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30 Giugno 2023
15:47

Una malattia della pelle minaccia la sopravvivenza delle orche nel Mar Salish

Una popolazione di orche vivente nel sul del Mar Salish combatte contro l'estinzione dal 1975. Ora a peggiorare la situazione è intervenuta una nuova problematica: una malattia della pelle le cui cause sono tutt'ora sconosciute.

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Nell'immensità degli oceani, una delle creature più affascinanti e iconiche del mare cattura l'immaginazione di molti: le maestose orche (Orcinus orca).  Cetacei estremamente affascinanti che, con la loro maestosità e intelligenza, sono da sempre considerate tra i predatori più iconici del regno marino. Nonostante le loro dimensioni e la mancanza di predatori naturali, questi splendidi animali non sono invincibili. Un nuovo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su PLOS ONE, evidenzia come la sopravvivenza di una piccola popolazione di orche residente nel sul del  Mar Salish sia messa a rischio da una nuova minaccia: una malattia della pelle. Ciò potrebbe rappresentare un altro pericolo significativo per la salute di questi individui che combattono da tempo contro l'estinzione.

La popolazione di orche in esame naviga le acque costiere e interne dallo stretto di Chatham nel sud-est dell'Alaska (USA) a Monterey Bay, California (USA).Dal 1975, questa popolazione è in una situazione critica. Dopo aver raggiunto un minimo storico di 71 individui, si è ripresa parzialmente negli anni 90. Tuttavia, il numero di esemplari è nuovamente diminuito nel corso degli anni e attualmente conta meno di 75 individui. La scoperta di questa malattia rappresenta una minaccia aggiuntiva e preoccupante per queste creature già vulnerabili.

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Ad individuarla è stato un team di ricercatori che ha analizzato una vasta collezione di fotografie digitali scattate a ogni esemplare tra il 2004 e il 2016. Queste, ottenute dal Center for Whale Research a scopo di identificazione, includevano quasi 20.000 singoli avvistamenti di orche, fornendo dati preziosi e utili per valutare lo stato di salute degli animali nel corso del tempo. E' proprio dall'osservazione di queste foto che gli studiosi si sono resi conto che le orche presentavano dei cambiamenti cutanei transitori e solo occasionalmente persistenti, ma sicuramente anomali. Inizialmente, però, non gli è stato dato molto peso infatti non sono mai stati monitorati nel corso del tempo.

Solo successivamente è emerso che queste macchie rappresentano i sintomi di sei diverse sindromi da malattia della pelle. Attualmente questo è ciò che si sa, ma non è chiaro quale sia la causa che ha scatenato tale epidemia. I ricercatori hanno escluso tra i potenziali responsabili i fattori ambientali, come i cambiamenti della temperatura dell'acqua o della salinità, ipotizzando che tutto possa derivare da un'agente infettivo.

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E' evidente che, vista la situazione critica della popolazione in questione, comprendere il significato dei cambiamenti della pelle nelle orche è fondamentale per valutare la loro salute generale e il potenziale impatto della malattia sul loro recupero. Grazie alle foto i ricercatori sono riusciti a rendersi conto in maniera non invasiva della presenza di questa malattia, ma questo non basta per riuscire ad identificarne le cause specifiche. Per questo motivo sarà cruciale capire in che modo agire per salvare questi animali prima che sia troppo tardi.

Ad ogni modo, questa ricerca ha contribuito moltissimo alla comprensione dell'epidemiologia dei cambiamenti cutanei delle orche residenti nel sul del  Mar Salish. Grazie ad essa si è reso evidente il fatto che sia estremamente necessario monitorare costantemente questa piccola e fragile popolazione onde evitare che la situazione peggiori. L'obiettivo attuale è quello di svelare le cause della malattia e le implicazioni che questa ha provocato sulla salute delle orche per riuscire poi a conservare al meglio questi esemplari ed evitare che una situazione del genere possa ripresentarsi.

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La storia di queste orche, inoltre, fa riflettere su quanto sia importante non tralasciare e sottovalutare mai neanche il minimo particolare quando si tratta di cambiamenti fisici e/o comportamentali degli animali. E' sempre bene assicurarsi che questi godano di buona salute, soprattutto se si tratta di specie minacciate o a rischio di estinzione. E' quindi fondamentale compiere azioni di monitoraggio, ma altrettanto essenziale è assicurarsi che tutto sia nella norma altrimenti anche il miglior controllo periodico può risultare inefficace.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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