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3 Novembre 2023
13:52

Turisti vedono un cane chiuso in gabbia, le autorità non intervengono: tornano un anno dopo e lo salvano

Chiuso in gabbia senza possibilità di uscirne e nel silenzio delle autorità locali. Per salvarlo c'è voluto l'intervento di due turisti che hanno scelto di non voltare la testa dall'altra parte.

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Chiuso in gabbia senza possibilità di uscirne e nel silenzio delle autorità locali. Per salvarlo c'è voluto l'intervento di due turisti che hanno scelto di non voltare la testa dall'altra parte. La storia di Ringo inizia così nel settembre del 2022 e a raccontarla è Tatiana: «Chris e io siamo andati in Italia a Santa Caterina in Calabria, per una vacanza e avevamo visto 3 gattini sul ciglio della strada. Quando ci siamo avvicinati però quello che ha catturato la nostra attenzione era un cane in gabbia. Subito abbiamo informato un'organizzazione di soccorso locale e speravamo che potessero aiutarlo, anche perché noi stavamo per rientrare in Canada. Esattamente un anno dopo, nel settembre del 2023, siamo tornati nello stesso posto e abbiamo visto lo stesso cane nella stessa gabbia: sapevamo che dovevamo fare qualcosa perché nessuno era intervenuto. Abbiamo confrontato le foto dell'anno scorso con la situazione attuale e aveva perso una notevole quantità di peso. Dato che la sua gabbia si trovava su un pezzo di terreno senza casa, abbiamo chiesto in giro di chi fosse. Nessuno sembrava saperlo. Siamo tornati diversi giorni di seguito per dargli da mangiare e dargli acqua perché non aveva né cibo né acqua nella sua gabbia e faceva molto caldo, c'erano circa 40 gradi».

@iamchrisjames

This is Ringo’s story… ❤️😩💔 if you are in a position to donate there is a link in my bio 🙏🏼 #animalrescue #animalrescuestory #dogrescuestory #doglovers #fyp #rescuedog #rescueanimals

♬ original sound – iamchrisjames

Ringo ha sconvolto i piani dei due turisti: «Non avevamo intenzione di adottare un cane durante questo viaggio perché avevamo appena perso il nostro Simba di 14 anni due settimane prima, ma sapevamo che non potevamo ripartire sapendo che era bloccato in quella gabbia. Siamo riusciti a tirarlo fuori e a portarlo direttamente dal veterinario. Era visibilmente scosso e il suo pelo bianco era diventato giallo perché era rimasto immerso nella sua stessa pipì e nelle sue feci. I suoi peli erano diventati dread. Abbiamo eseguito gli esami del sangue per assicurarci che tutto fosse a posto e abbiamo anche controllato la presenza di un microchip che però non era presente. Dopo il veterinario lo abbiamo portato dai toelettatori per fargli quello che probabilmente è stato il suo primo bagnetto. Poi lo abbiamo portato al nostro albergo e quella notte abbiamo dormito tutti in pace sapendo che era al sicuro».

«Lo abbiamo chiamato Ringo – continua Tatiana – nei giorni successivi abbiamo valutato come riportarlo in Canada con noi e abbiamo iniziato a raccogliere tutte le informazioni necessarie. Siamo tornati dal veterinario per prendere i suoi vaccini e tutti i documenti per il viaggio. Abbiamo perlustrato la città alla ricerca di un trasportino accettabile per volare (non un'impresa facile quando sei in una piccola città) e abbiamo girato l'Italia in macchina per mostrargli quanti più posti possibile».

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«Il 27 settembre siamo sbarcati tutti in Canada con il nuovo membro della nostra famiglia. Avevamo avviato una raccolta fondi prima di portare Ringo a casa, ma ora che è qui con noi raccoglieremo fondi per aiutare altri animali in Calabria».

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