Per chi crede nel destino l'incontro tra Valerio e Aaron doveva evidentemente essere già scritto da qualche parte e per questo inevitabile. Valerio Perrella, 35 anni, lo scorso 15 dicembre si stava infatti recando al lavoro come ogni mattina col suo bus, quando improvvisamente un Pastore Maremmano Abruzzese, visibilmente spaesato e impaurito, compare al centro della Strada Statale 268 del Vesuvio, in provincia di Napoli, rischiando di finire vittima di un incidente. Tra le urla e i clacson di chi si è trovato bloccato nel traffico, Valerio non si è però perso d'animo, è sceso dal bus, ha preso in mano la situazione ed è riuscito portarlo via dalla strada e a salvarlo.
Da quel momento, la vita di entrambi ha preso una svolta improvvisa e imprevista, perché quel salvataggio – e quell'incontro fortuito – dopo quasi un mese si sono poi trasformati in una vera e propria adozione. «La mia nuova vita con Aaron è cambiata drasticamente. Mi ha completamente stravolto – ci racconta emozionato Valerio – Quando l'ho visto in strada non ci ho pensato due volte a intervenire, e grazie anche all'aiuto di altri automobilisti siamo riusciti e metterlo in sicurezza sul bus. Ma decidere di adottarlo non è stato semplice, né l'ho fatto impulsivamente». Aaron è infatti pur sempre un giovane Pastore Maremmano Abruzzese, razza maestosa, enorme, ma di certo non per tutti.
Questa razza si porta infatti dietro tutte le caratteristiche, le esigenze e le motivazioni dei grandi protettori di greggi, da sempre allevati per proteggere gli animali al pascolo dai grandi predatori. La sua indole mansueta ma schiva ed estremamente forte, richiede perciò una decisione che va presa con grande responsabilità e consapevolezza. «Quando ho deciso di adottarlo ci ho pensato molto all'inizio, proprio perché si tratta di una razza impegnativa, di taglia grande e anche di un cane abbandonato – sottolinea infatti Valerio – Ho pensato di farlo fin dal primo momento che l'ho visto, ma ad aiutarmi a prendere questa decisione sono stati soprattutto i ragazzi del Dog Park che mi hanno accompagnato verso questa adozione ogni volta che andavo in canile».
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Quando infatti Aaron si trovava al canile sanitario di Ottaviano, dove è stato sterilizzato, microchippato e affidato alle cure della cooperativa Dog Park, Valerio è andato quasi ogni giorno a trovarlo per familiarizzare con lui, conoscersi e capire se le vite, le esigenze e i desideri dell'uno e dell'altro fossero compatibili. La connessione è stata però immediata e Aaron e Valerio hanno così potuto cominciare la loro nuova vita insieme. «Quando è arrivato a casa per la prima volta è stata un'emozione incredibile – ricorda ancora Valerio – L'ho fatto ambientare pian piano, gli ho fatto conoscere casa e con i suoi tempi si è subito adattato. Siamo solo all'inizio, ma è già molto socievole con gli altri cani e con le persone, ma mi farò sicuramente aiutare ancora da educatori cinofili esperti in questo percorso».
Ora Valerio e Aaron vivono insieme a Mugnano del Cardinale, piccolo comune irpino ai piedi dei monti del Partenio, dove il giovane Maremmano si sta già godendo lunghe passeggiate tra i boschi. Vederlo in natura, dove può appagare tutti i suoi bisogni, è un piacere e se Aaron può farlo è solo perché Valerio, salvandolo prima dalla strada e poi adottandolo definitivamente, gli dato una seconda possibilità. Ed è anche questa la parte della storia che sembra in un certo senso già scritta, una congiuntura in cui due destini, partendo da un momento di difficoltà comune, si intrecciano definitivamente lungo la stessa strada comune.
«Nel 2020 vivevo a Milano e sono stato uno dei primi casi COVID ricoverati d'urgenza in condizioni critiche – conclude commosso Valerio – Da quel momento la mia è cambiata per sempre. Sono molto più grato alla vita stessa, verso gli altri e le piccole azioni quotidiane e salvare Aaron dalla strada è stato un qualcosa che sentivo dentro di dover fare. Anche lui meritava una seconda occasione. In lui c'è tutto il buono che possa esistere. Con le persone, con i cani, con tutti. Lui è sempre socievole e positivo. Sotto questo aspetto abbiamo due caratteri molto simili. Io poi di mestiere guido mezzi pesanti, mentre lui è un vero gigante buono. Penso sia un connubio perfetto».
La bellissima storia del salvataggio e dell'adozione di Aaron, ovviamente, non ha nulla a che fare col destino. Nel rapportarsi con le altre vite che con noi abitano il mondo, nessuna delle nostre scelte e delle nostre azioni è già scritta e siamo soltanto noi a decidere. Alcune di queste scelte, come quelle prese da Valerio, se fatte con empatia e guidate dalla consapevolezza, possono poi durare anche per tutta una vita. Scegliere di vivere con un cane è infatti un percorso che decidiamo di fare insieme ed è – come diciamo spesso tra le pagine di Kodami – un punto di inizio e mai d’arrivo che può portare verso un grande arricchimento che dura per sempre e che oltrepassa qualsiasi ostacolo e barriera.
