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10 Febbraio 2024
18:00

Vedono un procione che sembra ferito e chiamano i soccorsi, poi scoprono la verità

Karenlynn Stracher, esperta nel soccorso di animali per il Dipartimento di Stato di New York, riceve la segnalazione di un procione in strada, apparentemente ferito. Stracher si precipita all'indirizzo indicatole e scopre la verità: il procione segnalato si chiama Emeril, sono anni che vive in quella zona e non è affatto ferito.

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Manca poco alla fine del 2023 quando Karenlynn Stracher, esperta nel soccorso di animali per il Dipartimento di Stato di New York sulla Conservazione dell'Ambiente, riceve una chiamata da un cittadino preoccupato di Long Island che ha avvistato un procione in strada, apparentemente ferito.

Il procione, detto anche orsetto lavatore, è un mammifero onnivoro della famiglia dei Procionidi, nativo del Nord America e presente anche in alcune zone d'Italia, dove viene regolato da un piano di Gestione pubblicato dal Ministero dell'Ambiente.

Preoccupata per la salute dell'animale, Stracher si precipita all'indirizzo indicatole e, dato che l'animale si trova nel giardino di una proprietà privata, la donna bussa al campanello chiedendo se può dare un'occhiata in giro.

Ad aprirle la porta è la proprietaria di casa che conosce bene il procione di cui parla l'esperta: si chiama Emeril e sono anni che abita quelle zone e, inoltre, non è affatto ferito, è solo molto anziano.

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Stracher è esterrefatta. Non è infatti comune che i procioni in libertà superino indenni il loro primo anno di vita e quelli che ce la fanno riescono a vivere solo fino ai due o ai tre anni, ma molto dipende anche dalle condizioni ambientali in cui vive.

Emeril, invece, ne ha almeno il doppio. Come tutti i soggetti anziani, anche questo procione però soffre gli acciacchi dovuti all'età: ha l'artrite e le cataratte ma Stracher decide comunque di lasciarlo libero e di tornare di tanto in tanto a fargli visita per assicurarsi che mantenga un discreto stato di salute.

Nel frattempo, l'esperta continua a ricevere telefonate di cittadini che avvistano Emeril e credendo sia ferito richiedono un intervento. In realtà, l'errore di valutazione è più che plausibile: è rarissimo vedere un procione anziano e in molti probabilmente non ne hanno mai visto uno.

A ogni telefonata la donna risponde che Emeril sta bene e che è solo in avanti con l'età ma ci sono già persone che si prendono cura di lui. Tuttavia, all'ennesima richiesta di intervento durante la quale Emeril viene "messo al sicuro" da un cittadino sotto una cassa di plastica, Stracher decide, di comune accordo con i "vicini di casa" di Emeril, che per l'anziano procione è meglio godersi la vecchiaia lontano dai pericoli e dalla strada.

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Così l'animale è stato infine trasferito in un giardino recintato, al sicuro e monitorato da una persona che si sta prendendo cura di lui sotto l'attenta guida di Stracher.

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