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1 Giugno 2023
13:07

Un algoritmo per studiare le migrazioni dei pipistrelli e proteggerli dalle turbine eoliche

Un gruppo di scienziati ha ideato un nuovo algoritmo che utilizza la tecnologia radar in grado di discriminare i pipistrelli da uccelli e insetti. Questa tecnologia aiuterà come mai prima d'ora a studiare le migrazioni dei chirotteri, così da poterli proteggere dalle turbine eoliche che ogni anno uccidono milioni di animali.

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Quando si pensa alle migrazioni animali la mente va immediatamente agli uccelli, viaggiatori per eccellenza, oppure alle grandi mandrie di mammiferi delle pianure africane. Eppure sono molte altre le specie animali, talvolta del tutto inaspettate, che compiono regolarmente grandi e spettacolari migrazioni in giro per il mondo, tra cui i piccoli insetti e i pipistrelli. Tuttavia, poco o nulla si sa sugli spostamenti dei chirotteri, anche per via delle loro abitudini elusive e notturne che rendono molto complicato seguirli e studiarli su larga scala.

Grazie a un nuovo studio, però, un gruppo di ricercatori delle università israeliane di Haifa e Tel Aviv è riuscito a ideare un innovativo metodo di tracciamento dei pipistrelli che grazie all'aiuto di un nuovissimo algoritmo che utilizza la tecnologia radar permette di monitorare con precisione i movimenti dei chirotteri su larga scala. Questo metodo, chiamato BATScan, pubblicato recentemente su Methods in Ecology and Evolution, permetterà non solo di capire qualcosa in più sulle migrazioni dei mammiferi alati, ma aiuterà anche a proteggerli meglio dall'impatto con le turbine eoliche, una delle principali minacce per la conservazione dei pipistrelli.

Le turbine eoliche minacciano pipistrelli e uccelli

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L'utilizzo su larga scala di energie rinnovabili e di impianti eolici sono fondamentali per rendere sempre più sostenibili le nostre vite e le nostre società e aumenterà sempre più in tutto il mondo. Ma anche le turbine eoliche hanno un inevitabile impatto sulla biodiversità, soprattutto sugli animali alati come uccelli e pipistrelli. Attualmente si stima infatti che, a causa della rotazione delle turbine, muoiano un numero dieci volte maggiore di pipistrelli rispetto ai pennuti, anche perché ancora non conosciamo abbastanza bene i loro schemi di volo per poter attuare strategie di tutela efficaci.

Negli ultimi anni, però, l'utilizzo dei radar per lo studio degli uccelli migratori è aumentato notevolmente, permettendo di raccogliere dati su dimensioni, velocità di volo, struttura del corpo e modelli migratori degli animali alati. Tutti questi dati consentono ai ricercatori di studiare come mai prima d'ora il comportamento, le abitudini e i movimenti migratori, ma allo stesso tempo possono fornire informazioni essenziali per evitare che le infrastrutture o i parchi eolici vengano costruiti lungo le rotte e i punti strategici delle migrazioni.

Un nuovo algoritmo in grado di riconoscere i pipistrelli

Finora nessuno era però riuscito a ideare un sistema in grado di riconoscere i pipistrelli che, a differenza degli uccelli, venivano quindi spesso tagliati fuori dalle valutazioni ambientali per la costruzione di grandi opere potenzialmente impattati. Ma partendo da osservazioni dirette sul campo e utilizzando database già consolidati sugli uccelli, i ricercatori sono riusciti a creare un nuovo algoritmo estremamente preciso e affidabile in grado di discriminare i pipistrelli da uccelli, insetti o altri oggetti inanimati volanti e che ha raggiunto un grado di accuratezza superiore al 90%.

Per arrivare a un livello così alto di precisione, gli scienziati hanno utilizzando la rete di radar per lo studio degli uccelli in Israele, attraverso la quale sono riusciti a identificare un preciso periodo di due settimane a giugno in cui non vi era stata alcuna attività notturna dei pennuti. Di conseguenza, tutto quello che volava in quell'arco di tempo (e che non era un insetto) doveva essere quasi certamente un pipistrello. Tutte queste osservazioni sono state quindi isolate e analizzate, permettendo così di allenare l'algoritmo a riconoscere tempi di attività, biomeccanica del volo, dimensioni degli animali e, in definitiva, i pipistrelli.

In che modo l'algoritmo aiuterà a proteggere i pipistrelli

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Grazie a BATScan è stato inoltre possibile creare un database con oltre 60.000 osservazioni di pipistrelli che coprono tutto il paese e numerosi habitat, che potrà essere utilizzato come spunto anche nel resto del mondo. Questi dati hanno inoltre già permesso di raccogliere nuove interessanti informazioni sulle abitudini e il comportamento dei chirotteri. Si è scoperto, infatti, che i mammiferi mostrano notevoli differenze nel comportamento e nei tempi della migrazione. È emerso per esempio,, che i pipistrelli migrano molto più tardi degli uccelli in entrambe le stagioni migratorie, ma anche che volano a un'altezza molto inferiore, circa 200-600 metri, rispetto agli uccelli che solitamente volano tra 100-1.000 metri.

Milioni di pipistrelli muoiono in tutto il mondo ogni anno a causa delle turbine eoliche. Ma ora, grazie a questo nuovo algoritmo che sarà messo a disposizione di tutti gli scienziati del mondo, sarà molto più semplice studiare le loro migrazioni, capire quali fattori ambientali influenzano i loro movimenti e comportamenti, così da individuare con maggiore precisione i luoghi più adatti in cui costruire nuovi parchi eolici oppure per progettare sistemi in grado di mitigarne l'impatto e rendere i cieli notturni più sicuri per questi affascinanti e minacciati mammiferi alati.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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