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28 Settembre 2023
14:39

Una specie di pipistrello è stata ritrovata dopo oltre 100 anni dalla sua scoperta in Sud America

Dopo un secolo dal suo primo e unico avvistamento in Brasile, una specie di pipistrello è stata riscoperta all'interno di una delle foreste più frammentate del Pianeta.

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Non sono poche le specie che dopo essere state appena descritte escono dai radar, svanendo completamente e non venendo più avvistate da nessuno. Tra queste specie c'era anche Histiotus alienus, uno strano pipistrello brasiliano che dopo essere stato descritto oltre un secolo fa dallo zoologo inglese Oldfield Thomas, nel 1916, scomparve completamente dalla circolazione per non ricomparire mai più… almeno fino a qualche anno fa.

A dare notizia della riscoperta dell'animale è stato un team brasiliano composto da diversi ricercatori che lavorano per la Fondazione Oswaldo Cruz, un'istituzione scientifica privata che lavora nella ricerca e lo sviluppo delle scienze biologiche a Rio de Janeiro. Il team, guidato da Vinícius C. Cláudio e Ricardo Moratelli, ha infatti pubblicato uno studio sulla rivista Zookeys in cui viene descritto nuovamente l'animale riesumando la sua storia.

Per un secolo questa piccola specie di pipistrello si era infatti nascosta alla vista degli scienziati, che per tutto questo tempo non hanno potuto far altro che limitarsi a conoscere solamente il suo olotipo – ovvero l'esemplare su cui si basa la sua descrizione formale – che si trova conservato tra le sale del Museo di Storia Naturale di Londra.

Il modo con cui gli scienziati brasiliani sono riusciti a trovare una nuova popolazione di questa specie è stato d'altronde fortuito. Durante infatti alcune spedizioni effettuate nel 2018 per un' altro progetto, chiamato Promasto (Mammals from Campos Gerais National Park e Palmas Grasslands Wildlife Refuge), gli scienziati si sono trovati durante una sera circondati da diversi individui di questa specie, all'interno del Palmas Grassland Wildlife Refuge. Considerando che si trovavano lì per effettuare studi sui mammiferi, hanno allora avuto l'idea di catturarne temporaneamente qualche esemplare, con l'obiettivo di identificarne la specie.

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L’habitat in cui è stato riscoperto Histiotus alienus

Non potevano di certo immaginare che i pipistrelli su cui stavano mettendo le mani erano rimasti nascosti per oltre un secolo. Dopo aver effettuate queste catture tramite delle reti speciali, i ricercatori si sono dunque resi presto conto che questi pipistrelli erano quelli che si aspettavano. Per esempio, erano completamente diversi dal pipistrello bruno tropicale dalle grandi orecchie (Histiotus velatus), che viene più comunemente osservato in zona anche dalle popolazioni indigene della regione.

Il team ha così deciso di chiedere l'aiuto del Museo Nazionale di Rio de Janeiro, in Brasile per completare ulteriori studi e continuare ad effettuare nuovi confronti con altre specie presenti in zona. Il team ha così passato i successi anni a studiare la morfologia dell'animale, confrontandolo con centinaia di pipistrelli presenti nell'intero paese, finché Moratelli non ha avuto l'idea di ampliare lo spettro delle ricerche utilizzando anche la bibliografia che descrive le specie di cui non esistono dei campioni imbalsamati nelle collezioni museali del Brasile. E stato così che sono venuti per la prima volta in contatto con gli studi di Oldfield Thomas e con l‘Histiotus alienus, noto anche come pipistrello bruno dalle grandi orecchie.

Secondo gli autori dell'articolo, questo pipistrello ha orecchie ovali molto più grandi rispetto a quelle delle altre specie simili, che sono tra l'altro anche collegate tra di loro tramite una membrana molto sottile. Il loro colore è marrone scuro e la loro lunghezza totale non supera i 120 mm. I padiglioni auricolari, inoltre, presentano più grinze rispetto ad altri pipistrelli, ma questo elemento diagnostico non può essere usato con certezza, in quanto queste grinze possono anche essere una conseguenza temporanea della cattura nelle reti.

Secondo gli stessi autori della scoperta, questa specie inoltre è già in serio pericolo di estinzione, visto che il suo habitat, ovvero la Foresta Atlantica brasiliana, è altamente frammentata ed è considerata fra le più minacciate del Pianeta. Per questa ragione, quindi, i ricercatori non vedono l'ora di effettuare nuove spedizioni, per ottenere ulteriori informazioni e dati utili per proteggere questa specie sperando magari di scovare altre popolazioni.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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