica un comportamento in cui un animale ruba di nascosto o in modo aggressivo il cibo che un altro animale è riuscito a recuperare. È un comportamento piuttosto comune nel regno animale osservato soprattutto nel mondo degli insetti, ma i veri sovrani del cleptoparassitismo sono gli uccelli.

I casi più sorprendenti di cleptoparassitismo

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Se ad esempio a questa competizione immaginaria partecipassero specie come le fregate o il nibbio fischiatore, sicuramente tutti i contendenti avrebbero vita dura. Questi animali rubano spesso le prede di altri anche se non è il loro unico mezzo di sostentamento, una tecnica di caccia che si basa comunque sulla raffinata arte del furto. Le fregate, ad esempio, sono un genere di uccelli diffusi in regioni tropicali o subtropicali, in ambienti pelagici e costali di tutti gli oceani riconoscibili per la sacca golare rossa che il maschio gonfia durante il corteggiamento e la coda biforcuta.

Questi animali sono così specializzati nel cleptoparassitismo che possono arrivare perfino a forzare altri uccelli a rigurgitare il cibo per nutrirsene. Utilizzano soprattutto un comportamento definito “mobbing”, ovvero si scagliano contro un altro animale emettendo richiami assordanti, infastidendoli o aggredendoli direttamente.

Specie appartenenti ai generi degli stercorari, che mettono anche loro in pratica la stessa tecnica, sono stati visti addirittura recuperare il cibo rigurgitato in volo. Questi sono uccelli marini che presentano convergenze evolutive interessanti con i rapaci, ovvero caratteristiche comuni fra i due gruppi di uccelli che hanno presentato entrambi poiché soggetti alle stesse pressioni evolutive. Posseggono infatti un becco adunco e forte e artigli ricurvi e affilati molto simili a quelli degli uccelli predatori.

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Stercorarius parasiticus

Fra gli stercorari sicuramente il labbo (Stercorarius parasiticus), è uno dei ladri della natura più studiato. Questo è un grosso uccello marino delle dimensioni di un gabbiano comune che si riproduce sulle coste più settentrionali dell’Eurasia e del Nord America. Sono uccelli marini a volte indicati come "pirati del cielo" in quanto rubano molto del loro cibo da sterne, pulcinelle di mare e altri uccelli marini che stanno riportando pesci ai loro nidi.

Degno di nota è anche un altro tipo di cleptoparassitismo, definito in questo caso “nuziale”, messo in atto da un ragno: l’Argyrodes elevatus. Questi ragni si trovano più comunemente nelle regioni subtropicali e tropicali dell'America meridionale e centrale, così come nelle regioni meridionali degli Stati Uniti. Alcuni studiosi negli anni 80 hanno osservato che i maschi di questa specie praticano il cleptoparassitismo sottraendo prede ad altri ragni con l’obiettivo di corteggiare una femmina.

Infatti, durante il corteggiamento, i maschi di questa specie presentano un dono nuziale, spesso una preda avvolta nella seta, alla femmina. Il maschio si avvicina alla femmina, portando il dono sui suoi cheliceri, mentre comunica con una vibrazione distinta di corteggiamento, una metodo comunicativo diverso di specie in specie. A questo punto inizia una serie di comportamenti volti ad offrire il dono alla femmina, seguiti dall'accoppiamento vero e proprio tra i due ragni, mentre la femmina è distratta dal succulento regalo, che può durare da due a otto ore.

Insomma, se veramente dovesse esistere una gara del genere sarebbe sicuramente agguerrita e il vincitore non sarebbe scontato. L’unica cosa certa è che osservando questi comportamenti è imperativo distaccarci dal nostro punto di vista antropocentrico: non stiamo parlando di rubare come lo intendiamo noi esseri umani, ma della semplice e incessante corsa ad accaparrarsi le risorse necessarie per sopravvivere che interessa ogni essere vivente fin dall'alba dei tempi.

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